E’ l’attuazione della Costituzione della Repubblica il Programma delle Sardine
Migliaia di Sardine nel mare di San Giovanni: “Obiettivo raggiunto, la piazza è piena” Tv
Tra urla “Roma non si lega” e ‘Bella ciao’. L’Anpi: “Siete presente di lotta e speranza”
video di FRANCESCO GIOVANNETTI e CRISTINA PANTALEONI su La Repubblica online.
—————————————————–
Da Il Fatto quotidiano
Migliaia di Sardine fanno il pieno anche a Roma. Le proposte ai politici: “Basta con la violenza verbale. E chi fa il ministro comunichi nelle sedi istituzionali”
Un mese dopo il primo raduno spontaneo a Bologna e dopo che in 30 giorni sono state organizzate 113 piazze, il movimento ha riempito San Giovanni nella Capitale. Oltre 100mila i presenti secondo gli organizzatori (35mila per la questura a inizio evento). La prima ad aprire la manifestazione è stata la presidente dell’Anpi Carla Nespolo. Tra gli ospiti anche l’eurodeputato Pietro Bartolo e la portavoce di SeaWatch Giorgia Linardi. Gli organizzatori hanno anche letto le loro richieste per i rappresentanti delle istituzioni
di F. Q. | 14 DICEMBRE 2019 [segue]
Sardine a Roma, Zingaretti: ‘Belle proposte, cambiamo l’Italia’. Raggi: ‘Grazie per la festa di popolo’. Renzi: ‘Le piazze non sono di Salvini’
Sardine, dalla sorpresa di Bologna alla scommessa di Roma: il racconto del percorso (attraverso 10 piazze) del movimento che “non si Lega”
Erri De Luca: “Stavolta siamo la maggioranza di noi stessi”
Sardine a Roma, piazza San Giovanni piena tra cori e ‘Bella ciao’.
“Pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi politiche invece di fare campagna elettorale permanente“. Basta “con la violenza verbale”. “Chi fa il ministro comunichi nelle sedi istituzionali”. E “si abroghino i decreti Sicurezza”. Sono queste alcune delle proposte ai politici lette dalle sardine dal palco di piazza San Giovanni a Roma. Esattamente un mese dopo la piazza spontanea di Bologna, nata in risposta al comizio di Matteo Salvini e contro i sovranisti, e dopo che in 30 giorni sono state organizzate altre 113 manifestazioni, il movimento si è riunito nella Capitale e ha ottenuto un altro pienone: oltre 100mila le presenze secondo gli organizzatori (35mila a inizio giornata per la questura). Non è un caso che la prima a prendere la parola sia stata la presidente dell’Anpi Carla Nespolo, dopo che nei giorni scorsi si era aperta la polemica per la possibilità (non realizzata) che partecipasse anche Casapound: “Da voi una ventata di speranza, noi partigiani siamo con voi”, ha detto. A quel punto la folla ha risposto intonando “Bella ciao“. E a seguire è partito il coro “ora e sempre resistenza”, ma anche l’inno d’Italia e “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla. Sul palco si sono alternate voci diverse della società civile. Tra gli ospiti intervenuti: il medico di Lampedusa e ora eurodeputato Pd Pietro Bartolo e Giorgia Linardi, portavoce della ong Seawatch. Il fondatore Mattia Santori, rispondendo alle domande a margine, ha detto di “essere disponibile a incontrare Giuseppe Conte“: “Ma è ancora presto per quella fase”, ha replicato. “Stiamo ancora lavorando sull’organizzazione delle manifestazioni”. A fine giornata proprio Santori ha detto di essere molto soddisfatto della riuscita dell’evento: “Riempire una piazza così è molto bello. L’idea era riempire la piazza e cambiare un po’ la percezione della politica in questi anni. Direi che l’obiettivo è stato raggiunto”. Uno degli organizzatori romani ha aggiunto: “Domani inizia una nuova fase. Ci sarà un momento in cui ci siederemo e ci guarderemo negli occhi, per confrontarci su ciò che è stato e su ciò che sarà. E’ stata una piazza colorata, solidale, aperta. La partecipazione dei giovani è stata straordinaria. Migliaia di studenti, universitari, giovani lavoratori a dimostrazione che tra le nuove generazioni c’è voglia di cambiare le cose, c’è passione per la cosa pubblica e la politica”.
