Sardegna

Elezioni sarde. La campagna elettorale è già iniziata. Contribuiamo al dibattito
Nel mese di febbraio 2024 (la data deve essere ancora fissata precisamente) si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale sardo e del Presidente della Regione. Con Aladin vogliamo contribuire al dibattito, dando spazio a tutte le formazioni che si richiamano ai valori democratici e costituzionali. Cominciamo con l’intervento apripista di Giacomo Meloni, segretario generale nazionale della Confederazione Sindacale Sarda (CSS).
———————————img_3442La mia prima riflessione
di Giacomo Meloni
10 Giugno 2023
C’è un grande fermento in giro per la Sardegna e non manca un venerdì o un sabato che non ci sia una iniziativa di assemblea-dibattito, promossa dalle Forze politiche. A sinistra vedo molto impegnato il neo segretario reg. le del PD on. le Piero Comandini, onnipresente nelle varie vertenze sindacali, ma anche nelle occasioni di comune socialità. E’ certamente un bene, anche se talvolta potrebbe sembrare una presenza acritica. Lo dico da sindacalista, Suggerirei ad alcuni vecchi amici /compagni maggiori cautele. Non sempre è positivo schierarsi comunque e a prescindere con tutte le vertenze delle poche industrie che ci son rimaste nell’isola, senza chiedersi se ci sono prospettive serie di lavoro, se c’è ancora mercato per alcune di queste produzioni, se il rapporto con l’ambiente viene salvaguardato, etc. E soprattutto occorre entrare nel merito del lavoro, della sua qualità e modernità. Un lavoro che fa cose utili, che da’ vita, che costruisce benessere e non distrugge l’ambiente ed il territorio e non stermina persone e popoli, come costruire bombe in una Fabbrica che in Sardegna non dovrebbe mai esitere.
Molto attivi in questo periodo sono i consiglieri regionali del Gruppo “Progressisti”, che vanno costruendo alleanze anche in campi da loro prima inesplorati come il mondo indipendentista.
Sono stato all’assemblea presso Casa Olla di Quartu S.Elena proprio giovedì 8 giugno c.a. organizzata dal Partito indipendentista LIBERU presente la neo segretaria avv. Giulia Lai.
Il portavoce Gianfranco Devias è stato chiarissimo nelle sue denunce e proposte. Magari ci poteva risparmiare un lungo excursus storico delle nostre sconfitte come popolo sardo da parte degli aragonesi, passando per l’occupazione secolare spagnola, pisana, genovese, piemontese/savoiarda e da ultima italiana. Devias ha più volte affermato che la Sardegna è ancora una colonia, come ha dimostrato l’imponente e vergognosa ultima esercitazione militare della Nato in terra sarda.
Sentire però il progressista on. le Massimo Zedda denunciare l’umiliazione di vedere i carri armati della Nato calpestare le nostre dune e bombardare le nostre coste, mi ha fatto intervenire ad alta voce per chiedere se i consiglieri di opposizione nel Consiglio reg. le avessero presentato un qualche ordine del giorno contro questo sopruso. SILENZIO.
Sono poi intervenuti gli on.li Maria Laura Orrù (Possibile) e Piero Comandini (PD), sottolineando gli elementi di dipendenza e di disuguaglianza del popolo sardo. Ma la sorpresa è stata l’intervento dell’ex Presidente Renato Soru, che, riprendendo puntualmente gli argomenti dell’indipendentista Devias, quasi lo superava, rincarando la dose sull’essere noi sardi COLONIA e poi aggiungeva che noi sardi la dovremmo smettere di vestirci di nero, con abiti scuri e scialli neri e lunghi e rappresentare una Sardegna in lutto perenne. Renato Soru sembra essersi dimenticato di essere stato Presidente della Giunta Regionale ed ora vuole una Sardegna colorata e briosa.
Mi piacerebbe avere un confronto pubblico con lui. Magari parlare di sanità, quando sotto la sua Presidenza si iniziarono a chiudere gli ospedali territoriali sotto la tagliola della professoressa Nereide Dirindin e quando – complice l’accordo col Governo Prodi – la Sanità sarda fu fatta pesare tutta sul Bilancio Regionale. Mi piacerebbe confrontarmi sulle servitù militari, quando promise di ridurle, oppure parlare di ambiente e di discariche diffuse,ma anche di Scuola, quando contro il dimensionamento si pronunciava, isolandola, soltanto la Confederazione Sindacale Sarda.
Ma io conto poco ed ormai mi accontento di essere un osservatore attento. Ma non sopporto la supponenza di molti compagni e l’assoluta incapacità di fare autocritica su un passato molto pesante che non può essere rimosso semplicemente riversando sulla destra e su chi ci governa oggi ogni colpa e limite.
Giacomo Meloni

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