Tag Archives: Giornata mondiale contro la discriminazione razziale

gli occhiali di Piero

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413SHARPEVILLE
1960. Sudafrica. E’ il primo giorno di primavera.
Nella township di Sharpeville (città-ghetto, costruita nel 1942 solo per allontanare i neri dalle città dei bianchi) i neri manifestano contro l’Urban Areas Act, l’obbligo di esibire un permesso per attraversare i luoghi di residenza dei bianchi.
300 poliziotti bianchi sparano contro di loro: 69 morti, 180 feriti.
Sei anni dopo l’Onu, in ricordo di questa strage criminale, istituisce il 21 marzo come Giornata mondiale contro la discriminazione razziale.

INIZIATVE a CAGLIARI e a ORISTANO a cura della Ras, dei Comuni e di diverse Associazioni

ORA ET LABORA
Era la regola di S.Benedetto da Norcia, oggi ricordato dal calendario.
Era nato a Norcia il 2 marzo 480 (forse) e morì a Montecassino il 21 marzo 547. La regola benedettina è una buona regola, pregare e lavorare, è come dire che la preghiera non basta, che lavorare è una diversa via ad ottenere l’aiuto del Cielo. Per alcuni, anzi, le mani che aiutano sono più sante delle mani che pregano.

ELENA VACCA
…pare inverno
ma so che è primavera.

……………………………
Il sole arriverà
senza spiegazioni
senza richieste.
Sembra inverno ma so che è primavera!

(Versi tolti dalla poesia Notte, in “Tra e il vecchio e il nuovo io”. Domani leggerò queste poesie di Elena Vacca a Quartu,
Libreria Mieleamaro in via Diaz alle 18,30. Presenta lo scrittore Nicolino Migheli.)

QUEL CHE RESTA
Gli affezionati amici ancora in vita regalarono al caro amico ancora in vita un grande quadro di un bravo artista ancora in vita. Ora il caro amico non è più in vita e anche il bravo artista non è più in vita. Anche gli affezionati amici presto non saranno più in vita. Che cosa resterà?
Un grande quadro, testimone del fatto che gli affezionati amici scomparsi regalarono al caro amico scomparso un grande quadro del bravo artista scomparso.
(Che cosa resta, racconto inedito di Piero Marcialis).

ERDOGAN SE NE FREGA
E’ già da un anno che il premier turco Erdogan dice che se ne frega.
L’anno passato dopo aver fatto ammazzare dalla polizia i manifestanti (6 morti, 4mila feriti) che protestavano contro il progetto di distruggere un parco per creare un centro commerciale, disse chiaramente che del Parlamento di Strasburgo che condannava il fatto se ne frega.
Adesso chiude i network che parlano di fatti di corruzione che lo riguardano e ripete “me ne frego”, triste e ben noto slogan dei fascisti nostrani.
Speriamo che le porte dell’Europa siano ben chiuse per gente simile.

ROTT-AMATORE
A quanto pare il Rott-amatore ama i rottami.
Ricicla Berlusconi, ricicla D’Alema.
Ora dice che il suo obiettivo è di farci sorridere.
In Sardegna questa storia del sorridere la conosciamo già
e sappiamo bene come è andata.
Dopo questi primi giorni poco e niente abbiamo trovato da sorridere,
tra mancati aiuti e negata rappresentanza europea.
Riesce bene a farci ridere più che a farci sorridere.