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Gli OCCHIALI di PIERO
ALIGI SASSU
Sardo nato a Milano, dove il padre Antonio, socialista sassarese, si era trasferito, il 17 luglio 1912, conosce fin da bambino la pittura di grandi maestri come Carlo Carrà, amico di suo padre. Nel ’21 il padre torna in Sardegna e apre un negozio a Thiesi (un’opera di Sassu campeggia nel consiglio comunale). Qui Aligi frequenta la scuola elementare e fa la sua conoscenza dei cavalli, che diventeranno motivo ricorrente nella sua pittura. Tre anni dopo la famiglia torna a Milano, dove riesce a concludere gli studi, nonostante le difficoltà economiche della famiglia.
Fa amicizia con Bruno Munari, conosce Marinetti. Oltre ai pittori italiani dell’epoca studia Picasso e Velasquez. espone a Milano nel 1930.
Nel ’34 a Parigi, studia Matisse, Gericault, Delacroix e Cezanne.
Antifascista e antifranchista, quando nel ’36 scoppia la guerra civile in Spagna, viene arrestato con un pretesto e incarcerato a Regina Coeli.
Graziato nel ’38, è un sorvegliato speciale. Tornò in Sardegna nel 1950, dove ha lasciato diverse opere: a Monteponi, nella foresteria delle miniere, a Ozieri nella facciata della scuola media. Espone poi in tutta Europa, nel 1967 espone a Cagliari. Arriva a esporre in sud America, in Brasile, Argentina e Colombia. Espone e lavora intensamente ovunque in Europa fino all’anno della sua morte, il giorno del suo compleanno, a 88 anni, a Pollenca, nell’isola di Maiorca. La sua sapienza tecnica va dalla pittura murale al mosaico, dalla ceramica alla grafica. Opere sue sono alla Galleria d’arte di Milano e alla Fondazione sua a Lugano (donò alla città 356 opere).
OTTORINO ALBERTI
Nato a Nuoro il 17 dicembre 1927, laureato in agraria a Pisa, fu ordinato sacerdote il 18 marzo 1956. Docente e Rettore del Seminario di Cagliari, arcivescovo di Spoleto e Norcia, arcivescovo di Cagliari (raro, un sardo) il 23 novembre 1987, presidente della Conferenza episcopale sarda e del Concilio Plenario sardo. Si dimise per raggiunti limiti di età nel 2003 e tornò a risiedere a Nuoro fino al giorno della morte, il 17 luglio dell’anno scorso.
Autore di diverse opere filosofiche e storiche, molte riguardanti la chiesa sarda, ha anche scritto la Presentazione alla Bibbia tradotta in sardo da Salvatore Ruju.