Che succede?
LE ELEZIONI DEL 25 SETTEMBRE E IL RAPPORTO CON LA RUSSIA DI PUTIN
15 Settembre 2022 by Giampiero Forcesi |su C3dem.
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QUEL BARCONE. IL PAPA IN KAZAKISTAN. L’AVANZATA DI KIEV. GLI ERRORI DI XI. SVEZIA INFELIX.
15 Settembre 2022 by Giampiero Forcesi | su C3dem
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LE ELEZIONI DEL 25 SETTEMBRE E IL RAPPORTO CON LA RUSSIA DI PUTIN
15 Settembre 2022 by Giampiero Forcesi |su C3dem.
Antonio Polito, “Le scelte degli elettori e la politica italiana” (Corriere). Marta Ottaviani, “Bufale, finanziamenti e soft power. La guerra non lineare di Putin” (Qn). Marcello Sorgi, “Il campanello d’allarme per il Capitano” (La Stampa). ELEZIONI: Roberto Mannheimer, “Le divisioni nelle coalizioni, il bipolarismo fasullo e l’anomalia dei governi tecnici” (Il Riformista). Antonio Polito, “Il voto utile s’è fermato a Eboli” (Corriere). Gianfranco Pasquino, “Contro le destre non basta soltanto dire di no” (Domani). Claudio Cerasa, “Perché Meloni sta vincendo la sfida con Letta” (Foglio). Stefano Cappellini, “La strettoia di Letta” (Repubblica). Elly Schlein, “Casa per casa, così la sinistra può vincere. L’autonomia regionale non è una priorità” (intervista a Repubblica Napoli). Giuseppe Provenzano, “Autonomia, la destra spaccherà il Paese” (intervista al Mattino). Goffredo Bettini, “Il segretario dem è saldo. Conte dovrà parlare con lui” (intervista a La Stampa). Emilia Patta, “Conte marca la distanza con il Pd: no al riarmo” (Sole 24 ore). Stefano Folli, “I messaggi di Giorgia Meloni a Europa e Usa” (Repubblica). Giovanni Orsina, “Per FdI l’ostacolo è all’estero” (intervista a Italia Oggi). Dario Di Vico, “Una Meloni al governo dovrà rassegnarsi alla triangolazione che ci lascia Draghi” (Foglio). QUESTIONI: Francesco Grillo, “Il gravoso investimento che rende forte un Paese” (Messaggero). Claudio Descalzi, “Così battiamo il freddo, ma sarà l’inverno più duro” (intervista a Milano Finanza). Francesco Verderami, “L’orgoglio del premier e quei politici saliti solo ora sul carro delle armi a Kiev” (Corriere). Alessandro Barbera, “Dirigenti pubblici, il governo fa tornare il tetto agli stipendi” (La Stampa). Veronica De Romanis, “Gli impegni europei e lo scostamento di bilancio” (La Stampa). Elena Cattaneo, “Rompiamo il silenzio sulla scienza. La grande occasione della politica” (La Stampa). Giovanni Bianconi, “Cambio alla Corte. L’addio di Amato: ‘Attenti al caos istituzionale’” (Corriere). Gustavo Zagrebelsky, “L’immaturità della democrazia” (Repubblica)
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QUEL BARCONE. IL PAPA IN KAZAKISTAN. L’AVANZATA DI KIEV. GLI ERRORI DI XI. SVEZIA INFELIX.
