La priorità Scuola in Sardegna. Le proposte di ANCI Sardegna.

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LA SCUOLA IN SARDEGNA
Nei giorni scorsi sia il Consiglio Regionale – attraverso la Commissione II presieduta dall’On.le Alfonso Marras – che la Giunta Regionale con l’Assessore alla PI On.le Andrea Biancareddu hanno attivato importanti iniziative sulla scuola in Sardegna.
La Commissione ha inaugurato un ciclo di audizioni per meglio comprendere le azioni da intraprendere nelle prossime settimane per definire un percorso chiaro che porti a un’affermazione, in materia scolastica, dei principi costituzionali (articoli 3 e 34 della Costituzione) e Statutari (articolo 5).
L’Assessore Andrea Biancareddu ha, molto efficacemente, inaugurato un metodo di coinvolgimento con l’apertura di un incontro tanto proficuo quanto serrato col sistema delle autonomie locali, i sindacati, le associazioni di insegnanti precari etc.
La Giunta Regionale, come correttamente riporta la stampa, non solo non ha intenzione di smantellare i programmi di Iscol@ o le strutture amministrative, ma ha fra i propri obiettivi quello di rafforzarli e migliorarli.
Anci Sardegna, in questo contesto collaborativo, ha voluto concorrere con un documento che ieri è stato trasmesso alla Commissione II del Consiglio Regionale e all’Assessorato alla Pubblica Istruzione.
Qui sotto trovate gli elementi più importanti del nostro documento.
È una lettura un po’ lunga, ma forse vale la pena ragionare tutti insieme come comunità sarda perché sulla materia dell’istruzione (qui noi non tocchiamo l’istruzione universitaria che merita un capitolo a parte) serve il concorso di tutti e servono soprattuto regole che abbiano il “respiro” di almeno due legislature regionali.
Il Consiglio e la Giunta Regionale hanno dato disponibilità in tal senso e gliene diamo atto pubblicamente.

Emiliano Deiana
Presidente ANCI-Sardegna.

DOCUMENTO DI ANCI SARDEGNA SULLE POLITICHE DELL’ISTRUZIONE POST COVID19
[segue]
Che fare?
Anci Sardegna ritiene che sia giunto il momento di fare un balzo in avanti che ci consenta di passare, attraverso una crisi così acuta, ad una grande opportunità per la Sardegna, per le nostre comunità, per le famiglie, per le giovani generazioni.

Anci Sardegna propone che, in questa fase di passaggio, si approvi una norma – perfettamente inserita nel solco costituzionale e statutario – che consenta di “ripensare” l’istruzione in Sardegna in questa difficile fase.

Naturalmente, in poche settimane, non si può pensare di scrivere la “legge sarda sull’istruzione e la formazione”, ma si può pensare di individuare un percorso in due fasi che ci consenta di avere delle regole per affrontare l’emergenza e una road map procedurale per giungere alla legge quadro di cui, oggi, si avverte estrema necessità.

Non appaia ozioso ricordare che norme di questa portata debbano avere il pieno coinvolgimento del mondo della scuola, dei sindacati, delle associazioni studentesche, degli insegnanti, dei dirigenti scolastici, delle Università, delle associazioni delle famiglie.

Così come non deve apparire ozioso il pieno coinvolgimento – come invero sta accadendo – di Anci Sardegna e del Consiglio delle Autonomie Locali col fine di arrivare a un’approvazione di un insieme di norme di sistema col massimo della condivisione possibile in Consiglio Regionale, col contributo di tutti i gruppi politici di maggioranza e di minoranza.

Un insieme di norme che non abbiano il respiro di una legislatura, ma inquadrino la Sardegna nei prossimi 20/30 anni.

