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Gli OCCHIALI di PIERO
CITAZIONE DELLA SERA
Quando avranno tagliato l’ultimo albero, inquinato l’ultimo fiume, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno che il denaro accumulato nelle banche non si può mangiare. (Tatanka Yotanka).
LO SPIRITO DEL MONDO A CAVALLO
Il 13 ottobre 1807 l’esercito francese entra a Jena: in testa, sul suo bianco cavallo, Napoleone Bonaparte. Georg Wilhelm Friedrich Hegel, il filosofo, contempla ammirato l’Imperatore e scrive che è l’anima del mondo:
“è davvero una sensazione singolare vedere un tale individuo che qui, concentrato in un punto, seduto su un cavallo, spazia sul mondo e lo domina”. Col che si può essere indulgenti col popolino che ammira i re e gli imperatori, gli “uomini forti” del momento, se persino i filosofi possono scrivere scempiaggini come questa.
A domani!
CITAZIONE DELLA SERA
Perchè, mi chiedo, nel secolo in cui viviamo e con gli uomini che ci circondano, si è costretti in definitiva a farsi un merito di comportarsi,
non dico teneramente, ma umanamente con le donne ?
(Nicolas-Edme Restif de la Bretonne)
Gli OCCHIALI di PIERO
Gli OCCHIALI di PIERO
Il 14 agosto 1956 muore a Berlino uno dei grandi autori di teatro del ’900.
Brecht era nato ad Augusta il 10 febbraio 1898. Cominciò a scrivere molto giovane quando, come molti giovani allora, era entusiasta della guerra e del patriottismo. Da infermiere militare vide che cosa faceva la guerra ai poveri cristi che sono inviati a farla e cambiò opinione.
Divenuto marxista, quando nel ’33 Hitler prese il potere, lasciò la Germania e fu l’inizio di una vita in fuga. Approdò infine negli Stati Uniti, ma finita la guerra fu interrogato dal Comitato per le attività antiamericane (il padre di tutti gli isterismi anticomunisti, che durano ancora) e fuggì il giorno dopo.
Era il 1947. Un anno in Svizzera poi torna in Germania e nel 1948 fonda a Berlino Est il Berliner Ensemble, che diverrà una delle grandi compagnie teatrali europee.
Innumerevoli le sue opere, anche solo le più importanti.
E’ d’obbligo ricordare: L’opera da tre soldi, La linea di condotta, L’eccezione e la regola, La bottega del pane, Terrore e miseria del Terzo Reich, Madre Coraggio e i suoi figli, Vita di Galileo, La resistibile ascesa di Arturo Ui, Il cerchio di gesso del Caucaso.
Memorabili le messe in scena dal Piccolo di Milano, con grandi interpreti, tra i quali il nostro Gianni Agus. A Cagliari si deve ringraziare la Cooperativa Teatro di Sardegna che in passato ebbe il coraggio e la capacità artistica di realizzare e farci apprezzare alcune messe in scena di queste opere.
“Non contavo molto.
Ma i potenti si sentivano più sicuri se io non c’ero,
almeno speravo”.
(A coloro che verranno, di B.Brecht)
MURI
Giornali e televisioni ci informano (facciamo finta che sia vero) di come sia stato ricordato ieri il Muro di Berlino. Quel Muro non c’è più dal 1989.
C’è un altro Muro oggi nel mondo, ma giornali e televisioni e capi di Stato non hanno molta voglia di parlarne.
E’ un Muro che rinchiude un popolo e le sue speranze di pace e di libertà.
Davanti al Muro che divideva i tedeschi dai tedeschi John Kennedy alzò la voce per gridare “Io sono berlinese!”
Obama alzerà la voce per gridare “Io sono palestinese”? Non ci spero.
(da pag.fb Nicolò Migheli) Nella notte tra il 12 e il 13 di agosto del 1961, Berlino si trovò divisa da un muro.
Gli OCCHIALI di PIERO su Rockfeller, Sandro Pertini, Artemisia Gentileschi
ROCKFELLER
Il nome dei Rockfeller in Sardegna si fa esclusivamente in relazione al contributo data per la campagna antimalarica (vedi Erlaas su “Gli occhiali di Piero” 12 aprile, nel blog Aladin pensiero). Vediamola meglio questa famiglia.
L’iniziatore dell’immensa ricchezza fu John Davison Rockfeller, l’uomo più ricco di tutti i tempi. Nato a New York l’8 luglio 1839, figlio di un ciarlatano che campava vendendo un elisir che curava tutte le malattie, finì le scuole nel 1855 e si iscrisse a un corso di “businnes”: doveva essere formidabile, visti i risultati. Contabile in una piccola società, ne fonda una sua e nel 1863 investe in una raffineria di petrolio. Va bene, trova soci e fonda la Stardard Oil. Diventa monopolio, acquistando le aziende concorrenti, col sistema di mandarle in bancarotta e comprare alle aste fallimentari.