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Sassari: Sindaco “in graticola”

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arrostita_3Caos nel Comune di Sassari, non decolla la nuova Giunta eletta oltre due mesi fa.
sedia-van-gogh4di Vanni Tola
Siamo in debito con i nostri pochi o molti lettori estivi di nuovi ragguagli sull’avvio dell’attività della Giunta comunale di Sassari. Breve riassunto delle puntate precedenti. La scorsa settimana il Sindaco Sanna si presentò in Consiglio per illustrare le linee programmatiche della Giunta, primo atto per garantire l’operatività dell’istituzione locale. Accade però che nel Pd, maggior partito della coalizione di maggioranza e partito del Sindaco, resta in piedi una forte opposizione interna costituita da dieci consiglieri che fanno riferimento a componenti interne controllate da esponenti della vecchia dirigenza del partito Spissu, Ganau e Lai. Gli oppositori chiedono a gran voce un sostanziale rimpasto della Giunta Sanna che, a loro parere, non rappresenterebbe in modo adeguato gli equilibri emersi con le elezioni dello scorso mese di Maggio. Sono talmente determinati che arrivano perfino a minacciare di non votare l’approvazione delle linee programmatiche qualora non fosse accolta la loro richiesta. Il Sindaco, fiuta aria di temporale e rinvia la riunione della Giunta allo scorso giovedì programmando una serie di altri incontri tra le componenti con l’intento di dipanare la matassa e dare finalmente il via all’attività del Consiglio e della Giunta comunale. Giovedì il colpo di scena. Il Sindaco e la Giunta non si presentano in aula e la riunione del Consiglio è rinviata, in seduta straordinaria, il lunedì 11 Agosto. E’ lo stesso giorno nel quale, a pochi passi dal Municipio, si svolgerà la grande e tradizionale arrostita pubblica che anticipa la Festha Manna della città, la Faradda dei Candelieri per sciogliere un antico voto della città alla Madonna dell’Assunta. - segue -

la sediata di Vanni

sedia-van-gogh4Fabio Masssimo il temporeggiatore
Nicola il temporeggiatore
Sono trascorsi oltre due mesi dalle elezioni amministrative e la città di Sassari attende ancora la piena operatività della nuova Giunta. Il neo eletto sindaco Nicola Sanna, presentando la Giunta, aveva dichiarato che si trattava di una Giunta che sarebbe stata immediatamente operativa. In realtà sono trascorsi oltre due mesi e ancora non sono state approvate neppure le linee programmatiche della nuova amministrazione per il permanere di una forte opposizione interna alla maggioranza che minaccia addirittura l’astensione sul provvedimento. Ben dieci consiglieri della maggioranza, infatti, continuano a contestare l’operato del sindaco riguardo alla ripartizione degli incarichi e chiedono a gran voce un radicale rimpasto in Giunta. Tale opposizione appare talmente determinata che il Sindaco ha ritenuto opportuno rinviare di una settimana la votazione sulle linee programmatiche sperando di trovare una soluzione con l’ennesimo chiarimento fra le parti. In un precedente articolo ci domandavamo scherzosamente e anche polemicamente se la principale manifestazione pubblica della città di Sassari avrebbe registrato la presenza del nuovo Sindaco. A pochi giorno dall’importante evento la domanda può essere riproposta. Magari la presenza fisica del primo cittadino alla “faradda” del 14 Agosto non sarà in discussione. Dovremo comunque attendere fino al prossimo giovedì 7 agosto per sapere se a sciogliere il voto della città all’Assunta sarà un Sindaco nel pieno possesso dei propri poteri o un signore al quale la Giunta ha negato perfino l’approvazione delle linee programmatiche del proprio mandato indicando, implicitamente, nuove elezioni come unica possibilità per dare alla città un Sindaco e una Giunta.

