2 aprile Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day)
Oggi 2 aprile 2023 Giornata Mondiale dell’autismo.
A cura di Claudio Castaldi
Domenica 2 aprile, oltre alla festività religiosa della “Domenica delle Palme” che ci apre alla settimana santa che si
conclude con la Pasqua, ricorre la giornata dedicata all’Autismo, patologia dello sviluppo che comporta ristrettezza di interessi e ripetitività nelle azioni.
Per conoscere al meglio questa patologia e “trarre conoscenza da questa ricorrenza”, vi presento un libro del prof. Marco Pontis, “Autismo a scuola, cosa fare e cosa non?”, una guida rapida in forma di decalogo rivolta a famiglie e insegnanti con bambini affetti da questa patologia. Le immagini del libro sono di Carciofo Contento, edito nel 2021 dalla casa editrice Erickson.
L’autore – che è docente di Pedagogia e Didattica speciale per le disabilità intellettive e i disturbi generalizzati dello sviluppo e di Pedagogia e Didattica speciale per la collaborazione multiprofessionale presso l’Università di Bolzano – si occupa da oltre vent’anni di didattica inclusiva. È autore di numerosi articoli scientifici e materiali didattici.
Questo libro è nato proprio dall’esigenza – come dice l’autore – di disporre di un sussidio per le famiglie nell’accompagnamento scolastico dei figli, ma anche per gli insegnanti, compresi quelli di sostegno, che seguono questi bambini con DSA (DiSturbi Apprendimento), avvalendosi della collaborazione di un team di professionisti, docenti e amici.
Il presupposto essenziale da cui parte tutto il decalogo è quello di pensare sempre al soggetto affetto da qualsiasi disabilità non come un emarginato ma persona da integrare. Ecco perché molto spesso la sensibilizzazione dei compagni e degli insegnanti è fondamentale e necessaria. Molto spesso si assiste a casi dove un insegnante ignaro della patologia di quell’alunno o anche genitori inconsapevoli nel riconoscere quella malattia nel figlio, si sentono presi in giro e magari puniscono questi ragazzi per colpe a loro non imputabili ma dovute a manifestazioni di comportamenti sintomatologici di quella malattia.
Partendo realmente da quest’ottica si può entrare nel profondo di questa guida. L’autore ci lascia con un concetto: «il bambino con autismo ha comportamenti problematici, ma non è un bambino problematico». Ecco lascio a voi la lettura del decalogo sperando che possa veramente considerarsi un ottimo strumento di riflessione e di ausilio.
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