Tag Archives: Democraziaoggi
in giro con la lampada di aladin
- Stretta antiregionale PD-FI, legge truffa, sovranisti della sedia e sovranisti veri
Amsicora su Democraziaoggi
- L’autonomia speciale è morta. Riflessione sulla nostra storia
Massimo Dadea su SardiniaPost
Oggi discutiamo di elezioni e legge elettorale
elettorando, in giro domenica 16 febbraio con la lampada di aladin…
Mandiamo via gli avvelenatori della vita pubblica e dell’ambiente
Articolo pubblicato il 16 febbraio 2014 da G.M.B. su SardiniaPost
Oggi elezioni-truffa: dovere civico votare o resistere?
di Andrea Pubusa, su Democraziaoggi, 16 Febbraio 2014
La Sardegna al voto, tra Mario Melis e Matteo Renzi
VITOBIOLCHINI 16 febbraio 2014, di Vito Biolchini
Una proposta di Andrea Pubusa a Michela Murgia
Cara Michela, facciamo fuori questa legge elettorale?
sul sito Democraziaoggi
- La legge elettorale truffa
E’ morto Nuto Pilurzu, una vita al servizio dei lavoratori
E’ morto Nuto Pilurzu, una vita al servizio dei lavoratori
26 Settembre 2013
Andrea Pubusa, Democraziaoggi
Ho incontrato Nuto all’inizio del 1970 al Centro d’iniziativa politica, che si stava tarsformando in Centro de Il Manifesto. Egli è stato, infatti, insieme a Salvatore Chessa, a Marco Ligas ed altri uno dei fondatori del Movimento del Manifesto in Sardegna. Aveva lasciato il PCI alla fine degli anni ‘60, dopo essere stato segretario regionale dei giovani comunisti, e quando ben poteva aspirare ad un seggio alla Camera o al Senato. Ma uno dei tratti fondamentali di Nuto era il disinteresse, la fermezza nelle sue convinzioni ideali e politiche, la sua grande capacità di unirsi a persone d’altra formazione culturale e politica nella battaglia politica per obiettivi comuni insieme alla totale indisponibilità ai compromessi. E’ stato un vero combattente per la democrazia e i diritti dei lavoratori, come testimonia la sua attività di avvocato genersamente svolta in favore del mondo del lavoro. Il suo studio era sempre aperto a chi aveva subito una prevaricazione o un torto nel rapporto di lavoro e il trattamento era sempre ispirato a disinteresse. L’Avv. Pilurzu non chiedeva ai lavoratori anticipi, ma si rifaceva sulla condanna alle spese delle controparti quando vinceva la causa.