Referendum sul taglio del numero dei parlamentari
Si organizzano quelli del NO… Ci siamo anche noi!
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APPELLO DEI GIOVANI ATTIVISTI CONTRO IL TAGLIO DEI PARLAMENTARI
Ormai da troppo tempo navighiamo nelle secche di una generalizzata e demoralizzante crisi delle istituzioni democratiche, il cui precipitato consiste nella disaffezione dall’attivismo politico, nel tendenziale aumento dell’astensione elettorale e nell’affermazione di modelli di mobilitazione improntati, nel peggiore dei casi, al leaderismo reazionario e, nel migliore, allo spontaneismo di piazza.
[segue]
Le forme di partecipazione mutano, si dice: probabilmente non si ha il coraggio di sostenere la loro inequivocabile degenerazione. Una degenerazione che il Paese dolorosamente subisce senza riuscire a superare. Una degenerazione ascrivibile principalmente ad un numero chiuso di fattori determinanti, identificabili nella cattiva qualità della classe dirigente (derivante dalla inidoneità dei metodi di selezione della medesima) e nella crisi dei corpi intermedi (partiti, sindacati, associazioni) e del parlamentarismo rappresentativo e pluralista.
La crisi della democrazia è pienamente identificabile con il venir meno della fiducia riposta dai cittadini nei confronti dei processi democratici: senza tale sentimento condiviso sembra allentarsi il “pactum unionis” che lega gli individui nel consorzio civile, e che ne regola la pacifica convivenza.
In un panorama come questo, già fonte di preoccupazione, un legislatore avventato ha approvato una legge di revisione costituzionale che produce una significativa diminuzione del numero dei membri delle Camere senza alcun correttivo istituzionale, producendo un allargamento della faglia da tempo già apertasi nel meccanismo della democrazia rappresentativa e mediata.
La malattia della nostra Democrazia rischia, a questo punto, di essere irreversibile.
In caso di promulgazione della legge costituzionale, infatti, la Camera dei Deputati perderebbe 230 membri, e il Senato 115. Una perdita secca di rappresentanza democratica, senza alcun contrappeso istituzionale o costituzionale.
Un’eventuale vittoria del “SI” causerebbe una netta riduzione di parlamentari eletti, determinando un danno in particolare per i territori periferici, nonché per le minoranze parlamentari, segnatamente per i piccoli gruppi parlamentari, che sarebbero costretti, in ragione del contingentato numero di eletti, a diminuire significativamente il numero di commissioni nelle quali inviare i loro membri.
L’effetto combinato di queste dinamiche è alla fine dei conti soltanto uno: l’aumento del potere parlamentare delle maggioranze al prezzo del sacrificio di quello delle minoranze. Tutto ciò a discapito del pluralismo parlamentare. Altro che intervento contro la cosiddetta “casta”!
A ciò s’aggiunga che la principale motivazione addotta dai proponenti a sostegno della riforma è il risparmio di spesa, il quale si dovrebbe assestare sui 57 milioni di euro all’anno, pari a circa lo 0,007% della spesa pubblica totale: un valore ridicolamente esiguo se confrontato con le grandezze della contabilità di Stato.
Ma a prescindere dalla rilevanza del risparmio, va anzitutto respinta la vulgata demagogica secondo la quale sia necessario operare un risparmio sui costi degli organi costituzionali: essi rappresentano il fermento vitale del vivere democratico, e non possono in alcun modo subire il condizionamento derivante dal contingentamento delle risorse. Il vero costo sarà pagato dagli italiani, in termini di qualità della rappresentanza democratica.
I rischi che si corrono in questa fase di transizione sono alti: un ulteriore indebolimento degli strumenti di democrazia e rappresentanza rischia di accentuare il carattere elitario dell’attuale assetto dei poteri, con conseguente accentuazione dell’inquietante fenomeno della tecnicizzazione della decisione collettiva. Sono principalmente le nuove generazioni a correre il rischio di ritrovarsi senza colpo ferire in quella che qualcuno ha definito postdemocrazia, un nuovo stadio della vicenda sociale dove la prassi politica non sarà interpretata ma soltanto subita dalla cittadinanza.
