Oggi domenica 28 febbraio 2021

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——————-Opinioni, Commenti e Riflessioni—————————————
Carbonia. Nelle miniere, dopo la nascita della Repubblica, “l’inferno nero”
28 Febbraio 2021
Gianna Lai su Democraziaoggi.
Continua la storia “domenicale” di Carbonia, iniziata il 1° settembre 2019.
Le gabbie conducono i minatori a ‘meno 400’, robuste sbarre di ferro composte di due piani, ciascuno dei quali può contenene una ventina di persone. “Sul pavimento una coppia di rotaie consente di utilizzarle anche per portare in superficie i vagoncini carichi di carbone […]
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Bianco Responsabile
di Gianfranco Fancello, su fb.
Quella che ci aspetta sarà un’enorme prova di maturità collettiva.
La scelta di farci diventare bianchi appare, oggi, incomprensibile, azzardata, imprudente, prematura.
Il rischio è che venga percepita da molti come un regalo, o una conquista, o peggio ancora, come il segnale che le cose stanno andando bene e che il pericolo sta svanendo.
Siamo ancora in piena pandemia, nonostante il numero contenuto di nuovi casi rispetto alla popolazione ed il numero di ricoverati in leggero calo, anche in terapia intensiva. [segue]
E’ bene ricordarlo, fuori non è cambiato nulla: il virus continua a circolare, la variante inglese è già arrivata da noi e non tarderanno ad arrivare le altre, i vicini latitano qui più che altrove, nonostante i proclami con grancassa, e le persone, ahimè, continuano purtroppo a morire.
Ecco perché, da lunedì in poi, verrà il difficile: non avremo più l’alibi degli orari ridotti, del coprifuoco serale, delle attività commerciali e di svago, chiuse: nessun paracadute, nessun obbligo imposto dall’alto. Toccherà a noi, solo a noi.
Dovremo dimostrare di aver imparato le lezioni a memoria, di aver capito che il virus si batte solo rispettando le norme, quelle che per un anno ci hanno imposto e che ora, se siamo bravi, dovremmo autoimporci: perchè le regole continueranno ad esistere, i comportamenti prudenti e rispettosi di tutti e di tutto dovremo continuare ad attuarli, ma non per un DPCM appena emanato, ma perché ne percepiamo la necessità e l’utilità.
Dimostriamo la nostra maturità, mettiamo davanti ad ogni cosa la responsabilità verso noi stessi e verso gli altri, attuiamo azioni rispettose e prudenti.
Dimostriamo di essere, come popolo sardo, più responsabili e maturi di chi ha attuato questa scelta.
Sarà, come Sardegna, la nostra prova d’esame più importante degli ultimi 60 anni , dove realmente il comportamento della collettività sarà realmente la somma dei comportamenti individuali: ognuno di noi dovrà fare la sua parte, ognuno dovrà farsi carico del proprio pezzetto di rinunce, ognuno di noi dovrà dimostrare di aver capito cosa fare e come comportarsi.
Stavolta non avremo turisti da accusare o Briatori sui quali scaricare le colpe.
Sarà solo merito o colpa nostra.
Dipenderà solo da noi se riprendere a vivere o sporcare quel bianco così imprudentemente assegnato con un colore direttamente proporzionale alla nostra stupidità.
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