Obiettivi

a) Approvazione di norme urgenti sull’istruzione e la formazione per le cittadine e i cittadini in Sardegna a seguito della pandemia da Covid19 e per la ripresa delle attività didattiche nell’anno scolastico 2020/2021;

b) Stabilire il percorso partecipativo per l’approvazione di una norma-quadro sull’istruzione e la formazione in Sardegna;

c) ridurre e azzerare i tassi di dispersione e abbandono scolastico;

d) aumentare il numero di alunni diplomati;

e) aumentare il numero di cittadini laureati;

Principi e strumenti
La Regione Sardegna e gli enti locali pongono al centro delle politiche pubbliche, per quanto di propria competenza, la scuola, l’istruzione pubblica e la formazione delle cittadine e dei cittadini sardi.
La Regione Sardegna tutela e valorizza, attraverso l’armonizzazione della propria legislazione, le studentesse e gli studenti, gli insegnanti, il personale non docente che opera nella scuola quale patrimonio di tutta la comunità sarda.

La Regione Sardegna opera per rendere effettivo il diritto allo studio in ogni parte della Sardegna quale diritto inalienabile dell’individuo.

La Giunta Regionale stabilisce le modalità di attivazione di un metodo partecipativo che conduca all’approvazione, in armonia con gli articolo 3 e 34 della Costituzione e con l’articolo 5 dello Statuto, di una legge organica sull’istruzione e la formazione in Sardegna. Nella deliberazione deve essere previsto l’obbligatorio coinvolgimento delle Università di Cagliari e Sassari, di Anci Sardegna, del Consiglio delle Autonomie Locali della Sardegna, delle rappresentanze dei dirigenti scolastici, degli insegnanti, degli studenti e delle famiglie.

La Regione Sardegna opera per:
a) istituire una governance unitaria di sistema per governare i diversi flussi di finanziamento: regionali, nazionali e comunitari;

b) costituire una struttura amministrativa, in capo alla Presidenza della Giunta Regionale, altamente professionalizzata e capace di gestire dal punto di vista tecnico amministrativo gli indirizzi politici del Consiglio Regionale, della Giunta;

c) costruire un sistema informativo sui processi di istruzione efficiente e intelligente e capace di produrre expertise;

d) integrare fortemente istruzione e formazione professionale;

e) costruire un sistema unitario della ricerca e dell’insegnamento superiore (universitario e tecnico-superiore);

f) governare la struttura amministrativa e la distribuzione dell’offerta formativa;

g) programmare le politiche scolastiche con P.O. Pluriennali dalla durata minima di tre anni;

h) garantire, a partire dai distretti rurali,
l’accesso a una formazione secondaria e superiore diversificata;

i) promuovere l’offerta formativa di qualità a partire dalla sperimentazione didattica e dalla valorizzazione del ruolo dell’insegnante;

j) introdurre, a partire dalla scuola primaria, moduli per l’insegnamento della lingua sarda, delle sue varianti e della storia della Sardegna;

La Regione Sardegna, nelle more di approvazione della normativa organica in materia di istruzione e formazione, armonizza la propria legislazione e i propri atti amministrativi perseguendo le seguenti finalità:
a) rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale e territoriale, a partire dai paesi e dalle aree interne, che non consentono alle giovani e ai giovani sardi di realizzarsi tramite gli studi e la formazione;

b) ridurre drasticamente il fenomeno della dispersione e dell’abbandono scolastico;

c) aumentare il numero di studenti diplomati;

d) aumentare il numero di studenti laureati;

e) rendere effettiva, a partire dai paesi a rischio di estinzione, la frequenza della scuola per l’infanzia anche attraverso modelli innovativi e forma di integrazione con altre scuole del territorio;

f) sperimentare, a partire dai paesi a rischio di estinzione e nelle aree interne, formule di istruzione 0-6 anni con investimenti altamente innovativi nell’edilizia scolastica e nella didattica producendo un’effettiva integrazione della scuola con la comunità e col territorio a partire dall’ambiente naturale;

g) armonizzare gli orari scolastici e diffondere il tempo pieno;

h) potenziare i servizi digitali e la digitalizzazione nelle scuole con particolare riferimento a l’e-learning;

i) favorire l’integrazione degli alunni di altra nazionalità negli istituti e nelle classi per contrastare i fenomeni di razzismo e di discriminazione;

j) specializzare e incentivare gli insegnanti che si trovano ad operare nei contesti delle pluriclassi nei paesi e nelle aree interne;

k) ridurre al minimo il fenomeno del pendolarismo e rendere totalmente gratuiti per le famiglie i servizi di trasporto degli alunni dalla scuola per l’infanzia e fino alla secondaria superiore.

