16 agosto


LINA MERLIN
Il 16 agosto 1979 muore a Padova Lina Merlin.
Nata in provincia di Padova il 15 ottobre 1887, maestra, antifascista, socialista, collabora con Giacomo Matteotti. Dopo l’assassinio di Matteotti viene arrestata 5 volte, licenziata da maestra perchè rifuta il giuramento di fedeltà al fascismo. Arrestata e condannata a cinque anni di confino, che passa a Dorgali, dove fa amicizia con la popolazione e insegna a leggere e a scrivere alle donne che ne fanno richiesta.
Prende parte alla Resistenza nei Gruppi di Difesa della Donna e per l’Assistenza ai Volontari della Libertà.
Prende parte ad azioni di combattimento. Arrestata dai nazisti riesce a fuggire. Col gruppo dei compagni socialisti prepara l’insurrezione di Milano e il 27 aprile 1945 è Commissario per l’Istruzione della Lombardia.
Nel 1946 è eletta all’Assemblea Costituente, e poi deputato socialista.
Strano che con una tale biografia Lina Merlin venga ricordata solo per la legge di abolizione dello sfruttamento della prostituzione, per la quale fu detestata persino dai suoi stessi compagni, socialisti e comunisti (o sedicenti tali, tra loro persino un ex-repubblichino…) cui aveva tolto, con la chiusura delle “case di piacere” il “divertimento preferito”.
I socialisti non la candidarono più.
Lei strappò la tessera, con queste parole d’addio “non ne posso più di fascisti rilegittimati, analfabeti politici e servitorelli dello stalinismo”.

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