Dibattito: interventi di Mario Girau, Tonino Secchi, Franco Meloni, Michele Pintus

img_3442 La replica di Tonino Secchi. Caro Mario, il tuo sogno si sta già avverando. Forse non ti sei accorto ma io ho condiviso nella nostra chat [del movimento Patto per la Sardegna – vedi anche su aladinpensiero] il primo incontro al Parco del Molentargius della larga maggioranza di centro-sinistra che si sta formando in Sardegna. Oltre i partiti già presenti in Consiglio Regionale ci sono molte associazioni che si stanno organizzando in un Coordinamento già impegnato a scrivere un Manifesto programmatico. Ci sono anche i cattolici: io con INSIEME di Zamagni e DEMOS con la Comunità di Sant’Egidio alla cui guida in Sardegna c’è Mario Arca. Entro fine mese di luglio il programma sarà pronto e verrà portato in giro per l’isola per confrontarlo con la gente, soprattutto con i delusi e gli sfiduciati. Sono sempre a disposizione per tutti quelli che ne vogliono sapere di più. Camaldoli non si ripete e sta nella storia del movimento cattolico che ne ha fatto buon uso trasferendo i suoi principi nella Carta Costituzionale. Ora siamo in un cambio d’epoca che sconvolge anche il futuro dell’isola. Tocca mobilitarsi e non restare alla finestra!
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Precisazione di Mario Girau [segue il dibattito al 24 luglio 2023].
Sì, tutto vero. Nessuno vuole riesumare Camaldoli, ma lo “spirito di Camaldoli” adattato alla nuova epoca in cui i cattolici si trovano a vivere. Non toglierei alle persone il diritto di continuare a pensare, ragionare. Anche perchè il pur interessante “Quaderno di Demos per la Sardegna 2050″ può essere sempre arricchito e migliorato. Ma soprattutto confrontarsi, dialogare, ascoltarci vicendevolmente, condividere, è un ‘opportunità di crescita collettiva’.
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[Tonino Secchi] Condivido il tuo pensiero! Si deve riconoscere che questi sentimenti li abbiamo riaffermati già da anni senza però riuscire ad avviare processi operativi. Oggi le cose si stanno muovendo e non coinvolgono solo i partiti, che non se la passano benissimo, ma stanno chiamando a raccolta numerosi soggetti associativi della società civile in previsione delle elezioni regionali 2024. Si tratta di entrare nella piazza politica sarda, dialogare con tutti per poi prendere parte, allearsi con chi si ritiene sappia ricercare il bene comune della nostra gente. Il cammino è avviato; ben vengano tutti coloro che desiderano con idee e azioni farne parte.
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Intervento di Franco Meloni
Personalmente apprezzo molto i tentativi di costruire un’alleanza di centro sinistra in grado di proporsi credibilmente agli elettori sardi, pertanto con un programma di svolta per la Sardegna, rispetto al disastro delle ultime consiliature e relativi governi regionali. Il programma è fondamentale e non credo ci siano ostacoli insuperabili per vararlo. Posto che si rispettino le diversità, anche quelle allo stato inconciliabili, come la prospettiva indipendentista rispetto a quella federalista. Stante l’attuale legge elettorale sarda (una vera schifezza) chi non si presenta in una forte coalizione è destinato a perdere, fatta salva la legittima scelta di pura testimonianza! Sono convinto che bisogni identificare quanto prima il/là giusto/a candidato/a alla carica di presidente. Lo si può fare subito o comunque presto attraverso le primarie. Non bisogna avere preclusioni. Vi sono tante persone di grandi capacità e onestà in grado di assumere l’importante ruolo. Personalmente propendo per una donna, anche tra quelle di cui si parla nella stampa. Sarò accusato di essere eccessivamente conciliante, anzi conciliare ed ecumenico; non me ne dolgo: guardiamo all’interesse dei sardi, innanzitutto. C’è bisogno di unità nella diversità!
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[Tonino Secchi] Complimenti Franco! Dopo il recente incontro di Santu Lussurgiu ho avuto un brivido: incombe il demone sardo della gelosia?
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[Michele Pintus] Uomo o donna, non importa. Quanto a “onestà” e “capacità”…l’onestà è un postulato ineludibile, ovviamente, ma, veramente, deve essere accompagnata dalla “capacità”, dopo i vergognosi esempi di chi ha governato in questa legislatura
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