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gli occhiali di Piero su i bertsolaris e sulla guerra d’indipendenza spagnola
BERTSOLARIS
I bertsolaris sono poeti improvvisatori baschi.
La loro tradizione si perde nella notte dei tempi.
In tutti i paesi baschi sono diffuse scuole di bertsolarismo, si impara da bambini e ci si perfeziona negli anni. I più bravi diventano professionisti.
Si disputa un campionato, come per il calcio. Per la finale, a Bilbao nel 2013, erano presenti 14mila spettatori, presente stampa e televisione.
L’associazione Bertsozale è nell’organizzazione delle manifestazioni che si terranno a San Sebastian, capitale europea della cultura per il 2016.
I bertsolaris sono presenti a Cagliari in questi giorni. Due incontri: uno stasera alle 18,30 nella Sala Search (ex Amici del Libro) con Andoni Egana, che ne parlerà con l’assessore regionale alla Cultura Claudia Firino e gli assessori comunali di Cagliari Puggioni e Argiolas, presenti due cantadoris sardi, Paolo Zedda e Giuseppe Porcu, e lo scrittore Paolo Pillonca; l’altro domani alle 20 nell’ex Vetreria con lo spettacolo di canto improvvisato cui daranno vita due bertsolaris, Andoni Egana Makazaga e Arrate Illaro Etxebarria, e quattro cantadoris sardi.
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Nelle foto: 1 di repertorio, 2 Bertsolaris, cantadoris e cantadores insieme nell’iniziativa presentata dall’Assessore alla Cultura Enrica Puggioni, dal consigliere comunale Enrico Lobina, dal consigliere regionale Paolo Zedda, dal vice presidente e dal direttore della Fondazione Sardinia, rispettivamente Piero Marcialis e Salvatore Cubeddu.
Approfondimenti sul sito della Fondazione Sardinia
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GUERRA D’INDIPENDENZA SPAGNOLA
Il 2 maggio 1808 il popolo di Madrid si rivolta contro i francesi che occupano la città.
L’invasione francese era cominciata fin dall’ottobre 1807 nella Vecchia Castiglia e lentamente, ma con sempre maggiore impiego di truppe, furono occupate Burgos, San Sebastian, Pamplona. Da nord verso sud a marzo fu infine raggiunta Madrid.
Il comportamento dei francesi, poco ispirato ai principi di libertà, fraternità e uguaglianza, provocò la rivolta. Fu repressa nel sangue, con centinaia di morti e le fucilazioni di massa del 3 maggio, rappresentate in un famoso quadro di Goya (vedi foto).
Iniziò allora la guerra di indipendenza spagnola, utilizzando per la prima volta i metodi della guerriglia. I francesi furono infine sconfitti nel 1814, anche grazie all’intervento dell’esercito inglese.