Per questi motivi e per altre ragioni di natura tecnico-giuridica, suffragate dalle autorevoli opinioni di alcuni tra i più importanti costituzionalisti italiani, sosteniamo la mobilitazione popolare a sostegno del NO nel futuro referendum confermativo della revisione costituzionale: per rispedire al mittente il disegno di una democrazia quantitativamente e qualitativamente mutilata e per sostenere con coraggio un’altra idea d’Italia, di democrazia, di vita istituzionale, fondata sulla “partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Convintamente,
Jacopo Ricci – Portavoce Nazionale NOstra
Giuseppe De Ruvo – Responsabile Organizzazione NOstra
Hanno sottoscritto:
Angelo Turco – Consigliere Comunale di Milano
Caterina Renna – Segretaria Giovani Democratici Torino
Francesco Piras – Membro della Segreteria del Partito Democratico di Cagliari
Silvia Rigo – Segretaria Giovani Democratici Trentino
Rosa Ferraro – Coordinatrice NOstra Roma e segretaria Giovani Democratici VII Municipio Roma
Agostino Biondo – Direzione Nazionale Giovani Democratici
Mario Sala – Vicesegretario Partito Democratico XII Municipio Roma
Mario Valente – Segretario Giovani Democratici Calabria
Dario Barberini – Responsabile Comunicazione NOstra e Segretario Atlantide Roma
Livio Ricciardelli – Consigliere Municipale I Municipio Roma
Gianluca Bogino – Consigliere Municipale II Municipio Roma
Luca Lattanzi – Vicesegretario Giovani Democratici Monterotondo
Andrea Mancino – Consigliere Comunale Gioia Tauro
Antonio Fiore – Referente Europa Verde Torino
Giovanni Eusebi – Assemblea Nazionale Partito Democratico
Jacopo Augenti – Rappresentante della Consulta Provinciale di Roma
Angelo Laguardia – Segretario Nazionale Movimento Giovani Invalidi
Daniele Messa – Giovani di Sinistra
Francesco Montagnese – Rappresentante di Facoltà Giurisprudenza La Sapienza
Niccolò Grassano – Segretario Giovani Democratici Imperia
Francesco Labonia – Associazione Indipendenza
Daniele Palermo – Inoltre alternativa progressista
Laura Ortu – Coordinatrice NOstra Sassari
Davide Mazzone – Coordinatore NOstra Benevento
Jacopo Bomprezzi – Coordinatore NOstra Trento
Gennaro De Lucia – Coordinatore NOstra Cosenza
Sebastiano Intelisano – Coordinatore NOstra Catania
Domenico Mazza – Coordinatore NOstra Messina
Lorenzo Vannucci – Coordinatore NOstra Pistoia
Tommaso Cioni – Coordinatore NOstra Firenze
Robert D’Alessandro – Coordinatore NOstra Lecce
Antonio Dresdi – Coordinatore NOstra Bari
Valentino Ferrari – Coordinatore NOstra Genova
Marco Colarossi – Movimento Cinque Stelle
Tommaso Sasso – Membro della Segreteria Nazionale del Movimento Giovanile della Sinistra
Lillo Colaleo – Presidente dell’Assemblea Nazionale del Movimento Giovanile della Sinistra
Andrea Zuddas – Membro della Segreteria Nazionale del Movimento Giovanile della Sinistra
Giulia Gigante – Coordinamento del Movimento Giovanile della Sinistra Salento
Angelo Forte – Coordinamento del Movimento Giovanile della Sinistra Salerno
Cosmo Paolini – Segretario Movimento Giovanile della Sinistra Massa Carrara
Lorenzo Rotellini – Segretario Movimento Giovanile della Sinistra L’Aquila
Raffaele Gonnella – Coordinamento del Movimento Giovanile della Sinistra Molise
Mensur Adzajlic
Benedetta Alaimo
Vincenzo Alba
Irma Albanese
Fabio Altieri
Francesco Argentati
Giancosimo Bacchitta
Amedeo Barbagallo
Claudio Barca
Luca Bertero
Matteo Birtolo
Jacopo Bomprezzi
Riccardo Bonaguidi
Silvia Bonanini
Martina Bordi
Francesco Borello
Alberto Bortolotti
Edoardo Brantschen
Davide Brusaporci
Raffaele Bruschi
Emanuele Buonaguro
Emanuela Buttinelli
Michele Calzoni
Simone Campioni
Mario Canfora
Federico Capiamo
Costanza Castellani
Angelo Casu
Antonio Catania
Alessandra Cau
Paolo Maria Cavallo
Francesca Cazzato
Amedeo Celle
Andrea Ciriello
Vincenzo Colaprice
Carmelo Colonna
Nicola Comanzo
Tommaso Cozzi
Vittorio Crispino
Martino Darelli
Federico De Angelis
Massimo De Cillis
Luca De Cristofaro
Pierre De Filippo
Umberto De Luca
Maria Francesca De Martino
Filippo Delle Piane
David Derna
Andrea Di Bari
Marco Di Geronimo
Francesco Di Vita
Bernardo Diana
Antonio Dresdi
Jacopo Esposito
Fabrizio Fabusini
Gaetano Danilo Fagone
Antonia Shanika Fernando Colombage
Carmine Folco
Luca Galanti
Dmitrij Gambaccini
Daniele Giangiulio
Federico Gozzi
Raffaele Grande
Fabrizio Grant
Andrea Greco
Giorgio Griesi
Giuseppe Guastalla
Luca Ianniello
Caterina Ingrassia
Massimo Iovine
Michele Landolfo
Alessio Liberti
Francesco Loconte
Gianmarco Luu
Stefano Manai
Alessio Mancini
Reyen Maniani
Giorgio Marcucci
Angelo Marotta
Mirko Mauri
Andrea Minichelli
Emilio Micocci
Valerio Milano
Stefano Mingarelli
Tommaso Monni
Andrea Monti
Giuseppe Motta
Alessio Mugnai
Matteo Mugnaini
Jacopo Maria Nannini
Giuseppe Nicolini
Emanuel Oian
Federico Oliva
Francesco Pio Orlacchio
Stefano Orlacchio
Rosario Orlando
Sergio Pantaleo
Giorgio Pecoraro
Luca Pellecani
Filippo Perticara
Claudio Petrozzelli
Vincenzo Piccinonna
Giovanni Pirozzoli
Gabriele Pitton
Vittoria Podo
Giuseppe Porcaro
Valerio Renzoni
Francesco Ripanti
Alessandro Ritella
Isaia Rosica
Gabriele Rubino
Adriano Sacco
Stefano Sanna
Iacopo Santi
Leonardo Santoro
Nino Saraullo
Tommaso Sasso
Nicolò Scarano
Samuel Seminara
Valentina Sole
Michael Sommovigo
Michele Spagnoli
Alice Spanu
Temesgen Spolaor
Pietro Tanzariello
Viola Terzigno
Francesco Tiso
Alberto Tognarelli
Antonio Trifogli
Lucilla Troiano
Emanuele Trovato
Davide Valli
Paolo Vannini
Niccolò Ventafridda
Sara Virgili
Pietro Vitale
Stefano Zampardi
Paolo Zavagni
Giacomo Mortella
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