Il programma del Governo Meloni: elencazione dei problemi senza possibili soluzioni

fbc239be-946e-431b-9cc7-023ab752eb69Francesca Ghirra su fb.
Questo pomeriggio alla Camera c’è stato il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche della Presidente del Consiglio dei Ministri. Un intervento durato oltre un’ora, in cui è stato delineato il manifesto ideologico delle destre che si accingono a governare il Paese.
Meloni ha parlato, infatti, di come intende portare avanti la riforma costituzionale in senso presidenziale, di autonomia differenziata, di come smantellare il reddito di cittadinanza, di famiglia e natalità. Ha parlato di un nuovo patto fiscale, senza dire come intende tassare gli extraprofitti. Ha riesumato un disegno di politiche antimigratorie, ripristinando l’intollerabile distinzione tra migranti politici ed economici. Ha parlato di un “Piano Mattei per l’Africa”, mi astengo da ogni commento in proposito.
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Anche a causa della divisione delle forze democratiche e progressiste, nasce un governo che rispecchia gli interessi della parte più privilegiata della società, distante dai bisogni di lavoratrici e lavoratori, dalle donne e dagli uomini che per vivere faticano ogni giorno, dalle persone e dalle comunità più fragili.

La Presidente è riuscita a strappare qualche applauso anche alle opposizioni, citando alcune delle donne che hanno fatto grande l’Italia, l’alluvione nelle Marche, Papa Francesco, le vittime della mafia, le forze dell’ordine e gli operatori sanitari, seppur strizzando irresponsabilmente un occhio ai novax.

Non ha però detto come intende consentire alle cittadine e ai cittadini italiani di arrivare a fine mese senza dover scegliere se mettere insieme pranzo e cena o pagare le bollette. Non ha parlato di salario minimo e di come superare la disoccupazione, il precariato e le nuove forme di sfruttamento. Non ha parlato di come intende affrontare la crisi climatica e la transizione energetica. Ha detto, invece, che non esiste miglior ecologista di un conservatore, quando in realtà solo una vera rivoluzione culturale può portare a una moderna transizione ecologica, concetto ben diverso dalla sicurezza energetica di cui parlano. Non ha parlato di pace.

Lo hanno fatto per il gruppo #AlleanzaVerdiSinistra i compagni Aboubakar Soumahoro e Marco Grimaldi e la capogruppo Luana Zanella.
Se avessi avuto la possibilità di intervenire oggi, avrei parlato anche di come riempire di contenuti il principio di #insularità recentemente inserito in Costituzione e consentire alla Sardegna di colmare il divario rispetto a disoccupazione, abbandono scolastico, spopolamento dei piccoli comuni, divario digitale, trasporti, diritto alla salute, servitù militari ed energetiche. Non temete, me ne occuperò molto presto.

Il fatto che Giorgia Meloni si sia detta lontana dai totalitarismi e dal fascismo, che abbia garantito che non ci saranno passi indietro su diritti civili e aborto non ci convince, perché conosciamo lei e le storie politiche di coloro che siedono sui banchi del governo.

Il nostro impegno non si limiterà alle mura di questa prestigiosa assemblea. Lavoreremo nelle piazze e nelle strade, nelle grandi città e nei piccoli comuni, per rafforzare la coscienza progressita, solidale ed ecologista delle nostre comunità, per costruire insieme nuove forme di resistenza, che possano garantire al nostro Paese uno sviluppo all’insegna della giustizia sociale e ambientale.

In un momento così difficile per il nostro Paese abbiamo davvero bisogno di tutte le nostre intelligenze. Ci conto!

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