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con gli occhiali di Piero…

Parlamento-in-duomo ScrivaniaGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413CRONACHE SARDE
4 febbraio 1698, si riuniscono, e sarà l’ultima volta con poteri deliberativi, i tre stamenti sardi. Si riuniranno ancora nel secolo successivo, nei momenti più gravi, ma i Savoia non consentiranno più agli Stamenti di riunirsi con potere deliberativo.
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Giovanni Francesco Fara4 febbraio 1543, nasce a Sassari Giovanni Francesco Fara, insigne storico, autore del volume De rebus sardois. Fu vescovo di Bosa, dove morì a soli 48 anni
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JACQUES PREVERT
4 febbraio 1900, nasce a Neuilly-sur-Seine Jacques Prévert.
Dans ma maison vous viendrez
d’ailleurs ce n’est pas ma maison
je ne sais pas à qui elle est
je suis entré comme ça un jour
il n’y avait personne
seulement des piments rouges accrochés au mur blanc
Je suis resté longtemps dans cette maison
Personne n’est venu
mais tous les jours et tous les jours
je vous ai attendue
(Dans ma maison)
- Vedi anche Aladinpensiero, 11 aprile 2014.

con gli occhiali di Piero…

Giovanni Fran Fara libroGIOVANNI FRANCESCO FARA
Il 13 gennaio 1591 è consacrato vescovo di Bosa Giovanni Francesco Fara.
Insigne storico sardo, laureato in diritto civile e canonico, studiò a Bologna e a Pisa. Nel 1580 pubblicò il primo volume del De rebus sardois.
Era nato a Sassari il 4 febbraio 1543. Morì a Bosa lo stesso anno che ne divenne vescovo, a soli 48 anni, Solo nel 1853 furono pubblicati gli ultimi volumi della sua opera sulla storia dei sardi.
Una via è a lui dedicata a Cagliari nel quartiere di Stampace.

ANGELO ZANTI
13 gennaio 1945, muore fucilato a Reggio Emilia il partigiano Angelo Zanti.
Nato a Cavriago il 24 settembre 1896, socialista a 16 anni, consigliere comunale, nel ’21 diventa comunista. Antifascista, è costretto a emigrare in Francia nel ’23. Rientra clandestino un anno dopo e a casa sua si stampa l’Unità quindicinale. Nel ’29 deve fuggire di nuovo in Francia, ma anche da lì viene espulso e finisce al confino a Ventotene. Dopo l’8 settembre è con la Resistenza nel reggiano, ufficiale di collegamento tra i partigiani della montagna e il comando regionale. Arrestato il 27 novembre 1944, viene torturato a Villa Cucchi, condannato a morte l’8 gennaio 1945.
“Cosa importa morire? Sono certo che il nostro sacrificio non sarà vano”.

GENNAIO NON AMA GLI SCACCHI – segue -