L’ATTUALITA’ DI TIBULLO

tibullus
ALBIO TIBULLO (55 – 19 A. C. N.)

Da LODI DELLA VITA CAMPESTRE

Quis fuit, horrendos primus qui protulit enses?
Quam ferus et vere ferreus ille fuit!
Tum caedes hominum generi, tum proelia nata,
Tum brevior dirae mortis aperta via est.
An nihil ille miser meruit, nos ad mala nostra
Vertimus, in saevas quod dedit ille feras?
Divitis hoc vitium est auri, nec bella fuerunt,
Faginus astabat cum scyphus ante dapes.
Non arces, non vallus erat, somnumque petebat
Securus varias dux gregis inter oves…

Chi per primo inventò le crude armi?
Quanto quello fu malvagio e feroce!
Nacquero stragi, allora furon guerre,
si aprì una via più breve all’ardua morte.
Ma quell’essere infelice n’ebbe colpa?
Siamo noi che abbiamo volto a nostro danno,
ciò ch’egli aveva dato contro fiere.
La colpa fu dell’oro; non vi furono
guerre finché una tazza di faggio
era posata davanti ai commensali.
Non vi erano fortezze, né bastioni,
si addormentava sicuro il pastore
tra pecore ornate di vari colori…

LIBERA TRADUZIONE
Nazario Pardini
Su Alla volta di Leucade
martedì 7 febbraio 2017
APPROFONDIMENTI: https://www.youtube.com/watch?v=1AiJpKXt9cQ

One Response to L’ATTUALITA’ DI TIBULLO

  1. […] Nel lontano 1964 frequentavo la terza media quando il professore di lettere ci fece studiare l’elegia per la Pace del poeta latino Tibullo (1). Ci disse che il regime fascista – notoriamente guerrafondaio, come tutti i regimi […]

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