Sarà Nicola Sanna il candidato sindaco del Partito Democratico

nicola sanna lanuovass bella dentrodi Vanni Tola
Sassari – Notte travagliata nella sede del Pd, si controllano i verbali dei seggi, si ricontano i voti. Ha vinto Nicola Sanna ma poiché il distacco con la candidata Angela Mameli non appariva molto elevato, gli sconfitti hanno giocano l’ultima carta, quella del nuovo conteggio dei voti, con la speranza di poter ribaltare il risultato. A notte fonda, quasi all’alba, la proclamazione ufficiale, Sanna è il candidato vincente con un vantaggio di cinquant’otto voti. L’interesse dei cittadini per le primarie del Partito è stato notevole, il numero dei partecipanti ha superato le più ottimistiche attese. Il ballottaggio poi ha fatto registrare un altro aumento con tredici mila partecipanti. Evidentemente il sistema di consultazione degli elettori raccoglie notevole apprezzamento. La settimana successiva alle primarie di domenica scorsa è stata caratterizzata da un’intensa ricerca di consensi a favore dei candidati al ballottaggio realizzata con tutti i mezzi possibili e immaginabili, dal passaparola al messaggino sul cellulare, dalla ricerca porta a porta di amici e compagni da convincere, ai comizi nelle piazze del centro. Chi esce sconfitto dalla consultazione? In primo luogo un gruppo dirigente vecchio, una concezione della gestione del partito ancora basata sulle componenti e i gruppi ispirati o creati da leader più o meno carismatici, una concezione dinastica del partito che ha visto il Sindaco uscente proporre il proprio successore, la candidata Mameli, quasi a voler garantire la continuità nel tempo del proprio operato. Ma soprattutto appare sconfitta l’idea che debbano essere gli apparati di partito a decidere e scegliere chi candidare. Vince un raggruppamento portatore di nuove proposte, che crede fino in fondo nell’opportunità di consultare gli iscritti al partito e gli elettori per scelte importanti quali l’individuazione del candidato all’incarico di Sindaco. Un gruppo che ha visto uniti, intorno alla candidatura di Nicola Sanna, anche i candidati alle primarie Monica Spanedda e Gianni Carbini che avevano ottenuto il terzo e quarto posto nella consultazione della settimana precedente. Un passo avanti? Una grande conquista? E’ presto per dirlo. Il partito democratico e la sua area politica di riferimento appaiono nettamente divisi in blocchi contrapposti e la vicenda del ballottaggio non ha certo attenuato le divisioni. E’ evidente quindi che, salvo radicali ripensamenti e clamorose autocritiche degli sconfitti, il candidato Sindaco dovrà fare i conti con una robusta parte del partito che probabilmente non sarà, diciamo cosi, particolarmente attiva nel sostenere la sua performance elettorale. E fin qui niente di nuovo, la sinistra vanta una lunga serie di comportamenti autolesionistici. Per contro, l’esigenza dei cittadini di Sassari di vedere realizzato un radicale cambiamento nella gestione della città e nel modo di fare politica e la partecipazione alle primarie e al ballottaggio, inducono a ipotizzare che al candidato Sindaco non mancherà un consistente sostegno elettorale che potrebbe estendersi perfino alla più vasta area della sinistra democratica e riformista e ai movimenti della società civile con i quali Nicola Sanna ha più volte dichiarato di volere avviare concreti momenti di confronto.

Sassari

municipio SassariSassari – Si vota oggi dalle 8 alle 21
Le Primarie del PD per la scelta del candidato sindaco.
di Vanni Tola
Grande fermento in città, incontri volanti, assemblee, telefonate, interventi e messaggi sui media. Si conclude col voto di questa domenica di Aprile una discussione approfondita tra i diversi candidati alla carica di sindaco. Cinque gli sfidanti in campo. Diversi i principali argomenti del confronto. Il Puc, i destini dell’area ZTL, il rilancio di Sassari città universitaria con la realizzazione di un Campus per gli studenti, i problemi del decoro urbano e della sicurezza, la ricerca e il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione, la difesa della salute e dell’integrità ambientale. Un breve profilo dei candidati.
Angela Mameli: nata a Sorso, avvocato civilista, ha ricoperto l’incarico di presidente dell’Ersu e di assessore al bilancio e alla cultura nella giunta Ganau. E’ sostenuto principalmente dal gruppo Ganau-Spissu, dall’area Giagu e dai soriani di Salvatore Demontis. La candidatura “forte” dell’apparato del partito.
Nicola Sanna: Cinquant’anni, agronomo, è stato presidente dell’ordine provinciale e regionale degli agronomi e assessore al bilancio nella precedente Giunta. Rappresenta nel partito l’area Cuperlo ma dovrebbe avere il sostegno anche dei civatiani, di parte dei sostenitori di Renzi, e di alcuni esponenti di SEL.
Monica Spanedda: Avvocato, la più giovane candidata, è stata presidente del consiglio comunale nella prima giunta Ganau e assessore alle politiche ambientali nella giunta uscente. Il suo referente è l’area dell’ex Progetto Sardegna. Si rivolge principalmente all’area movimentista del partito.
Alessandra Giudici: Imprenditrice, è stata presidente della Provincia di Sassari per due mandati. Un’altra delle candidature “forti” con un consistente sostegno personale evidenziato anche dal fatto che ha raccolto ben 4500 firme per presentare la propria candidatura.
Gianni Carbini: Impiegato, è stato consigliere provinciale e assessore comunale alle attività produttive nella giunta uscente. Fa riferimento nel partito all’area Renzi ed è sostenuto da una forte componente che vede tra i propri esponenti Arturo Parisi e altri.
Inutile dirlo la città attende di conoscere il nome del candidato del Pd alla carica di Sindaco con un certo interesse. Importante sarà anche conoscere il numero di partecipanti alla consultazione importante indicatore l’interesse dei cittadini per questa tornata elettorale locale probabilmente passata in secondo piano per la concomitanza con le recenti elezioni e le operazioni in corso per la predisposizione delle liste per le imminenti elezioni europee. Come sempre si spera che vinca il migliore.
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Le primarie di coalizione per l’individuazione del candidato sindaco avranno luogo domenica 6 Aprile dalle ore 8 alle 21 nei 17 seggi allestiti in città e nell’agro. Sarà sufficiente esibire un documento di identità o la tessera elettorale. Potranno votare anche i giovani che hanno compiuto i 16 anni (nel seggio più vicino alla propria abitazione) e i cittadini stranieri residenti in città (esclusivamente nel seggio n° 1 in via delle Monache Cappuccine). Sarà vincitore delle primarie il candidato che supererà il 40 % dei voti, in caso contrario i primi due candidati si confronteranno in un successivo ballottaggio