Oggi venerdì 8 ottobre 2021
——————-Opinioni, Commenti e Riflessioni———————–
Tornare sul voto tedesco è utile al futuro dell’Italia
8 Ottobre 2021
Alfiero Grandi su Democraziaoggi.
Il voto in Germania è stato seguito più per la previsione che l’uscita di scena di Angela Merkel non avrebbe favorito il suo partito, la CDU, e a sorpresa Scholz, candidato di punta socialdemocratico, avrebbe superato sia i popolari tedeschi che i verdi, dati per favoriti all’inizio della campagna elettorale. Quando alla nevrosi dell’informazione […]
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- Francesco affida l’economia ai giovani: «L’ultima generazione che può salvarci»
di papa Francesco, in “Avvenire” del 3 ottobre 2021
Francesco affida l’economia ai giovani: «L’ultima generazione che può salvarci»
di papa Francesco
in “Avvenire” del 3 ottobre 2021
Testo del videomessaggio che papa Francesco ha inviato ai giovani che hanno partecipato al
secondo evento mondiale di “The Economy of Francesco”, che si è svolto ieri in diretta streaming
dal Palazzo Monte Frumentario di Assisi.
Cari giovani, vi saluto con affetto, lieto di incontrarvi – seppur virtualmente – in questo vostro
secondo evento. In questi mesi mi sono arrivate molte notizie delle esperienze e delle iniziative che
avete costruito insieme e vorrei ringraziarvi per l’entusiasmo con cui portate avanti questa missione
di dare una nuova anima all’economia. La pandemia del Covid-19 non solamente ci ha rivelato le
profonde disuguaglianze che infettano le nostre società: le ha anche amplificate. Dall’apparizione di
un virus proveniente dal mondo animale, le nostre comunità hanno sofferto il grande aumento della
disoccupazione, della povertà, delle disuguaglianze, della fame e dell’esclusione dall’assistenza
sanitaria necessaria. Non ci dimentichiamo che alcuni pochi hanno approfittato della pandemia per
arricchirsi e chiudersi nella propria realtà. Tutte queste sofferenze ricadono in maniera
sproporzionata sui nostri fratelli e sorelle più poveri.
In questi due anni, ormai, ci siamo confrontati con tutti i nostri fallimenti nella cura della casa e
della famiglia comune. Spesso ci dimentichiamo dell’importanza della cooperazione umana e della
solidarietà globale; spesso ci dimentichiamo anche dell’esistenza di una relazione di reciprocità
responsabile tra noi e la natura. La Terra ci precede e ci è stata data, e questo è un elemento-chiave
nella nostra relazione con i beni della Terra e quindi premessa fondamentale per i nostri sistemi
economici. Noi siamo amministratori dei beni, non padroni. Nonostante questo, l’economia malata
che uccide nasce dalla supposizione che siamo proprietari del Creato, capaci di sfruttarlo per i nostri
interessi e la nostra crescita. La pandemia ci ha ricordato questo profondo legame di reciprocità; ci
ricorda che siamo stati chiamati a custodire i beni che il Creato regala a tutti; ci ricorda il nostro
dovere di lavorare e distribuire questi beni in modo che nessuno venga escluso. Finalmente ci
ricorda anche che, immersi in un mare comune, dobbiamo accogliere l’esigenza di una nuova
fraternità. Questo è un tempo favorevole per sentire nuovamente che abbiamo bisogno gli uni degli
altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo.
La qualità dello sviluppo dei popoli e della Terra dipende soprattutto dai beni comuni. Per questo
dobbiamo cercare nuove vie per rigenerare l’economia nell’epoca post-Covid-19 in modo che
questa sia più giusta, sostenibile e solidale, cioè più comune.
Abbiamo bisogno di processi più circolari, di produrre e non sprecare le risorse della nostra Terra,
modi più equi per vendere e distribuire i beni e comportamenti più responsabili quando
consumiamo. C’è anche bisogno di un nuovo paradigma integrale, capace di formare le nuove
generazioni di economisti e di imprenditori, nel rispetto della nostra interconnessione con la Terra.
Voi, nell’«Economia di Francesco» come in tanti altri gruppi di giovani, state lavorando con lo
stesso proposito. Voi potete offrire questo nuovo sguardo e questo esempio di una nuova economia.
Oggi la nostra madre Terra geme e ci avverte che ci stiamo avvicinando a soglie pericolose. Voi
siete forse l’ultima generazione che ci può salvare, non esagero. Alla luce di questa emergenza, la
vostra creatività e la vostra resilienza implicano una grande responsabilità. Spero che possiate usare
quei vostri doni per sistemare gli errori del passato e dirigerci verso una nuova economia più
solidale, sostenibile ed inclusiva.
Questa missione dell’economia, però, comprende la rigenerazione di tutti i nostri sistemi sociali:
istillando i valori della fraternità, della solidarietà, della cura della nostra Terra e dei beni comuni in
tutte le nostre strutture potremo affrontare le sfide più grandi del nostro tempo, dalla fame e
malnutrizione alla distribuzione equa dei vaccini anti Covid 19. Dobbiamo lavorare insieme e
sognare in grande. Con lo sguardo fisso su Gesù, troveremo l’ispirazione per ideare un nuovo
mondo e il coraggio di camminare insieme verso un futuro migliore. A voi, giovani, rinnovo il
compito di rimettere la fraternità al centro dell’economia. Mai come in questo tempo sentiamo la
necessità di giovani che sappiano, con lo studio e con la pratica, dimostrare che una economia
diversa esiste. Non scoraggiatevi: lasciatevi guidare dall’amore del Vangelo, che è la molla di ogni
cambiamento e ci esorta a entrare dentro le ferite della storia e risorgere. Lasciatevi lanciare con
creatività nella costruzione di tempi nuovi, sensibili alla voce dei poveri e impegnatevi a includerli
nella costruzione del nostro futuro comune. Il nostro tempo, per l’importanza e l’urgenza che ha
l’economia, ha bisogno di una nuova generazione di economisti che vivano il Vangelo dentro le
aziende, le scuole, le fabbriche, le banche, dentro i mercati. Seguite la testimonianza di quei nuovi
mercanti che Gesù non scaccia dal tempio, perché siete suoi amici e alleati del suo Regno. Cari
giovani, fate emergere le vostre idee, i vostri sogni e attraverso di essi portate al mondo, alla Chiesa
e ad altri giovani la profezia e la bellezza di cui siete capaci. Voi non siete il futuro, voi siete il
presente. Un altro presente. Il mondo ha bisogno del vostro coraggio, ora. Grazie!
Francesco
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