Tag Archives: Maria Del Zompo
E’ primavera
Maria del Zompo, 61° Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, Università della Sardegna.
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- Su UnicaNews
- Gaudeamus igitur!
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Dipinto: La scuola di Atene di Raffello Sanzio.
Maria über alles
Maria del Zompo, 61° Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, Università della Sardegna.
Tutte le informazioni sul sito web di Unica.
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- Gaudeamus igitur
Università della Sardegna. Elezione Rettore dell’Università di Cagliari. Primi risultati provvisori: Maria Del Zompo in fuga, tutti gli altri inseguono
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Maria Del Zompo Totale voti ponderati e non ponderati 542,74
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Paola Piras Totale voti ponderati e non ponderati 186,68
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Giacomo Cao Totale voti ponderati e non ponderati 140,44
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Giorgio Massacci Totale voti ponderati e non ponderati 109,51
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Luigi Raffo Totale voti ponderati e non ponderati 108,26
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- Fonte sito Unica
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Università della Sardegna. Spazio ai candidati a Rettore dell’Università di Cagliari
L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 – Edizione CA)
«L’Ateneo non è di serie B»
Maria Del Zompo si ribella: non ci sto al deserto del territorio
UNIVERSITÀ. La farmacologa ci ritenta, forte dei 349 voti della precedente sfida
LA NEUROSCIENZIATA MARIA DEL ZOMPO È UNA DEI CINQUE CANDIDATI ALLA CARICA DI RETTORE. UNA SFIDA CHE CULMINERÀ A MARZO, FORSE CON UN BALLOTTAGGIO: CHI VINCE PRENDERÀ IL POSTO DELL’USCENTE GIOVANNI MELIS.
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Università della Sardegna. Elezione Rettore dell’Università di Cagliari: i candidati
LE PRIME DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE DEI CANDIDATI (aggiornamento al 2 febbraio 2015, ore 15) riportate da Aladinews (in ordine di comunicazione delle candidature al personale universitario e agli studenti).
- MARIA DEL ZOMPO – Sito dedicato su Unica.
- LUGI RAFFO – Sito web dedicato: http://luigiraffo.it
Elezioni del nuovo Rettore dell’Università di Cagliari. Facciamo uscire il dibattito dal Palazzo. Spazio ai candidati. Le proposte del candidato Luigi Raffo
Aladinews segue con grande interesse la campagna elettorale per l’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Cagliari. Daremo spazio ai candidati che, lo ricordiamo, devono presentare il loro programma entro il 27 febbraio prossimo (dopo l’esordio con Maria Del Zompo, proseguiamo oggi con Luigi Raffo e nei prossimi giorni proseguiremo con gli altri candidati, mano a mano che disporremo della loro documentazione). Daremo ovviamente spazio a commenti, proposte, riflessioni, che ci perverranno da chiunque abbia qualcosa di interessante da dire. Percorreremo la rete per pescare informazioni, documenti, etc. utili per diffondere quanto più possibile la partecipazione al dibattito e per favorire utili sintesi. Ribadiamo quanto abbiamo detto più volte, su Aladin e su altre News: l’Università è troppo importante per essere lasciata nelle mani dei soli professori, come la guerra in quelle dei generali.
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La LETTERA di LUIGI RAFFO
Care Colleghe e cari Colleghi dipendenti di UniCA, care Studentesse e cari Studenti,
l’Università ha senso di esistere solo se è in grado di attrarre e formare studenti, se è in grado, attraverso ricerca di alto livello, di sviluppare nuova conoscenza da trasferire alla società e al territorio. Ce lo ricordano, se ce ne fosse bisogno, le molte valutazioni a cui siamo sottoposti e il recente decreto sui costi standard. Il continuo calo delle immatricolazioni mette però a rischio la capacità dell’Università di Cagliari di assolvere a tali compiti. Si tratta di un fenomeno ormai persistente di cui vanno studiate puntualmente origini e conseguenze. È certo, comunque, che esso tende ad autoalimentarsi attraverso la riduzione delle risorse, una conseguente minore ricchezza e varietà della didattica erogata, una minore spendibilità del titolo, un ulteriore allontanamento di nuovi studenti e studentesse dal nostro Ateneo.
