Aggiornamento appello
Noi condanniamo senza se e senza ma l’invasione dell’Ucraina. Putin dovrà risponderne al suo popolo e alla Storia.
Per porre fine al massacro abbiamo di fronte due strade: affidarsi alla forza delle armi o mobilitarsi con un’azione nonviolenta per una trattativa immediata e una soluzione diplomatica. (segue)
Pensiamo che le armi siano la risposta sbagliata. Il nemico più grande è la guerra, la pretesa di sconfiggere Putin con una escalation militare, scalzandolo dal potere, comporta innumerevoli morti, sofferenze atroci tra i civili e un futuro di miseria per una moltitudine di persone,, anche in Europa, Italia e Sardegna.
Più di tutto ci preoccupa il possibile impiego di armi nucleari, che rappresentano una minaccia per l’insieme della vita sulla terra e una possibile sentenza di morte per l’umanità.
La parola pace è censurata. L’informazione non esprime la varietà di posizioni presenti tra l’opinione pubblica. La maggioranza contraria all’invio di armi viene sistematicamente ignorata, anche dal governo e dal parlamento italiani.
Per i media non c’è alternativa alla guerra, che rappresentano come uno scontro tra buoni e cattivi, dove la somma degli orrori cancella il “chi, dove, come, quando e perché”. Il sangue delle vittime deve chiamare altro sangue per giustificare la necessità di una sconfitta definitiva dell’aggressore.
È ora di dire basta alle armi e di agire in maniera nonviolenta, a partire dall’accoglienza dei profughi di ogni guerra. Creiamo una comunità determinata a far sentire la propria voce contro l’invio di armi in Ucraina, contro il riarmo per una trattativa immediata. La nostra iniziativa è una protesta per opporsi alla deriva verso l’allargamento e il proseguimento del conflitto armato.
Intendiamo su questi obiettivi avviare una campagna in Sardegna, a cui tutti coloro che condividono l’obiettivo possono aderire e partecipare.
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Prime adesioni: Andrea Pubusa, Antonello Murgia, Luisa Sassu, Franco Meloni, Lucia Chessa, Gianni Fresu, Fernando Codonesu, Salvatore Lai, Giacomo Meloni, Mauro Tuzzolino, Rosamaria Maggio, Marco Mameli, Graziano Pintori, Nicola Melis, Gianna Lai, Marco Pitzalis, Carla Cossu, Marco Lostia, Raffaele Felce, Lorena Cordeddu, Piero Carta, Mariantonietta Pilia, Francesca Pubusa, Simone Angei, Riccardo Cardia, Carlo Marras, Lidia Roversi, Graziano Bullegas, Roberto Loddo, Paolo Pisu, Lorenzo Marilotti, Federico Melis, Emanuele Pes, Pino Calledda, Pasquale Alfano, Roberto Deiana, Roberto Piras, Mauro Tunis, Ninni Santus, Franco Nurzia, Martino Pani, Maria De Murtas, Maria Silvana Congiu, Paolo Zedde, Angela Multinu, Cecilia Lilliu, Maria Grazia Mele, Gianna Melis R., Adry Sanna, Maria Paola Lai, Carlo Gessa, Ennio Cabiddu, Amalia Trudu, Maria Elisabetta Angius, Annamaria Castaldi, Gianmario Bordicchia, Giorgio Borgini, Igna Colombi, Claudia Zuncheddu, Irma Ibba, Gisella Trincas Maglione, Dina Raggio, Rosalba Meloni, Lidia Roversi, Beatrice Massa, Giovannino Deriu, Mario Argiolas, Antonio Muscas, Tina Argiolas, Gianfranco Ghironi, Egidio Addis, Margherita Concas, Adriana Morittu, Susanna Sitzia, Andrea Giulio Pirastu, Letizia Calledda, Arnaldo Scarpa, Roberta Piacenza, Giuseppino Granara, Remo Ronchitelli, Rina Salis, Carlo Bellisai, Enrico Sanna, Antonio Contu, Marco Meloni Lai, Valeria Casula, Franco Dolia, Erminia Piera Biancini, Francesco Casula, Peppe Luisu Pala Melone, Efisio Serra, Dino Biggio, Marco Veloce, Ritalba Casu, Eulalia Spiga, Mimmo Furcas, Carla Cogotti, Domenico Scano, Pierpaolo Loi, Norma Cordi di Tandil (Argentina), Giovanni Urru, Francesca Pili, Elvira Simbula, Norma Gonzales [lista in aggiornamento]
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