La Confederazione Sindacale Sarda scrive a Papa Francesco

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In Sardegna non si riesce a vincere la contraddizione tra lavoro, rispetto della vita e ambiente. Ci battiamo per la conversione della fabbrica di bombe RWM a Domusnovas/Iglesias per attività produttive vitali, non di morte. Se un “lavoro” produce morte e distruzione, bisogna avere il coraggio di dire che tutto ciò NON E’ LAVORO.
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A SUA SANTITA’ PAPA FRANCESCO
00120 CITTA’ DEL VATICANO

Caro Papa Francesco,
la Confederazione Sindacale Sarda-CSS, costituitasi in Sardegna nel 1985 per il riscatto dei lavoratori in una terra dove le soluzioni ai molti problemi socio-economici sono prevalentemente risposte di assistenzialismo, cerca faticosamente di indicare in un modello di sviluppo eco-sostenibile una possibile soluzione anche per i gravi problemi occupazionali. Per questo ha assunto l’Enciclica “Laudato Si’“ come guida al suo impegno sindacale e sociale.
In Sardegna non si riesce a vincere la contraddizione tra lavoro, rispetto della vita e ambiente. La presenza della fabbrica di bombe RWM a Domusnovas/Iglesias viene considerata dai sindaci del luogo, dalle forze politiche, dai sindacati e dagli stessi lavoratori indispensabile in un territorio bisognoso di posti di lavoro. [segue]
Eppure queste bombe, prodotte in questo stabilimento, sono vendute all’Arabia Saudita, che le sgancia sullo Yemen, uccidendo migliaia di civili tra cui moltissimi bambini e donne, oltre a distruggere città e paesi in quel territorio martoriato.
La CSS ha creduto nel suo messaggio, rivolto ai lavoratori nella sua visita a Cagliari, nel quale afferma che il lavoro non deve essere schiavo e che lo stesso deve essere degno della persona umana. Ma questo messaggio non passa perché è convinzione dei più che senza lavoro è peggio, per cui si accetta qualsiasi lavoro purché serva a portare il pane nelle proprie case.
Noi ci siamo convinti che sulla costruzione delle bombe e sulla distruzione dell’ambiente, occorra fare un passo in più, dichiarando queste produzioni “NON LAVORO”, seguendo il dettato della creazione, nella quale il lavoro è la continuazione della creazione divina e non vi può essere lavoro che non produca cose utili per la vita. Se un “lavoro” produce morte e distruzione, bisogna avere il coraggio di dire che tutto ciò NON E’ LAVORO. Questa rivoluzione semantica, che restituisce il vero significato alle parole, ci potrebbe aiutare a fare chiarezza e a togliere dall’ambiguità politici e sindacati che, schierandosi in assoluto per i posti di lavoro, accettano ogni tipo di ricatto.
Grazie, Papa Francesco, che il Signore ti conservi a lungo come guida e pastore buono.

Cagliari,01/04/2020
Il Segretario Generale della CSS
Dr.Giacomo Meloni

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