Ideone

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di Vanni Tola
CRONACHE DA FANTASYLANDIA: SARDEGNA ISOLA PARTICOLARE.
La Sardegna è una regione autonoma con una miriade di problemi irrisolti, crisi occupazionale, migrazione dei giovani, calo delle nascite, isolamento aggravato da un sistema di trasporti navali e aerei al collasso e tanti altri ancora. Un apparato politico palesemente inadeguato – mi riferisco alle forze dell’attuale maggioranza ma non dimentico le gravi mancanze delle forze di opposizione – continua a brancolare nel buio alla disperata ricerca di progetti e programmi che possano far progredite la regione. Un apparato politico-istituzionale degno di questo nome produrrebbe analisi, studierebbe linee programmatiche per la crescita, predisporrebbe piani di sviluppo per i diversi comparti produttivi, getterebbe le basi per un nuovo progetto di rinascita del sistema economico adeguato alle condizioni reali dell’isola. Questo farebbero degli amministratori competenti e capaci. Troppo difficile. Non resta quindi nient’altro da fare se non affidarsi alla fantasia sperando cosi di poter tirare a campare continuando a gestire poltrone, assessorati e potentati vari e con l’unico obiettivo dell’autoconservazione. Si cerca allora l’ideona, la pensata “geniale” per risolvere i problemi. Sentitene alcune. [segue] Stanno per arrivare anche in Sardegna, una quantità notevole di finanziamenti europei con il Recovery Plan. E vai con l’ideona. In men che non si dica il Presidente Solinas, frugando tra i fondi di magazzino dei diversi assessorati, tira fuori 206 progetti da inviare al governo che dovrebbe esaminarli e finanziarli per un importo stimato in sette miliardi di euro. Grande curiosità generale, ma con un piccolo particolare. Nessuno è mai riuscito a vedere questi progetti. Non se ne trova traccia nell’ufficio protocollo della regione e neppure presso gli uffici governativi di Roma. Comincia allora a montare la protesta, vogliamo vederli i progetti. Trascorrono pochi giorni e il presidente Solinas, messo alle strette, ritratta affermando che i progetti fondamentali in realtà erano tre o quattro. Con un piccolo particolare. Nessuno ha mai visto né i 206 progetti iniziali né gli altri tre o quattro. E quando la fantasia al potere è una costante, scartata un’idea fantasiosa, ce n’è subito pronta un’altra. Il Presidente ispira un disegno di legge per trasformare lo staff della regione Sardegna in un super team da favola. Perché? Perché, come dichiara il consigliere Stefano Tunis, «dobbiamo rimettere in moto una macchina amministrativa troppo vecchia». Questa proposta «È una riforma indispensabile per restituire efficienza alla Regione e abbattere il mostro della burocrazia. Dobbiamo far sì che i cittadini riacquistino fiducia nelle istituzioni e l’obiettivo potrà essere raggiunto solo attraverso strutture nuove, agili e preparate nel dare le risposte che la gente si aspetta ogni giorno da chi lo amministra». E come si abbatte il mostro della burocrazia? Semplice. Con la modica spesa di sei milioni e mezzo di euro si andrà a costituire uno staff parallelo a quello esistente, gestito direttamente dal Presidente Solinas, che sarà composto da un’ottantina di persone. Il compito dello staff sarà di rivoluzionare completamente la struttura organizzativa della regione. Al vertice del nuovo staff andrebbe un segretario generale con compiti e funzione che ricordano tanto quelle del mega direttore galattico di fantozziana memoria. Il compito del super manager che ricoprirà tale ruolo sarà quello di «mantenere i rapporti fra il governo della Regione e l’amministrazione pubblica». Naturalmente il Segretario generale avrà le sue truppe. Dirigerà il lavoro di tre direttori di dipartimento che, a loro volta, coordineranno i direttori generali dei dodici assessorati accorpati in macro aree. Ovviamente anche gli assessorati potranno rafforzare i loro staff incrementando il numero di funzionari dagli attuali sei a nove. E non poteva mancare il potenziamento dell’Ufficio di segreteria della presidenza della regione che avrà un Comitato per la legislazione e di un servizio studi e potrà contare anche dell’aumento degli addetti al cerimoniale. E’ noto a tutti che anche il cerimoniale ha la sua importanza. Come tutto questo potrà “restituire efficienza alla Regione e abbattere il mostro della burocrazia” il consigliere Tunis e il presidente Solinas non lo hanno spiegato nei dettagli ma col tempo magari ne sapremo di più. A questo punto l’unica speranza per noi sardi è che questa ennesima bolla di sapone del presidente Solinas faccia la fine di tutte le altre, svanisca nell’aria.

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