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Oggi
Salvator Mundi, di Antonello da Messina (1475 circa). L’immagine di Gesù è in primissimo piano e appare dietro un “davanzale” con un effetto prospettico dal basso (come dimostra la mano sinistra appoggiata su di esso). Il Volto ha la solennità e il fascino di una icona antica ma la figura ha anche la profondità prospettica delle nuove ricerche spaziali italiane del tempo: si veda la mano benedicente dipinta in uno scorcio difficilissimo. Lo sfondo neutro, la luce calda e dorata, i riflessi luminosi nei capelli, il cartiglio in basso che reca la data della creazione raccontano della sintesi artistica che l’ Autore ha saputo realizzare tra scuole diverse (fiamminga e italiana) e del suo profondo sentimento religioso.
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Io e Gesù, di Marc Chagall
(autoritratto del pittore mentre dipinge Cristo in croce,1951, Musei Vaticani).
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Ritrovato un altro Caravaggio? Parrebbe proprio di si. Si tratta del “Giovane con vaso di rose” (la cui autenticità è stata confermata da valenti studiosi, ultimo Didier Bodart), attualmente conservato in una banca di Lugano, che verrà battuto all’asta in questi giorni. Il quadro risale al 1592, dunque, opera giovanile del Maestro. E’ stato a lungo proprietà di un privato nel Regno Unito, Tancred Borenius, e poi di un ignoto collezionista americano. Se ne trova una copia (di minore qualità) presso il Museo di Atalanta. Il giovane ritrae Mario Minniti, amico e collega del Caravaggio. Sembra il “giovane morso dal ramarro”, prima appunto di essere morso.(licialisei)
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