Gli OCCHIALI di PIERO
Leopardi, tra i massimi della poesia in lingua italiana, lo conosciamo tutti (o tutti dovremmo conoscerlo). Tutti conosciamo, più o meno, le sue poesie.
Si conosce meno invece il pensiero democratico di questo aristocratico, figlio di un conte. Nato a Recanati il 29 giugno 1798, morì a Napoli il 14 giugno 1837, non aveva ancora 39 anni. Per esempio così scriveva:
“Osservate come l’eloquenza vera non abbia fiorito mai se non quando ha avuto il popolo come uditore. Intendo un popolo padrone di sè, e non servo, un popolo vivo e non un popolo morto (…) appena le repubbliche e la libertà si sono spente, le assemblee, le società, i tribunali, le corti, non hanno mai sentito la vera eloquenza, non essendo uditorii capaci di suscitarla. E questo probabilmente è uno dei motivi per cui la repubblica di Venezia non ha avuto mai eloquenza, perch’era una repubblica aristocratica e non democratica”.
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