La Giunta Regionale approva, con metodo partecipativo, un Programma di cinque anni di rafforzamento delle istituzioni scolastiche della Sardegna a partire dalle scuole dei paesi e delle aree interne.

Il Programma di rafforzamento delle istituzioni scolastiche può essere aggiornato non prima del terzo anno.

Durante la vigenza del Programma di rafforzamento scolastico nessun PES (Punto di erogazione del servizio) e nessuna autonomia scolastica possono essere soppresse.

La Giunta Regionale, ai sensi della LR 3/2009 e della normativa sulle minoranze linguistiche individua i parametri per la formazione delle classi e per il mantenimento delle autonomie scolastiche confacenti alle caratteristiche geografiche, geomorfologiche, orografiche, insediative e relative ai collegamenti viari nelle diverse aree della Sardegna utilizzando anche il metodo compensativo fra i territori.

La Giunta Regionale, per combattere la dispersione e l’abbandono scolastico, approva un Programma Operativo triennale i cui effetti sono verificati da un osservatorio contro la dispersione e l’abbandono scolastico.

La Giunta Regionale in collaborazione coi comuni incentiva e sostiene la nascita di una rete diffusa e capillare di maestri di strada, la cui attività si sperimenta prioritariamente nei paesi e nelle aree interne, con il compito di contrastare i fenomeni di abbandono e di dispersione scolastica nonché di supporto per le attività di studio extrascolastico e di prevenzione dei fenomeni di devianza sociale.

Durante la fase di emergenza da Covid19 e comunque per l’anno scolastico 2020-2021 nella formazione delle classi, comprese le pluriclassi, in deroga alla normativa vigente in materia non si terrà conto del numero minimo di alunni per classe.

Durante la fase di emergenza da Covid19 e comunque per l’anno scolastico 2020-2021 tutti i punti di erogazione del servizio e le autonomie scolastiche attive nell’anno scolastico 2019-2020 resteranno aperte.
Durante la fase di emergenza da Covid19 il Piano di Dimensionamento Scolastico attualmente in vigore viene rivisto per prevedere la riapertura dei PES della scuola dell’infanzia e della scuola primaria di primo e secondo grado soppressi negli anni precedenti su richiesta degli enti locali.

La Regione Sardegna, in relazione al Covid19, promuove un accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale al fine di elaborare piani provinciali specifici sugli orari di apertura degli istituti, per la turnazione delle lezioni, per l’utilizzo di strutture e spazi messi a disposizione degli enti locali, per un’efficace razionalizzazione del trasporto scolastico e del trasporto pubblico con la finalità di contenere al minimo il pendolarismo degli studenti.

I comuni, le province e la città metropolitana possono, con specifici accordi con la Regione, compartecipare alle spese di gestione delle scuole eventualmente riaperte anche in riferimento al personale docente e non docente.

La Giunta Regionale, sentito il Comitato tecnico-scientifico della regione, la competente commissione regionale e previa intesa in sede di Conferenza Regione – Enti Locali, in armonia con le disposizioni statali, in relazione all’epidemia da Covid19 approva le linee guida per i servizi per la prima infanzia 0-6 anni e per tutti i cicli di istruzione.

Conclusioni
Anci Sardegna auspica un celere passaggio consiliare, a seguito di un completo ciclo di audizioni, per dotarsi di norme adatte ad affrontare questo difficile momento di crisi in materia di istruzione.

La Regione Sardegna deve da subito attivare una interlocuzione decisa e propositiva col MIUR al fine di vedersi riconosciute, in base agli obiettivi indicati anche nel presente documento, dei necessari finanziamenti e delle imprescindibili risorse umane che consentano di gestire il trasporto degli alunni, il maggior numero di classi, la riattivazione di soppressi Punti di Erogazione del Servizio.
Solo con un forte investimento sulla scuola e sulla formazione, difatti, la Sardegna potrà avere un futuro grazie a nuove generazioni in grado di affrontare le complessità del tempo presente.
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Foto in testa: http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=34420

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