I Cattolici in Politica

c3dem_banner_04ECLISSI DEI CATTOLICI?
30 Agosto 2022 by Giampiero Forcesi | su C3dem.
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Ernesto Galli Della Loggia, “L’eclissi cattolica in politica. L’evoluzione e i motivi
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ROSA BIANCA: UN’AGENDA PER LA POLITICA, L’AGENDA BERGOGLIO
28 Luglio 2022 su C3dem
In un suo comunicato stampa del 26 luglio l’Associazione Rosa Bianca, socia della rete c3dem, nell’approssimarsi delle elezioni politiche, rivolge un appello per un’ampia convergenza di partiti, movimenti politici e sociali, associazioni della società civile attorno a quella che definisce ‘Agenda Bergoglio’: “Un’agenda per la politica“. Il presidente delle Acli, Emiliano Monteverde, in un articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano, propone, in vista del confronto elettorale di settembre, una ‘Agenda Mattarella’: “Noi cattolici delusi dal premier. Ora più welfare, non rosari” (il titolo, virgolettato senza fondamento, un po’ deforma il contenuto); il testo del presidente Acli fa un implicito riferimento a un recente video elettorale di Matteo Salvini, di cui abbiamo riportato la sferzante critica di Andrea Grillo (“Che cosa si vede di te… Il primo spot televisivo di Salvini sul Tg1“).
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La coscienza politica
29 Agosto 2022 by c3dem_admin | su C3dem
Lo scorso 19 maggio si è tenuto a Roma, per iniziativa del Partito Democratico, un dibattito dal titolo “La coscienza politica. Attualità del pensiero politico di Pio Parisi”. Padre Parisi (1926-2011), gesuita, è stato assistente delle Acli dal 1975 al 1999. La sua spiritualità, espressasi, tra l’altro, nell’esperienza della “cattedra dei piccoli e dei poveri” e poi, dal 1992, negli incontri di spiritualità delle Acli ad Urbino denominati “Conversione al Vangelo. Vie nuove per la politica”, ha lasciato in chi lo ha conosciuto un ricordo indelebile. All’incontro romano hanno preso parte Giorgio Marcello (sociologo, Università della Calabria), del quale riportiamo qui l’intervento, Francesco Verducci (senatore del Pd), Piero Fantozzi (docente all’Università della Calabria), Emiliano Manfredonia (presidente delle ACLI), Franco Passuello (già presidente ACLI), Andrea Monda (direttore de L’Osservatore Romano), Mario Tronti (intellettuale di sinistra), Maria Grazia Fasoli (Ufficio Studi ACLI), Emma Fattorini (docente all’Università “La Sapienza”), Claudio Sardo (giornalista).
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Elezioni 2022: l’agenda della Società Civile per il bene comune
29 Agosto 2022 by c3dem_admin | su C3dem.
Il “manifesto” che qui pubblichiamo è stato promosso dal professor Leonardo Becchetti all’inizio di agosto e presentato recentemente al Meeting di Rimini. Vi hanno già aderito diverse personalità della società civile. Chi vuole aderire lo può fare sul sito di NeXt – Nuova economia per tutti. NeXt è un’associazione sorta nel 2011 per promuovere e realizzare una nuova economia: civile, partecipata e sostenibile facendo rete tra associazioni, imprese, amministrazioni pubbliche, scuole, università e cittadini, che agiscono “dal basso” per il bene comune. C3dem si riconosce nei contenuti del manifesto.
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01330e59-0cd7-4f8c-9bfd-5292c107cd17Situazione politica: dichiarazione del Cardinale Presidente

[Dal sito Cei] Pubblichiamo di seguito la dichiarazione del Presidente della CEI, Card. Matteo Zuppi, sulla situazione sociale e politica del Paese.

Mi sembra doveroso esprimere un sentito ringraziamento al Presidente Draghi e a tutto il governo da lui presieduto per lo sforzo di questi mesi così difficili e per il metodo di lavoro che lo ha distinto. Comporre visioni discordanti in un unico interesse unitario credo resti metodo indispensabile anche per il futuro. In questo momento così decisivo e pieno di rischi per l’Italia e l’Europa, desidero rinnovare il forte appello alla responsabilità individuale e collettiva per affrontare la prossima scadenza elettorale. L’indispensabile interesse superiore impone di mettere da parte quelli personali o individuali, per affrancare la politica da tatticismi ormai, peraltro, incomprensibili e rischiosi per tutti. Dobbiamo pensare alla sofferenza delle persone e garantire risposte serie, non ideologiche o ingannevoli, che indichino anche, se necessario, sacrifici, ma diano sicurezza e motivi di speranza. Il fondamentale confronto politico non deve mancare di rispetto e deve essere improntato alla conoscenza dei problemi, a visioni comuni senza furbizie, con passione per la cosa pubblica e senza agonismi approssimativi che tendono solo a piccoli posizionamenti personalistici e non a risolvere le questioni.

La crisi, insomma, può, anzi, deve essere una grande opportunità per ritrovare quello che unisce, per rafforzare il senso di una comunità di destino e la passione per rendere il nostro Paese e il mondo migliori. Le pandemie ci hanno reso tutti consapevoli della vulnerabilità, di come può essere messo in discussione quello che appariva sicuro, come tragicamente vediamo con la guerra e le sue pericolose conseguenze internazionali. Dal dopoguerra non abbiamo mai vissuto una congiuntura così complessa, a causa dell’inflazione e delle diseguaglianze in aumento, del debito pubblico che ha raggiunto una dimensione enorme, del ritorno a un confronto tra blocchi che assorbe enormi energie e impedisce lo sviluppo, dell’emergenza climatica e ambientale, della difficoltà del mondo del lavoro con la condanna al precariato con il suo carico di fluidità.