15 Settembre 2022 by Giampiero Forcesi | su C3dem
Felice Cavallaro, “Noi su quel barcone e un dattero al giorno” (Corriere). FRANCESCO IN KAZAKISTAN: Fabrizio Mastrofini, “Francesco in Kazakistan: collaborazione e fraternità” (Settimana news). Fabrizio Vielmini, “Francesco: ‘Invoco un nuovo spirito di Helsinki. Basta armamenti, convertirli in aiuti” (Manifesto). Stefania Falasca, “Il papa in Kazakistan: ‘Non abituiamoci alla guerra’” (Avvenire). Francesco Peloso, “Per Francesco le chiese non devono farsi usare dal potere politico” (Domani). Carlo Marroni, “Pechino loda le parole del papa” (Sole 24 ore). UCRAINA: Stefano Stefanini, “L’avanzata di Kiev e la rabbia di Putin” (La Stampa). Tito Boeri, Roberto Perotti, “I tempi lunghi delle sanzioni” (Repubblica). Danilo Taino, “Sanzioni alla Russia, si può fare meglio” (Corriere). Paola Peduzzi, “Il prossimo piano di Biden per contrastare la vendetta di Putin” (Foglio). Lucio Caracciolo, “Pace giusta significa guerra a oltranza” (intervista a Il Riformista) e “E’ la guerra indiretta tra Usa e Russia” (intervista a Il Fatto). Gianluca De Feo, “Le carte estreme di Putin: armi atomiche tattiche e mobilitazione generale” (Repubblica). Anna Zafesova, “Il Cremlino tentato dall’escalation” (La Stampa). Nathalie Tocci, “La sconfitta della propaganda” (La Stampa). Massimo Gaggi, “La resistenza di Kiev, Biden e le guerre di Putin” (Corriere). Giorgio Ferrari, “Un tragico gioco di nervi tra Casa Bianca e Cremlino” (Avvenire). Claudio Cerasa, “Armi, politica e gas: è una guerra che si può vincere” (Foglio). EUROPA: Marco Bresolin, “Gas e Russia: le sfide di Ursula” (La Stampa). SVEZIA: Michele Pignatelli, “In Svezia vince la destra. Anderson lascia” (Sole 24 ore). Monica Perosini, “Svezia, l’onda nera” (La Stampa). Roberto Pietrobon, “Svezia, sobborghi e periferie premiano l’estrema destra” (Manifesto). David Carretta, “Svezia infelix” (Foglio). Maurizio Ambrosini, “Metamorfosi alla svedese” (Avvenire). CINA: Danilo Taino, “Gli errori dell’imperatore: ‘Abbiamo un problema Xi’” (Corriere). CILE: Mario Giro, “Il Cile ci insegna come possono suicidarsi le sinistre” (Domani). Stefania De Guio, “Le ragioni del naufragio della Carta progressista” (Domani).
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Su Democrazia oggi
Aladinpensiero
16 Settembre 2022 – 09:41
Questa insensata guerra ci sta rapidamente portando al disastro della nostra economia. Nonostante questa evidenza e stante l’avversione della maggioranza degli italiani a qualsiasi decisione che alimenti la guerra, come l’invio ulteriore di armi all’Ucraina, il nostro governo e quasi tutte le forze politiche proseguono nella politica guerrafondaia. Un sistema per convincerli a cambiare rotta sarebbe NON VOTARE le liste dei partiti guerrafondai, come appunto invitano a fare il “Comitato No armi-Trattativa subito” e tutti i pacifisti. E noi ne siamo pienamente convinti. Intensifichiamo dunque la nostra attività di informazione, sapendo di non essere sostenuti da quasi tutti i grandi Media, stupidamente sdraiati nel consenso alla guerra. Tutto incredibilmente contro gli interessi dell’Italia e dell’Europa. In argomento sentite cosa dice Emma Marcegaglia, che certamente non è ne di sinistra, ne pacifista (vedi prossimo post).
Aladinpensiero
16 Settembre 2022 – 09:53
Emma Marcegaglia, ex presidente di Confindustria, ha detto: «La situazione è tale che gli imprenditori americani pagano oggi l’elettricità sette volte meno di quanto facciano gli italiani., E questo nonostante il fatto che i promotori delle sanzioni siano seduti dall’altra parte dell’oceano., Di fatto le sanzioni sono diventate uno strumento di concorrenza sleale per i produttori italiani., Le imprese in Italia vengono distrutte dai “fratelli” d’oltreoceano, perché ognuno dovrà sopravvivere alla crisi globale da solo»., «La cosa strana – prosegue Marcegaglia – è che questi imprenditori, inclusi i gestori della finanza e i teorici dell’economia politica, non sono stati minimamente in grado di prevedere il disastro assoluto del sistema produttivo europeo che si profila all’orizzonte».
Commenta Claudio Maffei su Bresciaoggi dell’11 settembre 2022.
“Ad essere obiettivi e veritieri «sembra strano» poiché in realtà c’è un sistema che coinvolge parte dei teorici dell’economia politica infiltrato in Europa e nei singoli paesi, inclusa l’Italia, che non solo non ha previsto, ma è a servizio in pianta stabile del sistema lobbistico dell’economia che domina gli Stati Uniti., E che include il mondo bancario, finanziario, le industrie energetiche, delle armi, di quel paese, e quindi le scelte Nato., Se poi le scelte effettuate in ambito internazionale portano benefici alle imprese americane in generale a danno di quelle europee è tanto di guadagnato., E non vi è nulla di strano e tutto è stato programmato nei minimi dettagli, ma non come vorrebbe Marcegaglia a beneficio degli europei, bensì a beneficio degli Stati Uniti, anche grazie ai referenti politici ed economici europei.”
Aladinpensiero
16 Settembre 2022 – 09:56
Su Bresciaoggi dell’11 settembre 2022: https://www.bresciaoggi.it/spazio-lettori/lettere/le-scelte-nato-non-siamo-mica-gli-americani-1.9616755/amp
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