In breve tempo rischiamo di ritrovarci con un’Università ridimensionata nella sua indipendenza e incapace di valorizzare il capitale umano, di permettere mobilità sociale, di generare e diffondere conoscenza, cultura, progresso. La nostra sfida non è quella di sopravvivere più a lungo ma di promuovere il cambiamento, prima di esserne annientati. Dobbiamo dare più valore allo studio di cui vogliamo garantire ancora e sempre più il diritto.
Non esiste alternativa al perseguire come obiettivo l’eccellenza: nell’erogazione della didattica, nelle attività di ricerca, nella terza missione, nella gestione della nostra Università. Eccellenza da trovare avendo cura di preservare tutta la nostra variegata cultura e “biodiversità”, liberando, mettendo a frutto e integrando tutte le competenze ed energie già presenti al nostro interno per sprigionare un contagio creativo in grado di moltiplicarle. - segue –
Elezioni del nuovo Rettore dell’Università di Cagliari. Facciamo uscire il dibattito dal Palazzo. Spazio ai candidati. Le proposte della candidata Maria Del Zompo
Aladinews segue con grande interesse la campagna elettorale per l’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Cagliari. Daremo spazio ai candidati che, lo ricordiamo, devono presentare il loro programma entro il 27 febbraio prossimo (oggi iniziamo con Maria Del Zompo, proseguiremo con gli altri candidati mano a mano che disporremo della loro documentazione). Daremo ovviamente spazio a commenti, proposte, riflessioni, che ci perverranno da chiunque abbia qualcosa di interessante da dire. Percorreremo la rete per pescare informazioni, documenti, etc. utili per diffondere quanto più possibile la partecipazione al dibattito e per favorire utili sintesi. Ribadiamo quanto abbiamo detto più volte, su Aladin e su altre News: l’Università è troppo importante per essere lasciata nelle mani dei soli professori, come la guerra in quelle dei generali.
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La LETTERA di MARIA DEL ZOMPO
Care Colleghe e cari Colleghi, docenti, tecnici e amministrativi
Care Studentesse e cari Studenti
del nostro Ateneo,
è un forte senso di appartenenza e la voglia di far continuare a crescere la nostra Università che mi spinge, con rinnovato impegno, a scegliere di proporre, per la seconda volta, la mia candidatura alla carica di Rettore. E’ stata una scelta difficile, sulla quale ho riflettuto a lungo, giacché molte cose sono cambiate, rispetto a sei anni fa, sia nel contesto sociale che culturale. Sono consapevole, come tutti noi, del difficile momento storico ed economico che sta vivendo il nostro Paese – e l’Europa tutta – e che si riflette pesantemente nell’Università Italiana e non di meno nel nostro Ateneo.
Accettare la sfida di costruire un futuro positivo in un contesto dai contorni a dir poco incerti, è certamente un passo molto impegnativo che va colto in tutta la sua complessità. Ma il desiderio di essere parte attiva e proponente affinché, con una progettualità fortemente innovativa, il nostro Ateneo possa tener testa a questo momento critico è forte e mi accompagna. L’Ateneo cagliaritano ha antiche origini e vanta una notevole tradizione di studi e, pur con enormi difficoltà economiche, è riuscito ad affiancare e a sostenere la voglia di crescita della società sarda puntando, sempre e comunque, a mantenere più alti possibili i livelli qualitativi sia sul piano della didattica che su quello della ricerca. Per permettere alla nostra Università di continuare a svolgere il proprio ruolo ed essere protagonista non solo nel territorio, ma anche a livello internazionale, è necessaria una seria e profonda riflessione che insista sulla via del cambiamento considerando nuove sensibilità e nuove esigenze. Nella situazione contingente, avere questi obiettivi significa soprattutto trovare nuove soluzioni per ottimizzare le risorse, senza penalizzare la nostra offerta formativa né, tantomeno, la ricerca. - segue –
Ricerca, Innovazione ed Etica. Un confronto tra progresso scientifico medico e diritti della persona
Intervista alla prof.ssa Maria Del Zompo – Professore Ordinario di Farmacologia nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Cagliari,
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di Alessandro Ligas, trasferimentotec
…Lo scienziato non è l’uomo che fornisce le vere risposte; è quello che pone le vere domande… (Claude Lévi-Strauss, Il crudo e il cotto).
