Tre canti per Agostino

Tre canti per Agostino
—————————————

—————————————

Quando la mia vita
[Tradizionale - Giuseppe Spanu]

Quando la mia vita qui
Finita già sarà
Mi presenterò lassù
A chieder che si fa.
Mi risponderanno che
Posto non c’è n’è.
O Signore fa
Che ci sia posto anche per me.

Ho girato tanto sai
Per questa terra qui
Ma non ho trovato mai
Un posto adatto a me
Ora provverò lassù
Dove ci sei tu.
O Signore fa
che ci sia posto anche per me.

O Signor che sei
La sola verità
Illumina la strada
che da Te mi porterà
Io mi sento stanco/a ormai,
mi vorrei fermar.
O Signore fa
che ci sia posto anche per me.
———————————————-

RESURREZIONE

Re-Fa SibFa
Signore, che ci ha dato questo giorno di salvezza,
Do Sib Sol- Do7 Fa
accetta che cantiamo come sanno i nostri cuor;
Re- Fa Sib Fa
la gioia di saperti qui risorto in mezzo a noi,
Do Sib Sol- Do Fa
ma lascia che t’offriamo anche il nostro dolor.
Fa La- Re Sol
Per questo ti chiediamo di restare in mezzo a noi,
Sib Fa Do7 Fa+
prendici per mano andremo dove vuoi; per le città dell’uomo che Tu conosci già, in mezzo alla miseria di questa umanità.
C’è il povero che tende ancora la sua mano, ma la gente che passa lo vuole sempre là;
e c’è anche il soldato con il fucile in mano che guarda un altro uomo che forse ucciderà.
Signore, perdonaci, non è cambiato niente,
è tutto come quando Tu venisti tra di noi
a portarci la tua voce che chiamava, che chiamava i sordi, chi non sente, chi non vuole mai sentir.
E forse Tu vedrai nascosto tra di noi qualcuno che ha promesso di fare come Te; e se ha in mano oro, se giura in nome tuo, perdonalo se vuoi come tentiamo noi.
Ma forse sulla strada qualcuno incontreremo che, per amore nostro, soffre come Te;
è un negro, è un bianco e Tu l’abbraccerai, insieme ce ne andremo fino alla casa tua, insieme ce ne andremo fino alla casa tua.

——————————————-

CANTO DI PENTECOSTE.

Re- Fa
C. Erano poveri uomini, come me, come te;
Sib
avevano gettato le reti nel lago,
Fa La7
o riscosso le tasse alle porte della città.
Re-
Ch’io mi ricordi, tra loro,
Fa
non c’era neanche un dottore,
Sib
e quello che chiamavano maestro
Fa La7
era morto e sepolto anche lui.

Re- Do
A. SE SENTI UN SOFFIO NEL CIELO,
Re- La
UN VENTO CHE SCUOTE LE PORTE,
Re- Do
ASCOLTA: È UNA VOCE CHE CHIAMA,
Re- La
È L’INVITO AD ANDARE LONTANO.
Re- Sol
C’È UN FUOCO CHE NASCE
La Re-
IN CHI SA ASPETTARE
Fa
IN CHI SA NUTRIRE
La7 Re-
SPERANZE D’AMOR.

Re- Fa
C. Avevano un cuore nel petto, come me, come te
Sib
che una mano di gelo stringeva;
Fa La7
avevano occhi nudi di pioggia
Re-
e un volto grigio di febbre e paura;
Fa
pensavano certo all’amico perduto,
Sib
alla donna lasciata sulla soglia di casa,
Fa La7
alla croce piantata sulla cima di un colle.

Re- Do
A. SE SENTI UN SOFFIO NEL CIELO…

Re-
C. E il vento bussò alla porta di casa,
Fa
entrò come un pazzo in tutta la stanza
Sib
ed ebbero occhi e voci di fiamma,
Fa La7
uscirono in piazza a gridare la gioia.
Re-
Uomo che attendi nascosto nell’ombra
Fa
la voce che parla è proprio per te;
Sib
ti porta una gioia, una buona notizia:
Fa La7
il regno di Dio è arrivato già!

Re- Do
A. SE SENTI UN SOFFIO NEL CIELO…
_____________
https://youtu.be/RLtiKwafWiU
——————————————————————————————————————————

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>