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Un appello di Gianfranco Murtas, giornalista e scrittore, per la salvezza della biblioteca della Camera di Commercio di Cagliari. Primo a raccoglierlo e rilanciarlo è Paolo Fadda, storico dell’economia.

C.C.CAGLIARI-sala letturaGianfranco Murtas-1 Fond SardiniaDall’articolo di Gianfranco Murtas, pubblicato sul sito della Fondazione Sardinia: (…) Quello che duole è che da sei mesi ormai, per vera o presunta – direi vera sul piano obiettivo, ma pur gestibile – inagibilità degli ambienti deputati al servizio – sotterraneo rispetto al Largo Carlo Felice, al piano stradale ma interno a vederla dalla via Angioy, la biblioteca sia inaccessibile.
Commissariata la gestione amministrativa della Camera di Commercio, non sembra entrata nelle priorità, ma neppure nelle seconde file delle preoccupazioni della professoressa Piras, al comando pieno dell’ente, proprio la questione della biblioteca. E spiace molto – davvero molto – che ella non abbia mai avvertito come suo dovere, che invece potrebbe o dovrebbe nascere dalla stessa sua sensibilità di docente, di tenere informata l’utenza – leggi la cittadinanza – della tempistica prevista per il rimedio delle cause all’origine dell’interruzione del servizio.
E’ un modo, a mio avviso, sempre incomprensibile quello di non rispettare il pubblico, la cittadinanza, da parte di politici e burocrati di varia provenienza. La Piras si mostra omologa alla massa di chi, titolare di un ufficio pubblico, rimuove il dovere elementare della informazione, che è fatto di democrazia anch’esso. E pure ci vorrebbe poco: un comunicato alla stampa scritta e radiotelevisiva locale per comunicare i perché della sospensione ed i tempi del ripristino.
So bene quanto la Camera di Commercio di Cagliari avesse bisogno di una revisione radicale dei suoi bilanci, tanto più per raddrizzare orientamenti e scelte incomprensibili anch’essi, e certo non meno dei silenzi dell’attuale commissario straordinario. Non sarà mai nelle benemerenze della presidenza Deidda la sospensione delle pubblicazioni della bellissima rivista – “Sardegna Economica” –, cui non di rado mi è capitato di collaborare, diretta dal commendatore Paolo Fadda. Scriverci era diventato un punto d’onore anche per diversi docenti universitari colleghi della Piras.
Mentre si sopprimeva quel periodico, non si sopprimevano né si contenevano altre spese forse meno idonee a creare valore, e a dare valore, al buon nome storico della Camera fondata dal Serpieri e cofondata dal Rossi Doria e dal Pernis. Lontani un decennio ormai i tempi della perfetta diarchia Romano Mambrini – Paolo Solinas, perduta la sua rivista, l’ente camerale di Cagliari ha perduto anche la sua biblioteca. Nel silenzio generale. Sale una protesta, la mia, solitaria, a futura memoria
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img_9554Il COMMENTO di PAOLO FADDA, 22 maggio 2016 sul blog della Fondazione Sardinia.

Quel che scrive, caro gfm, è giustissimo, e suona a conferma che al declino-sfacelo di questa benemerita istituzione non c’è più limite alcuno. La Camera di commercio di Cagliari è oggi niente più che un fantasma, ridotta ad essere niente più che un modesto certificatificio, estranea del tutto a quel che accade alle nostre imprese colpite dalla crisi, ai nostri trasporti avviliti da defezioni sempre più pesanti, alle attività produttive in sofferenza per l’inaridimento dei crediti bancari, ecc. ecc. Così anche la sua biblioteca, già così ricca di contenuti e così efficiente per servizi, sembra prossima all’estinzione: è anche questo il segno manifesto di quanto un’ottusa burocrazia e delle gestioni infelici siano capaci di cancellare anche le più importanti e qualificanti istituzioni cittadine, Sono quindi con lei, carissimo amico, pronto ad aggiungere anche la mia firma (e la mia voce) a quest’appello di protesta e cdi indignazione!