Coronavirus. Mobilitiamoci, fin che siamo in tempo, per evitare la catastrofe nella città metropolitana

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OGNI GIORNO É PREZIOSO
di Gianni Pisanu
L’emergenza Virus non ha risparmiato la nostra isola. Mentre sulla base degli ultimi dati alcuni studi hanno seppure con prudenza formulato previsioni di “spegnimento” per la maggior parte delle regioni, per la Sardegna non si sbilanciano. Con le Marche e la Basilicata infatti la Sardegna è in una situazione di imprevedibilità sulla base del susseguirsi dei dati.
Le esperienze finora maturate e richiamate negli ultimi giorni da numerosi scienziati fra i quali il Prof. Galli dell’ospedale Sacco di Milano, indicano come strada maestra oltre alla scrupolosa osservanza delle norme che limitano drasticamente i contatti interpersonali, l’isolamento delle persone infettate che oggi sono lasciati nelle loro abitazioni spesso del tutto inadeguate dove oltre a non potersi curare in modo accettabile, costituiscono un grave rischio di contagio per parenti e conviventi.
Il rischio di contagio per i familiari delle persone positive cosiddette isolate è calcolato fra dieci e cento volte superiore alla media. Facile in questo modo lo svilupparsi di sempre nuovi focolai. [segue]
Il Prof. Galli nella sua intervista a L’Unione ha parlato dell’occasione persa nel centro nord dove la pratica dell’isolamento non è stata adottata con la tempestività necessaria mediante il trasferimento di tutte le persone infettate e monitorate in strutture di accoglienza, eliminando in tal modo il pericolo e favorendo il controllo. Potrebbero restare nelle loro abitazioni le persone che dispongono sia di spazi che di assistenza adeguata nell’ambito familiare.
Solo in un secondo tempo nelle regioni del centro nord la pratica dell’allontanamento dalle situazioni a rischio, utilizzando anche strutture alberghiere o resort nei territori, è stata adottata con decisione.
Non sono a conoscenza della potenzialità dei centri COVID in Sardegna, ma da profano osservo che, a fronte della popolazione del Sud Sardegna e della Città metropolitana pari a metà degli abitanti sardi, è operativo solo il centro SS Trinità di Is Mirrionis.
Nel caso malaugurato di recrudescenza dell’epidemia il collasso degli ospedali porterebbe ad esiti catastrofici, per questo è opportuno utilizzare il tempo per prevenire il diffondersi dell’epidemia. In Sardegna gli alberghi vuoti non mancano, come non mancano le caserme, anch’esse vuote, o altre strutture nel territorio da individuare e utilizzare. È importante il fattore tempo. Ogni giorno è prezioso.
Gianni Pisanu

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