Francesco Casula: terzo volume della “Letteratura e civiltà della Sardegna. Il teatro in lingua sarda”.
Fresco fresco di stampa e fra qualche settimana nelle librerie la nuova creatura di Francesco Casula, dopo sei anni di studio e di ricerca: il terzo volume della “Letteratura e civiltà della Sardegna”, dedicato interamente al teatro in lingua sarda [Edizioni Grafica del Parteolla]. Con gli Autori di testi teatrali dalla fine del ’700 ai nostri giorni. Il volume inizia con la commedia di Padre Luca Cubeddu “Sa congiura Iscoberta de sas Bajanas Madamizantes” scritta, secondo lo studioso Angelo Carboni Capiali, tra il 1793 (anno delle stragi della Vandea) ed il 1804. Dallo stesso studioso è stata “scoperta” e ritrovata (e pubblicata). Prosegue con gli Autori di fine 1800 (Setzu, Matta), per arrivare ai “Grandi” di inizio ‘900 (Pili, Melis) e via via fino a Garau e ai “commediografi” dei nostri giorni. Quattrocento pagine per illustrare la figura, la vita e l’opera di 29 autori di testi teatrali (farse, commedie sociali, politiche, storiche) ma anche una tragedia (Marytria di Berto Cara). In tutte le varianti della lingua sarda e tre in lingua sassarese. Nove Autori sono ancora viventi: ricordiamo – fra gli altri – Salvatore Vargiu e Piero Marcialis, Pietro Picciau-Ottavio Congiu e Giulio Mameli, Antonio Contu e Gigi Tatti.
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