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Gli OCCHIALI di PIERO
LA TENDENZA
Ho la vaga sensazione (visto il voto di oggi) che la tendenza in Consiglio sia molto più vicina alle Larghe Intese romane che al cambiamento di rotta.
Qualcuno mi spieghi perchè nella sinistra non deve esserci posto per i sardisti (e sono anch’io di quest’avviso) che hanno governato con la destra, e invece il posto migliore ce l’ha il Partito che con la destra governa l’Italia.
Toglietemi il dubbio, compagni di Sel, Rossomori e popolani della sinistra: non è che siamo impegnati anche in Sardegna a portare acqua al mulino di Letta e compagni (modo di dire…) ?
S. AGOSTINO E LA SARDEGNA
S. Agostino, del quale amiamo ricordare sempre un sacrosanto principio:
è lecito non obbedire a una legge ingiusta, nacque a Tagaste, in Numidia (oggi sarebbe Algeria), il 13 novembre 354 e morì a Ippona, durante l’assedio dei Vandali, il 28 agosto 430.
Avvenne che, fuggendo da Ippona anni dopo, devoti africani, portando con loro le spoglie del santo, si rifugiarono in Sardegna (che era comunque sotto il dominio dei Vandali) e deposero quei sacri resti in una piccola chiesa.di Cagliari, nel quartiere che gli aragonesi avrebbero chiamato Lappola o La Pola, e che oggi chiamiamo Sa Marina.
Le spoglie del santo non ci sono più, trasportate a Pavia dai longobardi nel 718, ma è rimasta qualche traccia dell’antico tempio (ipogeo di Sant’Agostino nel Largo) e vive sempre il culto del santo tra i cagliaritani nella chiesa a lui dedicata, di recente restaurata.
INTELLIGENZE BACATE
Dice che l’intelligence Usa avrebbe le prove dell’uso di armi chimiche.
Sono gli stessi che avevano le prove dell’esistenza di armi di distruzione di massa. Non c’erano, come non c’era neppure intelligenza vera.
COSE CHE CAPITANO
Nel 1828 il vescovo di Nuoro, monsignor Capablanca, fu interdetto per “condotta riprovevole”, e la diocesi di Nuoro fu amministrata prima dal vescovo di Oristano, poi da quello di Sassari e infine da quello di Cagliari.
Quest’ultimo era monsignor Emanuele Marongiu Nurra, consacrato arcivescovo il 23 maggio 1842. Egli, così pare, il 28 agosto 1842, rifiutò di applicare le leggi del conte Cavour sull’esproprio dei beni della Chiesa e per questo motivo fu espropriato delle rendite episcopali e condannato a pena detentiva da scontare nella sede episcopale (arresti domiciliari).
Emanuele Marongiu Nurra morì a Cagliari il 12 settembre 1866.
Tali storie abbiamo riferito per dire come persino a vescovi ed arcivescovi è capitato di soffrire l’interdizione e gli arresti domiciliari.
IO HO UN SOGNO
… noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali.