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AMOR DANTIS
AMOR DANTIS: di Dante Gabriel Rossetti, 1860. Immagine Allegorica dipinta per William Morris, era formata da tre pannelli dei quali è rimasto solo quello centrale (Tate Gallery). Al centro la personificazione di Amore, in alto il volto di Cristo, associato a un sole stilizzato; in basso quello di Beatrice incastonato nel crescente lunare. Lo sfondo è diviso in due parti dalla diagonale (il giorno e la notte), i raggi del sole e le stelle (Amor che move il Sole e l’altre stelle, l’ultimo verso della Commedia); intorno al volto di Cristo, la frase: “Qui este per omnia saecula benedictus” (l’ultima frase della Vita Nova). Amore regge con una mano un orologio solare con l’ ora nona (l’ ora della morte di Cristo e di Beatrice), ed ha nell’ altra, l’ arco e le frecce. Nel progetto iniziale il trittico doveva rappresentare l’incontro di Dante con Beatrice, a Firenze, nella vita terrena e quello nel XXX canto del Purgatorio che prelude all’ascesa in Paradiso (i due pannelli mancanti).
pausa distensiva…
Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento
e messi in un vasel, ch’ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio;
sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento,
anzi, vivendo sempre in un talento,
di stare insieme crescesse ’l disio.
E monna Vanna e monna Lagia poi
con quella ch’è sul numer de le trenta
con noi ponesse il buono incantatore:
e quivi ragionar sempre d’amore,
e ciascuna di lor fosse contenta,
sì come i’ credo che saremmo noi.
Dante, Rime
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Sul “vasel” c’è Amore al timone; Dante, Guido e Lapo accolgono le donne. Non è detto chi sia l’Autore del disegno, penso che sia una delle “varianti” (The Boat of Love) che Dante Gabriel Rossetti ha dedicato a questo celebre sonetto della giovinezza del Sommo Poeta.
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