Fermiamo la guerra turca contro il popolo kurdo. Appello della CSS
NON BASTA INDIGNARSI
sulla feroce guerra contro il popolo kurdo e l’invasione dell’esercito turco del Nord della Siria l’Europa è stata debole e la sua posizione non ferma certo le bombe nè la carneficina contro un popolo indifeso e lasciato solo dalle potenze mondiali nelle mani del tiranno Erdogan.
Lo stesso Governo Italiano, a differenza di quello tedesco e francese, aspetta la delibera europea che demanda agli Stati membri i decreti sull’embargo delle armi alla Turchia per agire di conseguenza e lo fa solo per le commesse future. “A babbu mortu”, diciamo noi sardi, quando il popolo kurdo sarà definitivamente strangolato e disperso.
La Confederazione Sindacale Sarda, che da sempre sostiene il diritto all’autodeterminazione dei popoli ad iniziare da quello sardo, è vicina al popolo kurdo e chiede l’immediata sospensione dei bombardamenti e della guerra sul territorio Nord della Siria che stanno provocando una vera e propria strage di innocenti.
CAGLIARI, 15 ottobre 2019
(Giacomo Meloni, segretario nazionale)
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ERDOGAN E LA GUERRA AI CURDI
12 Ottobre 2019 by Forcesi | su C3dem.
Paolo Mieli, “L’ipocrisia europea sui curdi” (Corriere della sera). Marco Ansaldo, “La sporca guerra che l’Europa sta a guardare” (Repubblica). Vittorio E. Parsi, “I balbettii degli ignavi” (Avvenire). Guido Viale, “La guerra per procura per conto dell’Europa” (Manifesto). Maurizio Caprara, “L’imbarazzo della Nato” (Corriere della sera).
POLONIA: Monica Perosino, “Nazionalismo, welfare e valori cattolici. Così Kaczynski blinda la Polonia” (La Stampa). AFRICA: “Ha stretto la mano all’Eritrea. Nobel per la pace al leader etiope” (Sole 24 ore).
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