Che succede all’Università di Sassari?

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Riceviamo e doverosamente pubblichiamo.
COMUNICATO STAMPA – Giovedì 23 gennaio – Udienza rinvio a giudizio per truffa aggravata in relazione al concorso per il rientro cervelli dell’università di Sassari
L’Assessorato alla P.I. della Regione Sardegna, lo scorso anno, ha sospeso il trasferimento dei fondi destinati all’Università di Sassari per l’assunzione di 7 ricercatori, il c.d. Rientro cervelli, per aver scoperto che 5 dei 7 candidati dichiarati vincitori non erano in possesso dei requisiti di ammissione al concorso. Di conseguenza, ha anche trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica per l’accertamento di eventuali responsabilità penali.
Le indagini, affidate alla Guardia di finanza, si sono concluse con l’accertamento della posizione irregolare di tali candidati che secondo gli inquirenti, che confermano quanto segnalato dall’assessorato alla P.I. della Regione Sardegna, non erano in possesso dei requisiti di ammissione al concorso. [segue]
La Guardia di Finanza, su incarico della dottoressa Carunchio, nella sua relazione finale, ha proposto al P.M. l’incriminazione dei due Rettori [quello cessato e quello attualmente in carica] Attilio Mastino e Massimo Carpinelli, dei componenti la Commissione di concorso e di riesame, [tra i quali] la prof. Donatella Spano (ex assessore regionale all’ambiente), del direttore generale e dei funzionari [responsabili del procedimento amministrativo]. La Guardia di finanza, inoltre, ha suggerito di valutare anche l’incriminazione di una candidata, che, da quanto risulta dalle indagini della G.d.F., “ha posto in essere atti idonei in modo non equivoco ad indurre in errore la P.A. , mirati a conseguire un punteggio di merito non dovuto”, sarebbe responsabile, secondo il Nucleo di investigazione della Guardia di finanza, di “falsità materiale commessa da privato finalizzata alla truffa aggravata”.

I capi di imputazione ipotizzati dalla G.d.F. per le altre persone sono la falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, la falsità materiali commessa da pubblico ufficiale; il Rifiuto ed omissione di atti d’ufficio; False informazioni a Pubblico Ministero.
Le indagini disposte dalla dott.ssa Carunchio, nel frattempo trasferita, sono state trasmesse al dott. Cosimo Porqueddu, che ha ereditato il fascicolo.
Il dottor Porqueddu, per quanto riguarda la sussistenza dei fatti materiali (la mancanza dei requisiti di ammissione di diversi candidati dichiarati vincitori) ha accolto integralmente i risultati delle indagini. Tuttavia, almeno per il momento, diversamente da quanto ipotizzato dalla Guardia di finanza, ha chiesto al GUP il rinvio a giudizio dei 4 candidati dichiarati vincitori con l’imputazione di truffa aggravata (art. 640 comma 2, n. 1 c.p.) nonché di altri due candidati non dichiarati vincitori per tentata truffa. Secondo la tesi del P.M., avrebbero presentato nella domanda “documenti mendaci e comunque ingannevoli per dissimulare la mancanza del requisito dello stabile impegno all’estero”, avrebbero omesso di produrre la dichiarazione (tassativamente richiesta dal bando sotto pena di esclusione) contenente i dati dell’attività svolta all’estero, e, tre di essi, avrebbero svolto attività retribuita di ricerca in Italia durante il triennio, tra cui un contratto biennale alle dipendenze delle università di Cagliari o di Sassari.
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L’udienza per la richiesta di rinvio a giudizio dei candidati è stata fissata per il giorno 23 gennaio, alle ore 9, nell’aula GIP F/17, al secondo piano del Palazzo di giustizia.
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Daremo conto, come è nostro dovere del proseguo della vicenda giudiziaria, convinti come siamo che è necessario che i fatti vengano chiariti e che quanti avessero eventualmente commesso irregolarità ne subiscano le conseguenze sanzionatorie in applicazione delle leggi dello Stato. Tutto è pertanto rimesso alla competenza e alle decisioni della Magistratura.
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Documentazione pubblicata sul sito di Sardegna Reporter.
Aggiornamento: su La Nuova Sardegna online.
- Su GeosNews.

7 Responses to Che succede all’Università di Sassari?

  1. admin scrive:

    Riceviamo dal prof. avv. Gianni Loy la nota da lui inviata ai professori dell’università di Sassari e doverosamente pubblichiamo.

    Data: 24 gennaio 2020 17:34:52 CET
    Oggetto: Precisazione in relazione all’udienza dinanzi al Gup per il rientro cervelli

    Egregi professori,
    La grave carenza riscontrata nel resoconto che il quotidiano locale [La Nuova Sardegna] ha fornito dell’udienza che si è svolta nella giornata di ieri con la richiesta di rinvio a giudizio di 4 candidati al concorso per il rientro dei cervelli dell’università di Sassari per truffa aggravata nonché di altri due candidati per tentata truffa, mi obbliga a precisare il contenuto del mio intervento, totalmente omesso dal cronista. Spero di far cosa gradita precisando che dinanzi al giudice
    - ho ribadito che la responsabilità dell’indebito arricchimento dei 4 candidati non è deriva affatto da dichiarazioni mendaci o ingannevoli da parte loro, bensì dalla responsabilità dei Rettori Carpinelli e Mastinu, del direttore generale Croci, di gran parte dei componenti la commissione di concorso e di riesame, tra cui la prof.ssa Donatella Spano, e di altri funzionari, ampiamente documentata dalle indagini del nucleo investigativo della G.d.F., che ha appurato che la Commissione di valutazione “ha di fatto omesso il controllo sul contenuto delle domande di partecipazione” e che sia la Commissione di riesame che i funzionari responsabili, hanno di fatto rinunciato a riesaminare le domande alla luce delle irregolarità segnalate;
    - ho inoltre affermato che è sorprendente che l’unica candidata per la quale la Guardia di finanza ha ritenuto irregolare il riconoscimento del titolo di dottore di ricerca, [...],e per la quale indica l’Ipotesi di reato di falsità materiale finalizzata alla truffa aggravata, sia misteriosamente scomparsa dal procedimento.
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    Pinocchio, alla presenza del giudice, raccontò per filo e per segno l’iniqua frode, di cui era stato vittima; dètte il nome, il cognome e i connotati dei malandrini, e finí chiedendo giustizia.
    Il giudice lo ascoltò con molta benignità; e quando il burattino non ebbe piú nulla da dire sonò il campanello.
    Allora il giudice, accennando Pinocchio ai giandarmi, disse loro:
    — Quel povero diavolo è stato derubato di quattro monete d’oro: pigliatelo dunque, e mettetelo subito in prigione. —

  2. Giampaolo scrive:

    Buongiorno, volevo far notare che la vicenda da voi riportata si è risolta con l’assoluzione dei 6 ricercatori accusati di truffa poiché il fatto non sussiste, in data 18 Dicembre 2020.

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