Sant’Eulalia: cronaca di una straordinaria festa patronale popolare
Sant’Eulalia, patrona e potente intercessora del quartiere de Sa Marina.
di Franco Meloni
Magari non sono assidui alla messa domenicale, ma alla Festa di Sant’Eulalia, patrona del loro quartiere de Sa Marina, gli abitanti hanno aderito e partecipato in massa. E’ raggiante il parroco don Marco Lai, che insieme con i suoi collaboratori, specialmente instancabili collaboratrìci, guidati dall’energica e capace Vitalia, ha organizzato dal 9 al 12 febbraio i festeggiamenti, programmati in una fittissima agenda, che, limitatamente ad alcune iniziative (alle quali abbiamo personalmente partecipato), ripercorriamo nelle pagine che seguono.
Le celebrazioni religiose che sono la prima ragione della Festa si sono armonizzate con quelle civili, senza però crearsi alcuna frattura; insomma il sacro si è integrato col profano nell’esaltazione in fondo religiosa dell’umano. È quanto si constata nelle occasioni della “religiosità popolare”, almeno di quelle genuinamente partecipate dal popolo, quando questo ne diventa protagonista. Così nella Festa che stiamo raccontando e di tante altre, come, ad esempio, le celebrazioni della Settimana Santa. [segue]
E allora, soffermiamoci per un momento sulla Giornata del 10 febbraio, dedicata alla ricorrenza degli 80 anni dei bombardamenti anglo-americani, che distrussero quasi completamente la nostra città. Il ricordo doloroso di quei tempi, è stato richiamato in diverse circostanze: da una bella mostra fotografica sulle distruzioni provocate dalle bombe, allestita in due cappelle della stessa chiesa dagli alunni della Scuola Manno; dalla messa in suffragio delle quasi 2000 vittime; dall’interessante convegno serale (di cui ha parlato l’amico Giancarlo Morgante*).
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Molto interessante anche il Convegno tenutosi la mattina dell’11, su Sant’Eulalia da Barcellona a Cagliari: i santi che “viaggiano”, che ha indagato sul rapporto della Santa con Cagliari e il quartiere Marina, e ha visto la partecipazione di illustri esperti e accademici.
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E ancora ci soffermiamo sulla messa della vigilia della Festa (sabato 11 febbraio), che esaltava l’intercessione della Santa in favore del quartiere Sa Marina e della città. Non a caso occupava il primo banco dei fedeli il rappresentante del Sindaco in fascia tricolore, Edoardo Tocco. La messa è stata animata dall’ottimo Coro di Cagliari**, che ha fatto risuonare nella chiesa i canti sardi dei Goccius dedicati alla Santa (vedasi il testo sotto pubblicato),
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di altre composizioni originali e, in chiusura, del “Deus ti salvet Maria”. Proprio questo bellissimo inno alla Madonna ha costituito occasione da parte di don Marco per richiamare l’attenzione di tutti sul grande quanto negletto dipinto (ottocentesco) posto al lato dell’altare, raffigurante il trionfo della Vergine tra gli angeli sopra una raffigurazione della città di Cagliari che la ritrae ancora racchiusa tra mura, forse all’epoca della dominazione aragonese-spagnola, proprio quando i catalani importarono a Cagliari la devozione di Sant’Eulalia, patrona di Barcellona (approfondiremo).
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La serata è poi proseguita con il concerto del collaudato e davvero bravo gruppo Collegium Karalitanum, che ha riscosso grande successo del numeroso pubblico
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Domenica la Festa 2023 della patrona si è conclusa per la parte religiosa con la processione che ha preceduto la celebrazione della messa solenne presieduta dal card. Arrigo Miglio, arcivescovo emerito di Cagliari. Con grande partecipazione della popolazione.
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E ancora non può mancare una menzione particolare per il pranzo finale, offerto dalla Parrocchia e organizzato con la collaborazione della Caritas diocesana. Nel campo sportivo dell’oratorio parrocchiale, con il favore del buon tempo atmosferico e, ovviamente, della prelibata cibaria, vi hanno partecipato complessivamente più di cinquecento persone, di tutte le categorie sociali.
La musica e una zeppolata hanno infine suggellato una straordinaria Festa patronale che ha unito, anche se per pochi giorni, tante persone che per quei momenti vissuti nello stare insieme in amicizia hanno anticipato un mondo di Pace e Solidarietà, nonostante tutto.
Grazie a Dio, a don Marco e a tutti e a Sant’Eulalia potente intercessora.
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* Su Aladinpensiero.it: https://www.aladinpensiero.it/?p=140676
** Il Coro di Cagliari si è costituito nell’autunno del 2022; è diretto da Fabrizio Gungui e, per le prove, è gentilmente ospitato presso l’Oratorio di Sant’Eulalia.
Un approfondimento.
NOTIZIE STORICO CRITICHE
Già sul cappellone dedicato a S. Ignazio nella chiesa gesuitica di S. Teresa, il grande quadro, opera del pittore lucchese Vincenzo Comastri è interessante soprattutto per la raffigurazione della città di Cagliari, ancora cinta di mura e in cui si possono identificare in alto il quartiere di Castello e le appendici di Stampace e Marina. Fu portato nella chiesa di S. Eulalia quando la chiesa di S. Teresa fu sconsacrata e chiusa al culto. Il pittore Comastri operò a Cagliari realizzando un dipinto “Il cuore di Gesù” per la chiesa di S. Giacomo, e dedicandolo ad una allieva Perra Diana; questo si rileva da un’iscrizione autografa che sta alle spalle “Vincenzo Comastri lucchese alla signora Giusta Perra”, come racconta lo Spano.
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Fonte: https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/2000045183
Comastri Vincenzo*
COMASTRI VINCENZO
Attivo a Cagliari fra il 1826 e il 1833
Le uniche notizie sul Comastri si hanno dalle fonti ottocentesche che ne documentano la presenza a Cagliari fra il 1826 e il 1833: delle opere citate ci resta solo la grande tela II cuore di Maria (oggi nella Parrocchiale di Sant’Eulalia a Cagliari), eseguita per la chiesa di Santa Teresa. Nel 1826 l’artista risultava segnalato fra i decoratori del Palazzo Viceregio; nel 1833 realizzò un dipinto raffigurante Sant’Ignazio alla Storta per la chiesa di Santa Teresa e la Madonna con Bambino per la chiesa gesuitica di San Michele.
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Fonte: http://www.istitutomatteucci.it/dizionario-degli-artisti/comastri-vincenzo