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Gover-sì Gover-no Governo sia!
Di Maio: “Governo politico con Conte premier”
Salvini: “Ue non si preoccupi, obiettivo crescita”
Mattarella cita articolo 95: ‘Primo ministro non sia comparsa’. Poi prende tempo e convoca Fico e Casellati
Il segretario leghista su Fb: “Si muore di tagli e vincoli. Noi liberi di dire no a Bruxelles, Berlino, Parigi”
su Il fatto quotidiano
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Di Maio: abbiamo indicato il nome di Conte, sarà premier di un governo politico.
Salvini: nessun rischio, all’estero cambino idea
Mattarella verso incarico al giurista ma restano nodi irrisolti
Rep tv Giannini: gli argini del Colle alla deriva antieuropea
Marine Le Pen esulta: “Nostri alleati al potere”
Totoministri Ecco la possibile squadra: il nodo dell’Economia
Su La Repubblica.it
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Governo Lega-Cinque Stelle: comunque vada, cambierà per sempre la politica italiana
La strana mediazione tra popolo ed élite, le prassi costituzionali ribaltate, il rapporto tra segreterie e premier incaricato, e quello col Quirinale: ecco perché il prossimo governo sarà il più grande esperimento politico degli ultimi trent’anni
di Francesco Cancellato su LinKiesta
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Governo: pericoli? Sì, uno: che sia troppo moderato!
21 Maggio 2018
Red su Democraziaoggi.
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Appunti al volo dopo le cronache dal Quirinale.
Tonino Dessì su fb
Per il conferimento dell’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri, il Capo dello Stato (giustamente) aveva chiesto un nome di profilo adeguato.
Secondo me, a prescindere dal curriculum vitae e professionale, l’operazione del premier “terzo” è più dubbia politicamente e istituzionalmente di quanto sarebbe stato l’incarico a Di Maio, che comunque cinque anni da Vice Presidente della Camera se li è fatti. Questo nuovo Premier stretto fra due capipartito-Ministri a me pare una soluzione piuttosto debole.
Infine, non è che dobbiamo sorbirci proprio tutto.
Al momento non stiamo entrando in nessuna “Terza Repubblica”. Già la “Seconda” è stata un concetto di origine giornalistica piuttosto deviante sotto il profilo culturale.
Di nuova Repubblica si potrebbe parlare in caso di una modifica strutturale della Costituzione, semmai.
Cosa che, beninteso, non mi auguro affatto, visto che in tutta questa fase è stata proprio la Costituzione a funzionare e mi piacerebbe se lo si dicesse apertamente e anzi lo si rivendicasse come elemento di stabilità e come premessa per la coerenza dell’agire futuro.
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