Gli OCCHIALI di PIERO: Wanda Osiris, Allen Ginsberg, Ned Kelly…
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Oggi è il compleanno della scrittrice sarda Michela Murgia. Auguri.
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WANDA OSIRIS
La prima “Diva” italiana della rivista, antenata delle Pamele Prati e Valerie Marini di oggi, magari con più finezza e mostrando meno, nacque a Roma il 3 giugno 1905. Debuttò a 18 anni e fu sulle scene per quarant’anni. Il regime fascista, preoccupato di cose importanti come questa, le italianizzò il nome d’arte che si era scelto in Vanda Osiri.
Tornò poi a essere Wanda, anzi Wandissima, nel dopoguerra. Il suo vero nome era Anna Menzio. Piume, tacchi, paillettes, scendeva da lunghe scale circondata da boys che sceglieva lei stessa, e li sceglieva bene, tra loro ci furono: Alberto Lionello, Nino Manfredi, Elio Pandolfi. Ebbe una lunga relazione con l’attore cagliaritano Gianni Agus. Una decina di film, qualche disco, tante riviste, tantissime canzoni.
Morì a Milano l’11 novembre 1994 a 89 anni.
ALLEN GINSBERG
Nacque il 3 giugno 1926, ispirato da giovane dalle poesie di Walt Wihman e poi dalla poesia di William Blake, fu amico e partecipe degli scrittori della beat-generation. Innamorato di uomini e donne, fondò riviste e tenne letture-concerto, con musicisti e altri poeti “raccolta di angeli tutti insieme nello stesso luogo”. L’opera sua famosa è “Howl” (Urlo), incipit memorabile “Ho visto le menti migliori della mia generazione”, ripreso da Guccini in una sua canzone. Si avvicinò al buddismo e al krishnaismo. Frequentò la droga e, anche senza ricorrere ad essa, ebbe forti allucinazioni di natura poetica. E’ morto a New York il 5 aprile 1997.
NED KELLY
Leggendaria figura di bandito australiano, paragonabile all’inglese Robin Hood. Edward Kelly detto Ned, nacque a Victoria il 3 giugno 1855. Ribelle al duro regime imposto nella colonia del Victoria, formò una banda col fratello e due amici, che tenne in scacco la polizia per lungo tempo. Negli scontri a fuoco utilizzava una rudimentale corazza di ferro, che gli creò la fama di essere invulnerabile ai proiettili. Tenne una città in ostaggio per tre giorni. Catturato il 28 giugno 1880, dopo una sparatora in cui perirono il fratello e gli amici, fu impiccato a Melbourne l’11 novembre, a 25 anni.
Con emozione e con rispetto l’australiano e il turista passano davanti a quella che fu la sua prigione. Se ne parla non come di un bandito, ma come di un giustiziere.
PASSEGGIANDO PER CAGLIARI
Viale Bonaria, da via Roma verso la Basilica. Mi precede un signore, magro, tra i 70 e i 75, pantaloni celeste chiaro, giubbino bianco, pulito e lindo, ci starebbe in una pubblicità ai detersivi. Sbircia nel percorso dentro i cestini dei rifiuti e ogni tanto infila la mano e pesca qualcosa. Ha in mano una di quelle buste coi manici che danno nei negozi, infila là dentro il reperto. Lo osservo pensando all’inconsistente politica della Regione Sarda, all’Inps, a Equitalia, al governo italiano. Mi stupisco che non piova.
- PRONTI CONTRO TERMINE
Il Governo è a termine.
Il Presidente è a termine.
L’Italia è a termine.
Pronti?
GHEDINI HA RAGIONE
Siamo purtroppo culturalmente vicini ai Pm di Milano, da un sacco di tempo. Culturalmente vicini alla signora che scrisse: “tutto questo è a sostegno del divertimento dell’Imperatore… un ciarpame senza pudore…” e che riguardo
a partecipare alla festa del 18simo compleanno di una fanciulla napoletana,
aggiunse “non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo
stato invitato”. Dunque siamo prevenuti, e questa è una cosa molto brutta.
Dobbiamo essere più obiettivi e credere a Ghedini che dice:
- non ha mai fatto pressioni in Questura (una telefonata umanitaria);
- il fatto non sussiste;
- non ha mai fatto l’amore con minorenni;
- credeva davvero che quella fosse la nipote di Mubarak;
- pagava tutte queste giovani perchè è di buon cuore;
- la statuetta itifallica di legno non esiste (forse un orsacchiotto?);
- tutte le fanciulle pagate sesso non han fatto;
- la ragazza ha fatto sesso con tutti, ma non con lui, indagate gli altri!;
- le cene di Arcore erano colazioni di lavoro impostate a serietà;
- richiesta di condanna stratosferica, oh! (qualcosa più terra terra?)
Diciamolo: sull’innocenza dell’imputato mi gioco… no, non è serio giocare.
3 GIUGNO 1989
“La sera del 3 giugno mi trovavo nel cortile di casa coi miei familiari quando si udì una fitta sparatoria. La tragedia che avrebbe sconvolto il mondo stava iniziando.”
(Prigionieri di Stato, diario segreto di Zhao Ziyang).
Iniziava infatti il massacro di Piazza Tienanmen a Pechino, a opera dell’Esercito, che avrebbe posto fine il 4 giugno alla protesta popolare iniziata in aprile. Di questi fatti non si parla in Cina, ma ogni 4 giugno gruppi di irriducibili celebrano questa data.
I governi “democratici” del mondo, Italia compresa, continuano a fare affari col regime cinese, inclusa la fornitura di armamenti.
Nella stessa Piazza il 1 ottobre 1949 Mao Tse-Tung proclamò la Repubblica Popolare Cinese. Certo non immaginava che 40 anni dopo l’Esercito Popolare di Liberazione (ironia delle parole!) sarebbe intervenuto a massacrare il popolo della Repubblica.
[...] ferito all’Ebro nel 1938. GIANNI AGUS Nato a Cagliari il 17 agosto 1917, attore di rivista (fu uno dei boys di Wanda Osiris), di teatro, di cinema e di televisione. Attore brillante, spalla memorabile di grandi attori, da [...]
[…] 1997 muore a New York il poeta Allen Ginsberg. Ho parlato di lui il 3 giugno dell’anno scorso (vedi Aladin Pensiero), anniversario della nascita, 1926. Aggiungo che è stato uno dei grandi realizzatori della poesia […]
[…] ANNIVERSARI. Con tanti auguri a Michela Murgia. Dove si ricorda Tienanmen, Ned Kelly, Allen Ginsberg, e altre co…. […]