Oggi venerdì 25 novembre 2022
Eventi, Opinioni, Commenti e Riflessioni—————————————
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
25 Novembre 2022
Red Democraziaoggi
Alcuni dati per riflettere e combattere la violenza sulle donne.
Il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricordiamo i dati drammatici di un fenomeno che affligge tutti i paesi del mondo, Italia compresa. E ribadiamo la necessità di intervenire in maniera concreta contro questa piaga. Moltissime le iniziative virtuose e i […]
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L’offensiva della Chiesa sui diritti dei migranti “Subito lo Ius Culturae”
di Francesco Moscatelli
in “La Stampa” del 24 novembre 2022 [segue]
«Serve un piano serio di rivisitazione della casa dopo sessant’anni, sia garantita a tutti. Prima gli italiani? Lo sono anche quelli che arrivano e arriveranno». «Speriamo che la discussione sullo Ius si risolva presto. Da tanti anni siamo passati dallo Ius Soli allo Ius Culturae: troviamo la via d’uscita perché possa essere data l’opportunità a tantissimi che vogliono essere italiani». Immigrazione e diritti. Dall’accoglienza, intesa come gestione dei flussi, ma anche come diritto alla casa, alla riforma della legge sulla cittadinanza. Il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, torna a pungolare la politica e il governo su uno dei temi che più gli stanno cari e sui quali anche recentemente è intervenuto sostenendo che «quello delle migrazioni è un problema che va affrontato insieme, l’Europa deve aiutare tutti i Paesi, compresa l’Italia, che sono più esposti all’immigrazione».
Il capo dei vescovi italiani non cita direttamente l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, ma è evidente che il suo ragionamento nasce anche dalle decisioni prese nelle scorse settimane sui respingimenti e i ricollocamenti dei migranti. E sugli impatti che queste scelte stanno avendo a livello europeo, come ha ricordato recentemente su Famiglia Cristiana il presidente della Fondazione Migrantes monsignor Gian Carlo Perego. «Siamo in un momento particolare – osserva Zuppi -. Il nostro Paese è una comunità all’interno dell’Europa, con un umanesimo a cui non dobbiamo mai venire meno, e che ha tanto da fare oggi. Mi auguro che tra dieci anni vi sia molta struttura in più e un sistema che forse noi non vedremo, ma è questo il grande ruolo della politica e dell’uso delle cose comuni».
Anche il luogo da cui il presidente della Cei sceglie di dire queste cose, l’assemblea nazionale dell’Anci (l’associazione dei Comuni italiani) in corso in questi giorni alla fiera di Bergamo, dimostra che l’approccio del capo dei vescovi italiani è insieme ideale e pragmatico, vicino ai problemi concreti (come appunto quello di garantire a tutti un tetto) e alla capacità di trovare soluzioni che caratterizza l’azione degli amministratori locali. Proprio riferendosi ai sindaci, infatti, Zuppi sottolinea che «esprimono la comunità e hanno il vantaggio della prossimità».
Le parole dette a Bergamo dal cardinale rilanciano anche le riflessioni del settimo Festival della Migrazione, organizzato dalla Fondazione Migrantes, che si è aperto ieri in Emilia-Romagna. Un segnale che quella della Chiesa italiana sui migranti è un’offensiva mirata. «La nostra rassegna è un laboratorio importante per superare ritardi ideologici, pregiudizi e paure intorno ai migranti e finalmente governare un fenomeno che segnerà il nostro futuro – ha spiegato monsignor Perego presentando l’iniziativa -. La storia dei processi di democratizzazione delle società politiche occidentali coincide con la storia della progressiva affermazione dei diritti di cittadinanza, attraverso un duplice movimento: l’aumento del numero e del tipo di diritti riconosciuti e garantiti ai cittadini; la crescente estensione della classe dei cittadini, di coloro cioè che hanno titolo a godere di tali diritti. In un processo di democratizzazione, pertanto, una mobilità crescente e diffusa chiede non di limitare, ma di estendere la cittadinanza». E di immigrazione, ieri, rivolgendosi soprattutto all’Unione Europea che stenta a trovare una soluzione condivisa, ha parlato anche il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano: «Ancora oggi continua a essere drammatico il numero delle vittime nel mare ed è sempre più urgente una risposta politica».
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