Tag Archives: Giuseppe Pulina
in giro con la lampada di aladin…
- Più formazione in agricoltura per creare lavoro e combattere lo spopolamento della Sardegna . Giuseppe Pulina su SardegnaSoprattutto.
- Contro lo spopolamento e la catastrofe antropologica la soluzione è il ritorno alla terra. Silvano Tagliagambe su vitobiolchini.it
In giro nella rete con la LAMPADA di ALADIN
- Giuseppe Pulina su SardegnaSoprattutto: “Aboliamo le provincie. Ora sono (quasi) tutti contrari”.
- Un condivisibile intervento di Pietro Greco, un propugnatore dello sviluppo della “terza missione” dell’università.
L’università e il futuro, in Italia e nel mondo, su www.roars.it
Un suo precedente intervento ripreso da Aladinews
- Un articolo di Tito Boeri su La Repubblica: Gli italiani non sanno leggere e contare. Bocciamo i politici che non pensano al futuro.
- Il rapporto integrale dell’OCSE (in inglese)
- Il rapporto con i riferimenti sul sito dell’ISFOL
- Tiziana Mori coordina su Cagliari Globalist una sezione informativa sul Terzo Settore
Europa 2020: le prospettive dell’agricoltura sarda
Convegno organizzato dall’Associazione ex consiglieri regionali in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, Cagliari, venerdì 15 marzo, sala convegni del Banco di Sardegna.
Servizi di Aladinews con il supporto di Aservicestudio (servizio video e foto).
Intervista al prof. Giuseppe Pulina, direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari e coordinatore dei Dipartimenti e Facoltà di Agraria degli Atenei italiani.
Agricoltura: investimento strategico per la Sardegna
Associazione tra gli ex Consiglieri Regionali della Sardegna - Dipartimento di Agraria dell’Università Sassari
“L’EUROPA 2020” E LE PROSPETTIVE DELL’AGRICOLTURA SARDA
Venerdì 15 marzo 2013 ore 9,30, Cagliari – Sala Congressi del Banco di Sardegna, viale Bonaria
L’agricoltura torna la priorità della Sardegna
di Aladin
Che l’agricoltura sia tornata una priorità lo dimostra il successo della manifestazione promossa da Coldiretti Sardegna, che si è tenuta stamane (20 febbraio) presso l’Hotel Mediterraneo a Cagliari. Gli organizzatori non si aspettavano il notevole afflusso di pubblico, tanto è che si è dovuto rimuovere il separatore della sala per allargarla e contenere tutti i partecipanti. Precisamente l’argomento era centrato sulla PAC, la nuova Politica Agricola Comune dell’Unione Europea, relativa alla programmazione dei fondi del settennio 2014-2020. Sono temi complessi che il bravo relatore esperto della direzione nazionale della Coldiretti, Stefano Leporati, ha cercato di porgere nel modo più comprensibile possibile, in parte riuscendovi, in parte rinviando agli ulteriori chiarimenti e approfondimenti. “Per capire tutto e bene ci vorrebbe un master in PAC” – ha commentato nel suo intervento il prof. Giuseppe Pulina, docente dell’Università di Sassari - che al riguardo non si è fatto scappare l’occasione per proporre proprio un maggiore impegno del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari (ma possiamo dire dell’Università della Sardegna), di cui Pulina è direttore, anche con un apposito Master in gestione delle risorse agricole (il titolo è assolutamente provvisorio), magari scegliendo come sede Oristano (per la sua centralità, ma anche perchè già ospita un insediamento universitario pertinente). Pulina ha detto molte cose interessanti, ma qui vogliamo riportarne una in modo particolare: “Dobbiamo portare la conoscenza al Km. zero, nel senso di crearla e approfondirla a diretto contatto con le problematiche e al servizio dei sardi”. Ecco un bel concetto, della serie: “Anche in agricoltura, non chiederti cosa può fare la Sardegna per l’Università, ma, piuttosto, cosa può fare l’Università per la Sardegna”.
La Coldiretti negli autorevoli interventi del neo presidente regionale Battista Cualbu e del direttore Luca Saba, è sembrata portatrice di un rinnovato spirito di collaborazione ( “occorre fare squadra” ) non solo tra le Organizzazioni del settore, ma con la Regione, a cui si chiede anche il riposizionamento delle funzioni e dell’organizzazione delle Agenzie (Laore e Agris), con gli Enti locali (in particolare i Comuni) e con l’Università. Si deve dare vita a un “tavolo permanente” in grado di costruire una forte politica agricola della Regione, che possa sostenere il confronto in sede nazionale (Ministero delle politiche agricole e forestali) e soprattutto europea. In questo quadro si è proposto anche di praticare politiche di alleanze con le regioni italiane più forti, proprio per aumentare il potere contrattuale degli agricoltori sardi nei confronti delle diverse Istituzioni (lo sguardo è ovviamente rivolto soprattutto a Bruxelles), anche perchè non tutte le decisioni risultano ancora prese nelle diverse “stanze dei bottoni”. Non si tratta però solo di politiche di salvaguardia delle risorse comunitarie a favore degli agricoltori sardi, ma di ripensare tutta la politica agricola in relazione a nuovi modelli di sviluppo della Sardegna. Ripensare dunque la politica agricola in stretta connessione con le scelte complessive in campo economico-sociale.
Palazzo Civico di Cagliari: Andrea Valli, allegoria dell’Agricoltura