Appello di Greenpeace
Ciao a tutti,
l’acqua record a Venezia, ma anche le inondazioni a Matera e Gallipoli: da nord a sud, l’Italia è colpita da fenomeni climatici estremi.
Siamo con l’acqua alla gola, e quello che gli scienziati hanno da tempo previsto si sta verificando: un susseguirsi di eventi meteo sempre più estremi, violenti e frequenti, come conseguenza dei cambiamenti climatici.
Ecco perchè, mentre chiediamo ai politici di fornire immediatamente supporto alle persone colpite da questi eventi estremi, dobbiamo anche pretendere che intervengano rapidamente sulle cause che li hanno scatenati.
L’emergenza climatica che stiamo affrontando ha bisogno di vero coraggio, non di parole ipocrite e provvedimenti di facciata.
I Governi, compreso quello Italiano, devono scegliere se ascoltare la scienza e mettere subito in campo provvedimenti per evitare altri disastri climatici, oppure continuare a finanziare e supportare chi inquina, a partire dalle grandi aziende che bruciano gas, petrolio e carbone, principali responsabili dell’emergenza climatica.
In questo momento, prendere posizione è importante per il futuro del nostro Pianeta. UNISCITI A NOI.
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Siamo con l’acqua alla gola. Dobbiamo salvare le nostre città dall’emergenza climatica. Chiedi al governo di intervenire!
FIRMA ORA
Ecco le nostre 4 richieste al Governo Italiano:
Comunicare il piano di chiusura di ogni centrale a carbone. Vogliamo sapere esattamente quando ogni centrale chiuderà e cosa sarà dell’impianto che si chiude: perché se l’obiettivo è sostituire le centrali a carbone con impianti a gas, continueremo a commettere gli stessi gravi errori. Basta fossili!
Azzerare davvero i sussidi alle fonti fossili. Basta soldi pubblici a gas, petrolio e carbone, i “sussidi ambientalmente dannosi” rintracciati dal Ministero dell’Ambiente devono essere eliminati in pochi anni, non decenni come vuole il governo.
Chiarire come e quando verranno fermate le trivelle, e specificare che fine faranno le vecchie piattaforme. Al momento c’è una moratoria sui nuovi permessi, ma tra pochi mesi questa pausa finirà, e i mari e la terra italiani rischiano di finire di nuovo in mano ai petrolieri.
Modificare subito il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). Non possiamo insistere con un piano suicida come quello attualmente promosso dal governo in cui l’Italia sta puntando tutto sul gas, con obiettivi troppo bassi per le rinnovabili e il taglio delle emissioni.
Ogni Governo deve fare la propria parte da subito per fermare i cambiamenti climatici e garantire un futuro al nostro Pianeta.
AIUTACI A FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE, FIRMA LA PETIZIONE
Grazie per il tuo impegno
Luca Iacoboni
Campagna Energia e Clima
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