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POVERA SCUOLA

GVINU DETTORI 3di Gavino Dettori

POVERA SCUOLA! …..sebbene ancora VIVA, per ESCLUSIVO impegno e merito dei DOCENTI.
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Ho iniziato a frequentarla 65 anni orsono,…. ma è stata sempre una Cenerentola.
Sono stato alunno, docente e genitore,…. senza che mai comparisse all’orizzonte una scuola nuova,…. Ho imparato ad insegnare, affrontando la classe con il buon senso, senza mai aver fatto scuola di didattica. E’ molto difficile il mestiere di insegnante (il più duro e delicato che io conosca,…. conosco bene anche il lavoro fisico, che ho praticato da bambino). Ho conosciuto insegnanti intelligentissimi, che hanno superato brillantemente tutti i concorsi, ma non riuscivano a ottenere attenzione dalla classe, e si esaurivano,……
Per questo è difficile esprimere una VALUTAZIONE del DOCENTE,….. se non nell’impegno complessivo del CONSIGLIO di CLASSE, attraverso la valutazione del profitto della classe.
Nessun docente può permettersi di essere valutato negativamente, perché la scuola non è una fabbrica di pezzi meccanici che se vengono male potranno rifarsi. A scuola si valorizzano o si distruggono personalità, creando squilibri individuali e incalcolabili danni sociali.
Per questo l’affidamento della valutazione della premialità del docente, ai Presidi, è un errore così madornale quanto incredibile in una così detta “ BUONA SCUOLA”, ma che non prospetta niente di alternativo, tutta incentrata a fare economia nella misurazione del compenso dei docenti e nella contrazione e soppressione delle classi,….. attraverso l’aumento del numero degli alunni per classe.
La paura e il fine della scuola, è stato quello dell’indottrinamento,…… per decenni il Ministro della Pubblica Istruzione è stato di provenienza politica del partito cattolico della “Democrazia Cristiana”.
Le componenti laiche della società civile non hanno mai potuto incidere per farne una scuola di formazione libera,…
La componente cattolica ha sempre prevalso e sebbene dominasse, non straripando, ha affiancato alla scuola pubblica, la scuola privata e confessionale, per i ceti dominanti; rivendicando peraltro i finanziamenti statali fino ad ottenerli da un ministro comunista ( Luigi Berlinguer). - segue -