Gli OCCHIALI di PIERO. Il partigiano Citterio, Amedeo Bordiga…
GIANNI CITTERIO
Nato a Monza il 13 giugno 1908, fondatore del movimento antifascista di Monza, attivissimo organizzatore della resistenza partigiana, prese parte alle imprese più rischiose, finchè cadde in combattimento. Era il 13 febbraio 1944, a Megolo, in provincia di Novara. Mentre rientrava da una missione il suo gruppo venne circondato da forse venti volte superiori, rifiutarono di arrendersi e morirono tutti. Citterio, gia ferito ripetutamente, continuò a combattere finchè fu falciato da una raffica di mitraglia. Monza gli ha dedicato una targa sulla casa natale e la piazza antistante
AMEDEO BORDIGA
Nato il 13 giugno 1889 a Ercolano, laureato a Napoli in ingegneria, aderì al marxismo non senza attenzione critica. Capo corrente degli astensionisti del Psi, contrari alla entrata in guerra, guidò con Gramsci e Togliatti la scissione del ’21 e la fondazione del PcdI. Arrestato nel ’23, confinato a Ustica, collabora con Gramsci ad organizzare la vita dei prigionieri. Rilasciato, sorvegliato dalla polisia giorno e notte, è anche emarginato dalal vita del partito finchè il 30 marzo 1930 viene espulso per aver difeso Trotsky contro Stalin (nonostante, pur essendo antistalinista, non condividesse le posizioni di Trotsky). Paternamente protettivo con Gramsci, ne criticò però la lentezza nell’accettare i principi del marxismo. Gramsci replicò: “preferiremo sempre quelli che imparano lentamente i capitoli del marxismo a quelli che li dimenticano”.
Bordiga riprese la battaglia comunista coi compagni del ’21 fin dalla resistenza e nel dopoguerra, restando un semplice militante, ma le sue posizioni critiche nei confronti dell’Urss (paese capitalista), di Stalin e di Togliatti, lo emarginarono.
Contro il “centralismo democratico” (cioè burocratico) proponeva il “centralismo organico”, dove la struttura gerarchica piramidale non si è ammessa e dove la componente intellettuale non deve prevalere sulla componente operaia.
Bordiga morì a Formia il 25 luglio del 1970.
Lascia un Commento