Che succede?
LE BUONE RAGIONI PER PORTARE DRAGHI AL QUIRINALE
27 Dicembre 2021 su C3dem.
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“Draghi al Quirinale è la trasformazione di fatto del nostro sistema istituzionale in una Repubblica semipresidenziale, garante per il paese e per l’Europa di ogni diversa maggioranza politica. È la figura di garanzia di un’autentica stabilità democratica e affidabilità di governo. Uno sviluppo al futuro della nostra democrazia. Se Draghi non va al Quirinale ritorniamo al gioco dell’oca. Al sistema della sopravvivenza dei partiti. Alla ulteriore scomposizione della nostra democrazia”, così Gianfranco Brunelli nell’editoriale de Il Regno Attualità di dicembre (“Draghi e il Quirinale”). Un articolo di Goffredo Bettini sul Foglio: “Un Presidente per tornare alla politica”. Gianfranco Pasquino, “Draghi al Colle con un’intesa sul premier. Altrimenti si vota” (intervista a Il Fatto). Claudio Cerasa, “Dieci buone ragioni per vedere Draghi al Quirinale” (Foglio). Massimo Mardesich, “Il nonno, i partiti, il Quirinale” (Settimana news). Mauro Zampini, “Il vero rischio di Draghi al Quirinale” (L’Adige). Nello Trocchia, “Le mosse di (Gianni) Letta sul Colle” (Domani). Ezio Mauro, “Il sortilegio di Berlusconi” (Repubblica). Paolo Mieli, “I partiti in cerca di rivincita” (Corriere della sera). Ilario Lombardo, “Colle, la sfida del premier ai partiti: serve una svolta entro il 10 gennaio” (la Stampa). IDEE: Danilo Breschi, “La chiacchiera che uccide la democrazia” (Paradoxaforum – recensione del libro di S. Cassese su chi sono i veri intellettuali e sul loro ruolo).
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COME SARA’ L’ITALIA DOPO GLI ANNI DELL’INDULGENZA? LA MORTE DI DESMOND TUTU
27 Dicembre 2021 su C3dem
Carlo Bastasin, “Il ritorno dello spread. Per l’Italia sono finiti gli anni dell’indulgenza” (Repubblica). Stefano Lepri, “Legge di bilancio. Se il compromesso frena la crescita” (La Stampa). La sintesi della legge di bilancio (Camera dei deputati). Paolo Baroni, “Il lavoro povero” (La Stampa). G. Buccini e F. Fubini, “Migranti. Boom dei permessi di lavoro, con la spinta degli imprenditori leghisti” (Corriere della sera). Vincenzo Visco, “La questione fiscale” (Il Mulino). Gavino Maciocco, “La sanità di domani (e di ieri)” (Salute internazionale). MONDO: Maurizio Molinari, “Medio Oriente, quando i nemici si parlano” (Repubblica). Antonio Armellini, “Una vera Unione per contare nel mondo” (Corriere). Mauro Calise, “Democrazie nella pandemia. L’Ue baluardo, mentre negli Usa Trump incalza” (Mattino). Giorgia Linardi, “Migranti. La trincea del dolore che non dà tregua” (La Stampa). Alberto Cairo, “Se il mondo dimentica Kabul” (Repubblica). Angelo Panebianco, “Ora serve un piano B per la Libia” (Corriere). DESMOND TUTU: Mario Giro, “Addio a Desmond Tutu, una vita spesa per la libertà dell’uomo” (Domani). Domenico Quirico, “Tutu il ribelle, l’arcivescovo anti-apartheid” (La Stampa). Igoni Barrett, “Un visionario capace di ispirare mondi diversi” (intervista al Corriere della sera). Giuliano Ferrara, “Desmond Tutu e un modello di vera giustizia” (Foglio). Matteo Maria Zuppi, “Ci ha insegnato a tenere insieme giustizia e perdono” (intervista a Repubblica). Desmond Tutu, “La mia terra bella e ingiusta dove ogni nero è straniero” (dal discorso per il Nobel della pace, 1984 – Corriere della sera).
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