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Impegnati per il NO
L’8 settembre l’assemblea sarda sulle ragioni del NO nel referendum
Si è svolta stamattina nella sala Giunta del Palazzo civico di Cagliari la conferenza stampa delle organizzazioni aderenti al Comitato sardo per il NO nel referendum costituzionale in cui è stata presentata l’assemblea pubblica che si terrà giovedì 8 settembre alle ore 17.30 presso la sala Castello dell’Hotel Regina Margherita a Cagliari dal titolo: “Le ragioni del NO” a cui parteciperà il prof. Alessandro Pace, presidente nazionale del Comitato per il No nel referendum costituzionale. L’assemblea sarà presentata da Carlo Dore e coordinata da Andrea Pubusa rappresentanti del comitato sardo del No. Interverranno Francesco Ara dell’Unione degli Studenti della Sardegna e Marco Sini dell’ANPI di Cagliari
“La riforma costituzionale voluta dal Governo Renzi dissolve l’identità della Repubblica nata dalla Resistenza” – sottolinea Andrea Pubusa aprendo la conferenza stampa – “è inaccettabile nel metodo e nel merito”. Secondo il giurista, esponente del Comitato per il No: “il testo approvato dal Parlamento non è una revisione costituzionale ma uno stravolgimento della Carta fondamentale della Repubblica”.
Per Francesco Sotgiu del coordinamento studentesco Link Cagliari e rappresentante degli studenti per il No: “La riforma costituzionale rappresenta un serio attacco alla democrazia e l’assemblea dell’8 settembre sarà un’occasione per ribadire le ragioni del no nel mondo della scuola e dell’università.”
Per Marta Onnis di Sardegna Possibile: “Partecipiamo all’assemblea dell’8 settembre e aderiamo al comitato sardo per il NO evidenziando ragioni di grande preoccupazione nell’attuazione di questa riforma, specialmente per la Sardegna che subirà il carattere accentratore dello Stato nel potere decisionale e di governo, una lesività inaccettabile, con conseguenze nefaste a breve e lungo termine.”
Giacomo Meloni, segretario nazionale della Confederazione Sindacale Sarda ha messo in rilievo come la riforma costituzionale “determini una forte riduzione delle autonomie locali e, in particolare, vanifichi ogni prospettiva di maggiore autonomia per la Sardegna, consentendo che in tutti casi le ragioni dello Stato accentratore potranno avere la meglio sugli interessi della popolazione sarda”.
Rita Sanna, rappresentante del CIDI, Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti di Cagliari sottolinea l’adesione del CIDI al Comitato per il No e la partecipazione all’assemblea perché: “il CIDI è un’associazione di insegnanti che ha come obiettivo la realizzazione della scuola della Costituzione, laica e vicina agli interessi delle studentesse e degli studenti”.