Sardine a Roma, la piazza disillusa della sinistra: “Politici? Oggi non ci rappresentano”. Ma c’è chi spera ancora in Zingaretti, Bonino e Boldrini
Le sei proposte delle sardine ai politici – Se nei giorni scorsi era circolata il manifesto delle 6mila sardine, oggi il fondatore Santori dal palco ha annunciato le sei proposte che fanno ai politici: “Uno. Pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi politiche invece di fare campagna elettorale permanentemente. Due. Pretendiamo che chiunque ricopre la carica di ministro comunichi solamente nei canali istituzionali. Tre. Pretendiamo trasparenza nell’uso che la politica fa dei social network, sia economica che comunicativa. Quattro. Pretendiamo che il mondo dell’informazione traduca lo sforzo” che facciamo “in messaggi fedeli ai fatti. Cinque. Pretendiamo che la violenza venga esclusa dai toni e dai contenuti della politica in ogni sua forma. E’ il momento che la violenza verbale venga equiparata alla violenza fisica. Sei. Chiediamo di ripensare il decreto Sicurezza: c’è bisogno di leggi che non mettano al centro la paura, ma il desiderio di costruire una società inclusiva. Ci auguriamo che la politica possa migliorarsi, la politica è partecipazione. Oggi state facendo politica”.
Santori non si è rivolto solo ai politici, ma ha anche parlato alla piazza: “Come a Bologna e nelle altre città, qui non si passa“, ha detto. “Le piazze hanno preso la forma dell’antifascismo e della lotta alla discriminazione. Con mezzi ignoti al sovranismo bieco, la gratuità, l’arte, il racconto della diversità. Le Sardine non sono mai veramente esistite, in quelle piazze c’erano solo delle persone capaci di distinguere la politica dal marketing”. Quindi ha fatto una battuta, “facendo il verso” a chi li accusa di essere finanziati dal Partito democratico: “Siamo fortissimi. Non c’è nessuna organizzazione, nonostante tutti i soldi che ci ha dato Prodi la gente è venuta qui di tasca sua. Esattamente un mese fa la piazza di Bologna lanciava un segnale ben preciso: qui non si passa”. E, chiudendo, Santori ha anche ribadito che “non vogliono sostituirsi a nessuno”: “Ci continuano a chiedere se vogliamo diventare un partito. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Le sardine non sono mai esistite, in queste piazze ci sono persone scomode, perché chi ragiona non abbocca. Non vogliamo sostituirci a nessun movimento di lotta dal basso, siamo solo un aggregatore di idee“.
La presidente Anpi: “I partigiani vi mandano il loro saluto e ringraziamento” – L’apertura della manifestazione è stata affidata a Carla Nespolo, presidente dell’Anpi, che ha preso la parola per portare il suo “solidale saluto” alla piazza. “Speranza è la parola che ci unisce. Lotta e speranza, futuro e presente da migliorare. E’ venuta da voi una grande ventata di speranza e impegno democratico. Odio gli indifferenti, e io lo voglio dire forte: l’Anpi è con voi, i partigiani e le partigiane sono con voi”. E ancora: “Abbiamo il privilegio di poterli ancora ascoltare, non sono qui ma vi mandano tutti assieme il loro saluto e il loro ringraziamento”. Credo che a questo punto sia d’obbligo una canzone”, ha detto uno degli organizzatori delle sardine dal palco, prima che le note di “Bella Ciao”, intonate dai simpatizzanti, risuonassero nella piazza della manifestanti, seguite dal coro “ora e sempre resistenza”.
Lascia un Commento