FINALMENTE. Rappresentanti sardi nel parlamento europeo: iniziativa del Movimento 5 stelle

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Il senatore sardo Roberto Cotti  del Movimento 5 stelle ha presentato una proposta di legge (primo firmatario) per istituire la circoscrizione della Sardegna per l’elezione del Parlamento europeo. La proposta, che ricalca un testo approvato dal consiglio regionale del giugno 2009, punta «a sanare la grave discriminazione di rappresentanza istituzionale dei sardi», assegnando alla Sardegna «l’effettiva rappresentanza di cui avrebbe diritto in base al criterio demografico, prevedendo innanzitutto la disarticolazione dell’attuale circoscrizione elettorale dell’Italia insulare, formata da Sicilia e Sardegna, in due circoscrizioni autonome»


(da La Nuova Sardegna on line di sabato 12 luglio) Europee, proposta di legge per la circoscrizione Sardegna
Il primo firmatario è Roberto Cotti, del Movimento 5 Stelle

CAGLIARI. Una proposta di legge, primo firmatario Roberto Cotti, per istituire la circoscrizione elettorale della Sardegna per l’elezione del parlamento europeo è stata presentata dal Movimento 5 Stelle. Il provvedimento, formulato sulla base di una proposta del Consiglio regionale della Sardegna del giugno 2009, mira «a sanare la grave discriminazione di rappresentanza istituzionale dei sardi». Una situazione che – si legge in una nota – confligge sia con il principio di rappresentanza e sia con il riconoscimento delle specificità dell’isola, entrambi affermati con nettezza in ambito europeo con diversi trattati comunitari.

Secondo M5S «la sostanziale impossibilità per i sardi di eleggere i propri parlamentari europei, di fatto nega alla Sardegna la possibilità di essere pienamente rappresentata in seno all’intergruppo delle isole, costituito in seno al Parlamento europeo». Il disegno di legge, all’articolo 1, assegna alla Sardegna «l’effettiva rappresentanza di cui avrebbe diritto in base al criterio demografico, prevedendo innanzitutto la disarticolazione dell’attuale circoscrizione elettorale dell’Italia insulare, formata da Sicilia e Sardegna, in due circoscrizioni autonome». La proposta riduce anche il numero di firme da raccogliere per la presentazione delle liste, quantificate tra un minimo di 3mila e un massimo di 10mila. L’articolo 2, conseguentemente, dispone che in ogni caso, alla data di entrata in vigore della legge, l’assegnazione del numero dei seggi alle singole circoscrizioni sia effettuata sulla base dei risultati dell’ultimo censimento generale della popolazione.

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