T’arregordas? S’Ollastu de Sa Tanca Manna di Cuglieri.

S’Ollastu de Sa Tanca Manna di Cuglieri stava lì da oltre mille anni. 372bc05c-0e1d-4eaf-acac-ef9eb66c033e
di Andrea Murgia, su fb.
Se ne sbatteva francamente delle polemiche su sardi sempre cattivi, incendiari, piromani o dei soliti richiami alla Carta De Logu (che probabilmente neppure allora funzionava a dovere).
Il rapporto fra uomo e territorio determina la qualità del paesaggio e ne definisce il suo valore. [segue]
Non possiamo cambiare la latitudine dell’Isola, il caldo di fine luglio o l’intensità dei venti.
Seppure siamo abituati agli incendi (per varie ragioni geo-climatiche e forestali) eventi come quello di questi giorni sono da considerare alla stregua di fenomeni violenti e imprevisti.
L’ambiente sardo non è quello di 1000 anni fa ma neppure di 30.
L’immensa infrastruttura verde che cresce è dovuta all’abbandono delle attività agropastorali e all’incuria che ne è seguita.
Considerato che difficilmente si riuscirà a spostare l’Isola verso climi più freddi, sarebbe il caso di avviare una seria riflessione su come valorizzare e tutelare questo immenso patrimonio.
Seppure le cause degli incendi sono ascrivibili a diverse motivazioni, peraltro ben identificate e anche perseguite dalle forze di polizia, le conseguenze degli stessi dipendono principalmente da due fattori: la velocità nell’azione di spegnimento, considerata l’evoluzione esponenziale del fuoco, e la quantità di biomassa incendiabile, derivante principalmente dalla scarsa cura del suolo forestale.
La Sardegna è ormai per metà boschiva e non esiste ancora una politica di attenzione per questa metà.
Nella parte bassa del bicchiere c’è tanta ricchezza, la parte alta è piena di polveriere pronte ad incendiarsi, di strutture turistiche troppo vicine alla macchia mediterranea, di erbacce infiammabili ad ogni bordo strada, di boschi cresciuti senza nessun prelievo di legnatico o regolazione dovuta al pascolo.
Poi possiamo sempre cadere nei luoghi comuni, perseguire gli untori che lanciano dalle auto (rigorosamente nere) le palline da golf accese, prendercela coi pastori o con gli speculatori immobiliari (non si capisce per quale motivo queste due categorie avrebbero giovamento da terreni aridi, spogli o vincolati).
Sarebbe più degna una riflessione seria e una definizione migliore del rapporto tra sardi e l’evoluzione del paesaggio. Sarebbe il caso di immaginare strumenti adeguati di manutenzione dell’infrastruttura verde che al pari di ogni altra infrastruttura imponente necessita di un continuo intervento di mantenimento.
Sarebbe il caso di coinvolgere le popolazioni e le professioni che la campagna l’hanno storicamente abitata e definire con loro gli strumenti adeguati.
La relazione col territorio definisce anche la nostra identità, per questo dobbiamo costruirla noi stessi.
Che quando ce l’hanno fatta gli altri ne siamo sempre usciti malamente. O forse non ne siamo ancora usciti.[Andrea Murgia, su fb].
—————
Per correlazione intuitiva: https://m.youtube.com/watch?v=rNrNiMUtZpk&vidve=5727&autoplay=1

2 Responses to T’arregordas? S’Ollastu de Sa Tanca Manna di Cuglieri.

  1. Franco Meloni scrive:

    La lettera della CSS al Sindaco di Cuglieri.

    Caro Sindaco,
    sono vicino alla popolazione,a te e all’Amministrazione Comunale di Cuglieri in questa tragedia immane che ha colpito le persone,il territorio,l’ambiente,le aziende ,i contadini ed i pastori e tutti i lavoratori.
    Ti sono vicino a nome della Confederazione Sindacale Sarda -CSS e di Liberi Agricoltori e Pastori Sardegna,che immediatamente hanno preso contatti con i loro referenti per portare aiuto ai contadini e pastori del territorio in grave difficoltà.
    Conosco bene Cuglieri ed il suo territorio che ho visitato più volte nel passato e a cui sono molto legato da ricordi indimenticabili.
    Ti scrivo per suggerirti di mettere in sicurezza ciò di cui rimane dello storico e millenario “ollastu de sa tanca manna”.Fai in modo che non venga sradicato e, appena puoi,fatti promotore di un concorso di idee perché questo secolare monumento della natura-ciò che ne rimane seppure annerito dal fuoco -possa essere salvato e racchiuso in un’opera d’arte a futura memoria.
    E’ solo una semplice idea che sarà gradita ai tuoi concittadini e a tutti coloro che ne ricordano la maestosità e bellezza. L’opera d’arte finita che potrà essere un misto di bronzo,legno e granito sarà come un memoriale a ricordo di questi giorni di fuoco,ma anche simbolo di resistenza e ripresa per tutto il territorio.
    Come CSS compreremo un numero consistente di piantine d’ulivo da mettere a dimora nel tuo territorio che vogliamo vedere rifiorire e produrre l’olio buono di cui Cuglieri conserva una eccellente qualità.
    A presto e coraggio
    Giacomo Meloni, segretario generale Css

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>