La ricerca nasce dalla cultura e già questo fa capire come sia fondamentale per il progresso ma attenzione, come il passato e il presente ci dimostrano, l’aumentare delle conoscenze grazie al lavoro dei ricercatori spesso non va di pari passo con la crescita etica della nostra società ed è per questo che bisogna comunque vigilare sulle applicazioni pratiche delle scoperte in biomedicina.(Maria del Zompo)
L’innovazione è uno dei processi che stanno alla base del progresso sociale e tecnologico. Ma l’innovazione non è il frutto di un colpo di genio, di un momento di “estasi” che ci fa comprendere la possibilità di un cambiamento. E questo vale sia quando parliamo di innovazione di un prodotto, di un processo o di business.
Alla base dell’innovazione c’è la ricerca. Questa intesa come ogni attività umana volta allo studio che abbia come fine l’acquisizione di nuove conoscenze. Essa poi assume forme differenti (teorica, empirico-sperimentale, storica, comparata, descrittiva, prospettica o futurologica) in relazione agli obiettivi che si prefigge e alle metodologie impiegate. Dewey (filosofo e pedagogista statunitense) la definisce come la “trasformazione controllata o diretta di una situazione indeterminata in un’altra che sia determinata, nelle distinzioni e nelle relazioni che la costituiscono, in modo da convertire gli elementi della situazione originaria in una totalità unificata” (Logic, VI; trad. italiana pag.157). Ma alla base della ricerca? Cosa ci induce a fare ricerca? Sono tanti i motivi che ci spingono a ricercare. Aristotele nella Metafisica dice “tutti gli uomini tendono per natura al sapere”. Il filosofo greco ci vuole dire che da sempre l’uomo si è chiesto quale fosse il senso del proprio essere e che ogni uomo ha sempre cercato di capire e decodificare il mondo che lo circonda, e che la curiosità è il carburante della scienza e dello studio umano. Oggi, e la storia lo insegna, si fa ricerca anche per acquisire nuove conoscenze che possano trovare applicazioni concrete nella vita di tutti i giorni ed essere utili al benessere economico e al miglioramento della qualità della vita.
Ma lo studio della realtà, di tutto ciò che ci sta attorno, ossia la ricerca, per essere produttiva deve essere svolta in modo sistematico e non casuale, il che presuppone che l’acquisizione di nuove conoscenze avvenga con intendimenti e metodi scientifici di modo da permettere l’ampliamento del sapere scientifico e tecnologico (in questo caso si parla di ricerca tecnologica, volta all’individuazione e dalla messa a punto di tecniche particolari per scopi specifici), quest’ultimo consente alle applicazioni pratiche di venir perfezionate, diffuse e valorizzate soprattutto nei settori dell’industria, dell’agricoltura e dei servizi ma anche in quello medico. Metodo scientifico che, oggi, significa l’esecuzione della ricerca secondo una particolare tecnica ossia un insieme di prescrizioni relative allo svolgimento di un’attività in modo ottimale con l’obiettivo di acquisire certezze (per quello che è possibile) nel campo conoscitivo. Storicamente la paternità ufficiale del metodo scientifico è attribuita a Galileo Galilei e consiste nella raccolta di dati empirici, attraverso l’osservazione sperimentale, nella formulazione di ipotesi e teorie che poi saranno sottoporre al vaglio dell’esperimento per testarne la veridicità. Molto spesso il metodo, per dirsi scientifico, richiede anche la ripetibilità e la riproducibilità dei fenomeni osservati da interpretare.
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