Gli OCCHIALI di PIERO: Roberto Franceschi, Amalia Rogrigues…
ROBERTO FRANCESCHI
Studente della Bocconi, nato a Milano il 23 luglio 1952, morì a Milano il 30 gennaio 1973, dopo una settimana di agonia, ucciso dalla polizia.
Il 23 gennaio 1973 era stato indetto uno sciopero nazionale studentesco.
Il rettore della Bocconi chiamò la polizia contro gli studenti. La polizia circondò l’Università e cercò di impedire l’ingresso dei giovani diretti alla assemblea. Ne seguì un breve scontro. Mentre gli studenti si allontanavano, agenti e funzionari spararono loro alle spalle ad altezza d’uomo.
Furono colpiti, mentre fuggivano, Roberto Franceschi, alla testa, e Roberto Piacentini, operaio, alla schiena.
La Questura dapprima sostenne che Franceschi era stato colpito da un sasso lanciato dai suoi stessi compagni, poi che l’agente Gallo, in preda a raptus, aveva sparato in stato di semincoscienza.
Intanto il capitano Savarese e il vicebrigadiere Puglisi sostituivano i proiettili nei caricatori e falsificavano il verbale di sequestro delle armi.
Al processo, 6 anni dopo, solo questi due furono condannati per il falso.
Nessuna condanna per l’omicidio.
Roberto Piacentini, parte lesa, ferito alla schiena, era anche imputato per oltraggio a pubblico ufficiale.
Inutilmente in quegli anni si cantò “Compagno Franceschi sarai vendicato”.
AMALIA RODRIGUES (23 luglio 1920 – 6 ottobre 1999), l’anima del fado. Nata povera, in un giorno imprecisato di luglio, il 23 per l’anagrafe, a vent’anni è l’artista meglio pagata del Portogallo, a 25 è famosa in tutto il mondo. Trionfa all’Olympia di Parigi, migliaia di concerti, 60 di carriera. Alla sua morte si proclamano 3 giorni di lutto nazionale. E’ sepolta nel Pantheon di Lisbona. “Quando morirò voglio che la gente pianga per me”.
[…] ANNIVERSARI. Roberto Franceschi, Amalia Rodrigues. Su Aladinpensiero un anno fa. […]