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Lunga vita al Presidente!
Eletto il nuovo Presidente. Lunga vita al Presidente.
In questi giorni si sprecheranno commenti e valutazione che avranno per argomento l’elezione del dodicesimo Presidente della Repubblica e le “note caratteristiche” dell’eletto. Commenti e valutazioni quasi inutili sulle quali suggerisco di non addentrarsi, tanto non le legge nessuno e chi le legge, le dimentica dopo pochi secondi. Tutti a dire la loro. Verrà fuori che, insieme a lucide e dotte considerazioni, si mescoleranno vicende pressoché insignificanti relative al passato del Presidente ( del tipo era democristiano, sai che novità nel panorama politico parlamentare italiano). Qualcuno si spingerà più oltre ricordando quella volta che il Presidente è andato contro Berlusconi, quell’altra volta che ha fatto questo o non ha fatto quell’altro. Il proposito non confessato è quello di descrivere un ipotetico presidente ideale che, ciascuno di noi, legittimamente, desidererebbe avere. Anche le valutazioni su quanto è accaduto intorno alla vicenda del Quirinale le rimanderei nel tempo. Analizzarle “a caldo” non garantisce obiettività e raziocinio. Si è rotto il “patto del nazareno”? Forse sì ma tanti pensano di no, che il patto resista e sia più solido di prima. Si è riunificato il Pd che stava per spaccarsi? Siete davvero sicuri che ci sia una nuova unità nella maggior forza politica di governo? Si è spaccata la destra con NCD che vola per aria e il crescente dissenso all’interno di Forza Italia? In un certo senso parrebbe di sì ma resta il fatto che l’attuale maggioranza di governo tra Pd e Nuovo Centro Destra non sembra essere messa in discussione. Quanto a Forza Italia, in fondo, rimangono le stesse difficoltà che c’erano già prima, sostanzialmente legate al lungo e laborioso travaglio dell’uscita di scena di Berlusconi e al suo disperato tentativo di mettere al riparo da eventuali attacchi le sue aziende e, magari, di riabilitare la propria persona dopo le note vicende giudiziarie che lo hanno privato dei più elementari diritti politici. Alcuni commentatori arrivano perfino a ipotizzare che, in fin dei conti, all’ex cavaliere la situazione che si è andata creando (alleanza con Renzi) non dispiaccia più di tanto. Quindi prudente attesa sul lavoro del neo Presidente e attenta osservazione delle dinamiche politiche attivate dalla sua elezione. Il resto, il penoso e scontato lavoro di “fare le pulci” al presidente Mattarella lasciamolo fare a Marco Travaglio da “sinistra” e ai giornali di “casa Berlusconi” da destra. Sallusti e Belpietro hanno già avviato i motori anche se il loro dominus Berlusconi, pur manifestando di essere molto contrariato per il comportamento di Renzi, afferma che la collaborazione per le riforme continuerà. Che fare dunque? Direi che occorre dotarsi di una considerevole dose di sano realismo per analizzare la realtà del quadro politico al di fuori dei condizionamenti e dei pregiudizi. L’operato del Presidente lo valuteremo attraverso gli atti quotidiani del suo alto ufficio.