Oggi martedì 10 novembre 2020

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————–Opinioni, Commenti e Riflessioni, Appuntamenti——-
Cosa c’insegna il caso Trump sulle Costituzioni
10 Novembre 2020
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Il rifiuto scomposto e minaccioso di Trump di riconoscere la vittoria di Biden, apre scenari pericolosi, possibili, però, in tutti i sistemi costituzionali ancorché democratici. Le Carte hanno la superba pretesa di essere stabili perché la loro rigidità le protegge dalle leggi ordinarie contrastanti. Questa loro indubbia forza superiore si manifesta e tiene però […]
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Comunali. Il centro sinistra ai ballottaggi fa cappotto
10 Novembre 2020
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Dunque ce l’hanno fatta. Vittoria di Soddu, Milia e Mulas, eletti i sindaci di Nuoro, Quartu Sant’Elena e Porto Torres. A Nuoro Andrea Soddu con il 67% stravince contro Pietro Sanna che si ferma al 32%. A Quartu Sant’Elena il nuovo sindaco è Graziano Milia con il 57%, netta sconfitta per Christian Stevelli con […]
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One Response to Oggi martedì 10 novembre 2020

  1. admin scrive:

    Andrea Pubusa cita nel suo intervento la trasmissione Report, andata in onda lunedì 9 c.m. nella quale si ricostruisce la vicenda dell’autorizzazione all’apertura delle discoteche e locali da ballo nel mese di agosto, che è costato il moltiplicarsi di contagi da covid-19. In argomento è apparso oggi 10 novembre un articolo di Vito Biolchini sul suo blog (www.vitobiolchini.it) che giustamente pretende chiarezza e trasparenza da parte del comitato scientifico nominato dalla Giunta regionale per l’assistenza alla stessa per la gestione della fase pandemica. Il direttore ha a sua volta commentato detto articolo. Eccolo.
    Concordo con la sacrosanta pretesa di trasparenza e chiarezza. Osservo che nei commenti si citi soprattutto l’odg n.39 del Consiglio regionale dell’11 agosto 2020, laddove “impegna la Giunta regionale sentito il comitato tecnico scientifico, a valutare l’opportunità di adottare atti idonei a rendere possibile l’apertura di tali esercizi, nel rispetto, qualora fosse possibile, di norme che garantiscano la sicurezza e il distanziamento” (https://www.consregsardegna.it/ordine-del-giorno-n-39xvi/?fbclid=IwAR3YTYu-X6xkVFgs6CbKKXSj127-j3VkMEAZEub0ICyMTLUzw9wHRQ6K10Y), ma che non altrettanta attenzione venga dedicata all’ordinanza del presidente Solinas n. 38/20 della stessa data (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_422_20200812092406.pdf?fbclid=IwAR3utpd6QgbwOlJvQtQ9w8_uddlGk0jeAGqX3jAZ9Ved2M0D9u9NkIBIYOo). La stessa nelle premesse riporta, tra l’altro: “SENTITO il Comitato Tecnico Scientifico istituito per fronteggiare la diffusione epidemiologica del Covid-19 in Sardegna con deliberazione della Giunta regionale n. 17/4 del 01/04/2020, come integrato con deliberazione n. 24/9 dell’08/05/2020″ e, più avanti: “ACQUISITO in data odierna, il parere espresso sulla presente ordinanza dal Comitato tecnico scientifico istituito per fronteggiare la diffusione epidemiologica del Covid-19 in Sardegna con deliberazione della Giunta regionale n.17/4 del 01/04/2020, come integrato con deliberazione n. 24/9 dell’08/05/2020;”. Sembra dunque che il Comitato non sia stato solo “sentito”, magari con una telefonata al suo presidente o a un componente, ma che lo stesso Comitato abbia espresso un parere formale, che la Giunta ha ACQUISITO. Ovvio che questo PARERE debba saltare fuori, come giustamente tu e tanti altri, come il gruppo progressista in Consiglio regionale, richiedono e pretendono. Un’ultima osservazione: occorre riconoscere che l’autorizzazione a svolgere “le attività che abbiano luogo in discoteche o altri locali assimilabili all’intrattenimento” era comunque sottoposta a una serie di condizioni: “purché sia assicurato, con ogni idoneo mezzo, compreso quello dell’informazione e vigilanza, il divieto di assembramento e dell’obbligo di distanziamento interpersonale, rispettando, a seconda della capienza massima del locale, il limite di almeno un metro tra gli utenti e due metri tra utenti che accedono alla pista da ballo. Tali attività dovranno svolgersi nel rigoroso rispetto di quanto previsto dal DPCM del 07 agosto 2020 e dalla scheda tecnica “Discoteche” contenuta nelle “Linee guida per la riapertura della attività economiche, produttive e ricreative” approvata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 06 agosto 2020, allegato 1 del DPCM del 7 agosto 2020″ (art. 1 ord. 38/20) . Tali condizioni dovevano essere assicurate dai gestori dei locali, in capo ai quali erano previsti una serie di precisi adempimenti (art. 2 ord. 38/20). I controlli erano poi affidati al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale (CFVA) in collaborazione “con i corpi di Polizia locale e le forze dell’ordine”. Probabilmente – o forse sarebbe meglio dire sicuramente – tali prescrizioni non sono state osservate dai clienti delle attività, posto che i gestori abbiano fatto quanto erano obbligati a fare per metterli nelle condizioni di comportarsi lecitamente. Ma dobbiamo anche constatare che l’osservanza delle diverse prescrizioni era in larga misura impossibile e che la cosa più saggia sarebbe stata la chiusura di discoteche e locali da ballo. Ci chiediamo comunque quali siano le responsabilità (anche penali) in capo ai soggetti coinvolti, e, inoltre, quali attività di vigilanza siano state effettuate dalle forze dell’ordine, forse impossibilitate ad intervenire nelle circostanze, ma in grado di individuare a posteriori i responsabili di comportamenti illeciti.

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