Gli OCCHIALI di PIERO

QUI CASCA L’ANGELINO
Caschi male Angelino Alfano a dire che Berlusconi è come Gesù.
Tu Gesù lo conosci solo per sentito dire.
Se avessi letto il Vangelo (Matteo 22, 17-21) sapresti che alla domanda
“E’ lecito o no pagare il tributo a Cesare?”
Gesù disse con chiarezza che bisogna pagare le tasse.
Il tuo capo invece è condannato per evasione e truffa ai danni dello Stato.
Tranquillo però: non lo mettono in croce, solo arresti domiciliari in villa.
Fategli compagnia, e fatevi qualche buona lettura.

SITUAZIONI MANZONIANE

S’ode a destra un appello di Floris,
a sinistra s’appella Muledda,
s’accapiglian la Murgia con Sedda,
cresce il Grillo, sta zitto il Psdaz.

D’ambo i lati i riformatori
cerca spazio per fare ospedali,
sovranista si fa Maninchedda,
mentre il Centro ha problemi fatali.

D’una terra son tutti, due lingue
parlan tutti, fratelli li dice l’italiano,
questa terra fu a tutti nutrice
circondata a ogni lato dal mar.

Uno sogna di farsi più pingue,
mentre l’altro vuol dare una mano,
uno ancor vuole il sardo felice,
ma la meta lontana m’appar.

METAFORE MARINE
La barca sbanda se di due uno finisce in mare? Non credo.
La barca sbanda se uno dei due si agita troppo.
Allora è meglio buttarlo a mare.
Meglio soli che male accompagnati.

FUMATA NERA
Il colloquio alfanolettico ieri è finito, pare, con una “fumata nera”.
Il Vice di Letta e di Berlusconi, era stato “istruito” avantieri dal Capo: doveva dire “salvatelo, salvatemi, salvatevi”, e per tre ore non ha detto altro, mentre il Vice di Napolitano e di suo Zio per tre ore ha parlato di Terra Promessa e di “questione che riguarda il Parlamento”, col quale il Governo non ha niente a che vedere.
Tanto fumo e alla fine niente arrosto.

E poi: DOROTHY PARKER, CARMELO FLORIS, GRAZIA CHERCHI  ,DEBUSSY

DOROTHY PARKER
“Ero solo una ragazzetta ebrea che tentava di essere brillante, carina, alla moda”.
Dorothy Parker nasce a Long Branch, nel New Jersey il 22 agosto 1893.
Nasce Rothschild, niente a che vedere con la dinastia di banchieri, e a 23 anni prende il cognome del marito, che manterrà anche dopo il divorzio.
Inizia collaborando con Vanity Fair. Critico letterario, scrittrice di racconti, leggendaria per le battute folgoranti, “la donna più spiritosa d’America”.
Nel 1925 tra la Francia e la Svizzera fa parte di quel gruppo di americani di cui parla Fitzgerald in Tenera è la notte.
Rientrata in America si risposa, lavora a Hollywood: soggetti per il cinema.
Torna in Europa, corrispondente dalla Spagna durante la guerra civile.
Rientrata a Hollywood conduce una vita sregolata, tra alcol e sonniferi.
Il marito muore suicida.
Nel 1942 collabora con Hitchcock e inventa situazioni spiritose per il film I sabotatori: due fuggiaschi bussano al carrozzone di un circo, la porta si apre, nessuno appare: ha aperto il nano; la donna barbuta si presenta coi bigodini nella barba; le sorelle siamesi sono nervose perchè una soffre d’insonnia e l’altra casca dal sonno.
Nella lista nera durante l’isteria anticomunista, è senza lavoro.
Finisce nell’isolamento in un piccolo albergo, dimenticata da tutti, ma a sorpresa l’Istituto Nazionale di Lettere ed Arti nel 1958 le assegna un premio di mille dollari per un artista “che abbia continuato a praticare la sua arte con integrità”.
Muore il 7 giugno 1967. La polizia trova nella sua camera il testamento nel quale nomina suo erede universale Martin Luther King e tramite lui il movimento per la parità dei diritti civili della gente di colore.
Di Dorothy Parker, una delle mie letture preferite, ho messo in scena anni fa “Una telefonata”, con Andreina del Raso, per la cooperativa Olata.
Ha scritto William Somerset Maugham:
“Il suo stile è semplice senza essere trasandato, colto, senza essere affettato… il suo umorismo multiforme, la sua ironia, il suo sarcasmo, la sua tenerezza, il suo pathos. Ha scoperto una verità grave e salutare al tempo stesso: nelle nostre più sentite disgrazie c’è qualcosa di irresistibilmente comico. Come si può evitare di ridere a denti stretti leggendo Una telefonata, quel monologo strappacuore? Chi di noi non ha mai aspettato in dolorosa attesa una telefonata, un telegramma, una lettera, una visita? Quando tutto va per il peggio e il suicidio sembra essere l’unica via d’uscita, ecco che accade qualcosa di buono, e la vita sembra di nuovo degna di essere vissuta.”

  • CARMELO FLORIS 
Nato a Bono il 22 luglio 1891, orfano di padre, cresce a Olzai, paese della madre, affidato alle cure dello zio, parroco di Ollolai, che gli fa conoscere Giuseppe Biasi. Frequenta a Roma l’Accademia di Belle Arti.
Soldato della Brigata Sassari, alla fine della guerra aderisce all’Unione combattenti e al Partito sardo d’Azione.
Con Mario Delitala gira la Sardegna, dipingendo paesi e paesaggi.
Espone a Roma e a Torino. Chiamato da Francesco Ciusa, insegna disegno all’Istituto d’Arte di Oristano.
Muore ad Olzai il 22 agosto 1960. La sua casa di Olzai è stata acquistata dal Comune per crearvi un museo a lui dedicato.

GRAZIA CHERCHI 
Nata a Piacenza, di origini sarde, giornalista e scrittrice, fondatrice e codirettrice di Quaderni Piacentini. Ha collaborato con vari giornali e riviste, e con diverse case editrici come curatore editoriale. Lavoratrice instancabile e dinteressata ha curato le edizioni dei migliori libri dei migliori autori contemporanei, con una dedizione che univa lavoro ed amicizia, forse più amicizia che lavoro. E’ morta a Milano il 22 agosto 1995, aveva 58 anni. Ci restano di lei un libro di racconti: Basta poco per sentirsi soli; e una raccolta di critica letteraria: Scompartimento per lettori taciturni.

CLAUDE DEBUSSY
Claude Debussy (22 agosto 1862 – 25 marzo 1918), con gli impressionisti, anche se a lui non piaceva essere chiamato “impressionista musicale”.

One Response to Gli OCCHIALI di PIERO

  1. […] DOROTHY PARKER Il 22 agosto 1893 nasce nel New Jersey una delle più vivaci intellettuali americane di ogni tempo, Dorothy Parker. Vedi Aladinpensiero 22 agosto 2013. […]

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