Le fragilità emerse con la pandemia del COVID, ad iniziare dagli anziani non autosufficienti, i disabili, i tanti malati psichici, la tanta e atroce solitudine, richiedono una protezione della persona efficace che solo uno straordinario impegno può permettere. È quello che Papa Francesco chiama amore politico. Non possiamo costruire il futuro delle prossime generazioni avendo come unico orizzonte il presente, perché gli interessi di corto respiro diventano inevitabilmente interessi di parte, individuali. Si presenta, inevitabile, l’ora dei doveri e delle responsabilità per cui la politica dovrà trovare il più virtuoso punto d’incontro tra ciò che è buono e ciò che è realmente possibile perché le risorse esistenti non vadano sprecate ma collocate al servizio del bene comune e dell’intera popolazione. È un tempo nel quale dobbiamo ricostruire il senso di comunità, in cui, come ha ricordato il presidente Mattarella, occorre un “contributo costruttivo” da parte di tutti, specialmente di chi sceglie di impegnarsi nella vita politica. E ci auguriamo siano tanti e con tanta e profonda motivazione per il bene comune.

Il prossimo 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, la Conferenza Episcopale Italiana è stata invitata a compiere il gesto dell’offerta dell’olio per la lampada votiva sulla tomba del Santo. Sarà un momento di gratitudine per quanti stanno aiutando il popolo italiano a far fronte agli effetti della pandemia. Sarà anche occasione per una preghiera speciale per l’Italia e per la pace.

22 Luglio 2022
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I CATTOLICI E IMPEGNO PUBBLICO: USCIRE DALL’ECLISSE E APPRODARE ALL’AUTONOMIA – DI DOMENICO GALBIATI
Ago 30, 2022 – 07:18:30 – CEST
“La vicenda dei cattolici italiani è stata troppo importante e ricca di risultati, ancora oggi essi annoverano troppo energie, volontà, capacità perché tutto sia consegnato definitivamente a un passato senza futuro”: così conclude Galli della Loggia il fondo che, sul Il Corriere della sera di ieri, ha dedicato all’ “eclisse cattolica in politica”.

Quando l’ho letto, a poche ore dalla scomparsa di Mons. Simoni (CLICCA QUI), a maggior ragione ho pensato alla Sua ispirazione, alla sollecitudine, alla ferma fiducia con cui ha sospinto e guidato il nostro progetto, attraverso una lunga stagione di speranza, di studio e di riflessione, di attesa e, ad un tempo, di costruzione del momento opportuno, approdato alla forma associativa di Politica Insieme e poi a quella espressamente partitica, cui ha avuto il coraggio di credere, di INSIEME.

Penso che Mons. Simoni avrebbe letto volentieri questo capoverso conclusivo dell’articolo di Galli della Loggia, ci si sarebbe riconosciuto e, per certi aspetti, avrebbe potuto addirittura considerarlo una sorta di viatico e un invito che, paradossalmente attraverso le parole di un laico, egli ci trasmette. Peraltro, l’articolo in oggetto è realistico e, per quanto crudo, in larga parte condivisibile. Non fa sconti né alla Chiesa né ai laici cattolici e, in fondo, l’immagine dell’ “eclisse” cui ricorre l’autore è appropriata. Basta che un piccolo corpo celeste, inerte come la Luna, si interponga, perché il Sole intero venga oscurato. Ma l’eclisse non è un tramonto e la luce che non si nasconde sotto l’orizzonte torna presto a splendere.

I cattolici – sostiene Galli della Loggia – nel discorso pubblico contano zero. A suo avviso, non hanno saputo interpretare la sfida della secolarizzazione e, tra tecno-scienza ed individualismo, sono approdati ad una identità indefinibile, ad una sorta di “cattolicesimo individuale” che non lascia traccia, tanto che gli stessi documenti della Conferenza Episcopale si limiterebbero ad auspicare l’ovvio. Sul piano politico sono approdati per lo più al PD, ma come vassalli e fiancheggiatori di una presunta’ “diversità” che i comunisti spacciavano di sé stessi, convinti di poter concorrere ad un grande disegno naufragato nel nulla.

Eppure, sostiene Galli della Loggia, per quanto ancora incapaci di una iniziativa politica autonoma, una forte voce pubblica dei cattolici, espressamente politica, farebbe bene al Paese. Come su queste pagine è già stato osservato in più occasioni, il pluralismo politico dei cattolici è acclarato e, in definitiva, è anche espressione di una libertà di spirito che non accetta di scivolare in un imbuto “ideologico”, ma assume criticamente la separazione tra universalità della religione e parzialità opinabile della politica. Purché tale pluralismo accetti di passare al vaglio di un “discernimento”, cui la stessa comunità ecclesiale non può essere indifferente.

In questa quadro, un’azione politica autonoma che s’ispiri alla tradizione del cattolicesimo sociale e politico e si rifaccia ad una schietta visione cristiana della vita, ci sta tutta ed è, anzi, doverosa, nei confronti della stessa Chiesa che deve attendere al suo più alto compito pastorale. Senza rimpianti per un’unità che non appartiene a questa fase storica, senza ambigui adattamenti “centristi”, ma con la schiettezza di un programma severo ed impegnativo.

In fondo, si tratta del cammino con cui, un passo dopo l’altro, con fatica e con pari tenacia, avanza il progetto di INSIEME.

Domenico Galbiati
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Dibattito.
Sandro Campanini su C3dem.
https://www.c3dem.it/il-dibattito-su-incidenza-dei-cattolici-in-politica-qualche-ulteriore-chiave-di-lettura/

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